Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
", nei prossimi mesi, non è quella di dimostrare di essere compatibile con l’Italia dei Jeremy Pisapia ma è quella di essere compatibile con un pezzo d’Italia che non chiede altro di avere una leadership credibile che sappia liberare le energie del nostro paese scommettendo non sullo sfascio ma sulla forza tranquilla della ragione.
Per essere considerati un’alternativa al populismo grillino non può più essere sufficiente rispondere allo sfascismo solo scommettendo su alcuni confusi simboli (chi parla troppo di alleanze di solito lo fa per coprire la sua non visione sul futuro dell’Italia) ma è necessario diventare aggregatori di un’Italia produttiva, facendo una serie di cose drammaticamente semplici – e dunque drammaticamente complicate – che nel nostro paese nessun leader ha ancora avuto il coraggio di fare. Contrapporre alla fabbrica della post verità una fabbrica del buon senso. Mettere in contrapposizione all’Italia del populismo un’Italia del non immobilismo.
Destrutturare l’Italia simbolo dell’assistenzialismo con un’Italia simbolo della produttività. E costruire infine il proprio consenso non soltanto escludendo dal proprio perimetro i nemici da rottamare ma includendo le energie e le intelligenze (ne servono di più) con cui ricostruire l’Italia. È bene ricordare che la grande scommessa del riformismo oggi è questa: mettere a nudo, e senza paura, i problemi del paese; sfidare, e non assecondare, il sovversivismo delle classi dirigenti; occuparsi non più solo di rottamare ma di riformare e di rivoltare come un calzino i corpi intermedi dello stato; e dimostrare infine di saper risolvere i guai del nostro paese non con la logica cialtronesca dell’algebra ma con la rivoluzionaria logica del buon senso.
Ci si può girare attorno quanto si vuole ma mai come in questo momento c’è un pezzo di Italia potenzialmente maggioritario che sogna di essere rappresentato da un leader cazzuto e capace di riportare rapidamente alla loro dimensione naturale di nullità una banda di incompetenti che sogna un giorno di guidare il paese e che al momento al massimo ha dimostrato di sapere gestire un blog.
E’ il momento della ragione.
E per metterla in campo non servono alleanze, ma serve solo un po’ di buon senso, oggi più che mai"