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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Claudio Cerasa
La vera sfida di Renzi

15/6/2017 - 7:04

", nei prossimi mesi, non è quella di dimostrare di essere compatibile con l’Italia dei Jeremy Pisapia ma è quella di essere compatibile con un pezzo d’Italia che non chiede altro di avere una leadership credibile che sappia liberare le energie del nostro paese scommettendo non sullo sfascio ma sulla forza tranquilla della ragione.

Per essere considerati un’alternativa al populismo grillino non può più essere sufficiente rispondere allo sfascismo solo scommettendo su alcuni confusi simboli (chi parla troppo di alleanze di solito lo fa per coprire la sua non visione sul futuro dell’Italia) ma è necessario diventare aggregatori di un’Italia produttiva, facendo una serie di cose drammaticamente semplici – e dunque drammaticamente complicate – che nel nostro paese nessun leader ha ancora avuto il coraggio di fare. Contrapporre alla fabbrica della post verità una fabbrica del buon senso. Mettere in contrapposizione all’Italia del populismo un’Italia del non immobilismo.

Destrutturare l’Italia simbolo dell’assistenzialismo con un’Italia simbolo della produttività. E costruire infine il proprio consenso non soltanto escludendo dal proprio perimetro i nemici da rottamare ma includendo le energie e le intelligenze (ne servono di più) con cui ricostruire l’Italia. È bene ricordare che la grande scommessa del riformismo oggi è questa: mettere a nudo, e senza paura, i problemi del paese; sfidare, e non assecondare, il sovversivismo delle classi dirigenti; occuparsi non più solo di rottamare ma di riformare e di rivoltare come un calzino i corpi intermedi dello stato; e dimostrare infine di saper risolvere i guai del nostro paese non con la logica cialtronesca dell’algebra ma con la rivoluzionaria logica del buon senso.

Ci si può girare attorno quanto si vuole ma mai come in questo momento c’è un pezzo di Italia potenzialmente maggioritario che sogna di essere rappresentato da un leader cazzuto e capace di riportare rapidamente alla loro dimensione naturale di nullità una banda di incompetenti che sogna un giorno di guidare il paese e che al momento al massimo ha dimostrato di sapere gestire un blog.

E’ il momento della ragione.

E per metterla in campo non servono alleanze, ma serve solo un po’ di buon senso, oggi più che mai"

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16/6/2017 - 6:55

AUTORE:
La jena

...sfida non è quella di Renzi , la vera sfida è quella di questo assurdo , strano , bellissimo paese. Non abbiamo bisogno di leader cazzuti , abbiamo bisogno di Persone Serie e Competenti , chiaramente oneste .
I problemi sono notori , non c'è bisogno di alchimie : corruzione , evasione fiscale , lotta contro la
Mafia , anche e soprattutto quella che si è instaurata nel Palazzo . Spostare l' attenzione su altri temi serve solo a tirare avanti...e a convincere che i ciui " volicchiano "...

15/6/2017 - 22:18

AUTORE:
UN PIDDINO

sono d'accordo quando sostiene che bisogna ricreare un clima tranquillo, favorevole e propedeutico al dispiegamento delle energie compresse, annichilite e mortificate...

quando sostiene che bisogna ridare fiducia, che è possibile riformare la PA, diminuire la burocrazia, ridare speranza ed entusiasmo per far ripartire un paese imballato...

far capire che è in grado di auto correggersi eliminando vizi e privilegi, garantire la giustizia veloce e la certezza della pena, poche regole da far pero rispettare.

RIAPPROPIARCI dell'autorevolezza e della determinazione per far valere le nostre ragioni in sede europea, perciò essere rigorosi e inflessibili nella difesa degli nostri interessi.

Sono anche d'accordo per una leadership, attenta e reattiva, sensibile alle istanze del momento, capace di modificare la rotta, ma non mi spingerei a pretenderla cazzuta, mi suona male, mi evoca conflitti, arroganze, cooptazioni..... uomini della provvidenza di cui non abbiamo bisogno!

il riferimento dovrebbe coordinare, organizzare, implementare, mettere gli uomini di valore al posto giusto, scegliere secondo il merito e non la fedeltà..... segnalare le urgenze, individuare le strade, eliminare gli abusi, far tesoro delle esperienze.... soprattutto giudicare l'opportunità dei provvedimenti, una lista di priorità , rimuovere incapaci e corrotti, chiedere ragione ai responsabili di ritardi ed errori insomma quello che sembrava voler fare all'inizio del mandato, quando ci fu la gratificazione del consenso...

HA LE QUALITA', L'INTELLIGENZA POLITICA, IL TALENTO, L'ACCORTEZZA, LA TEMPESTIVITA' PER FARLO, non deve alzare i toni, rendersi arrogante, e antipatico

soprattutto deve sorvegliare i collaboratori per evitare figuracce e non lasciarsi irretire dalla vecchia politica, leggi anche S.B.

è un programmino niente male da far tremare i polsi a chiunque, ma se vuole e spara meno battute ce la fa.... e la può fare solo lui ormai in Italia....

ma deve essere sempre sul piede di partenza, non prefigurare l'eternità della carica, .... magari esserlo, ma non dirlo, perché se c'è una cosa che gli italiani non tollerano è la iattanza e l'inamovibilità', l'immobilismo del potere che si perpetua autoalimentandosi in funzione di se stesso

15/6/2017 - 19:20

AUTORE:
Elettore PD

@ E-Lettore.
Se hai votato no alla riforma Boschi insieme ai tre ex segretari del partito ora guidato da Renzi: Bersani-D'Alema-Epifani...i "molti" che lo hanno abbandonato insieme a loro tre per ora son poininini e...a dirtela di quella zavorra che si crede eterna e insostituibile; almeno io, anche se con ritardo (come quando si smette di fumare) ho capito di star meglio, ma parecchio meglio e...il fallimento? credo riguardi solo i suoi detrattori.

15/6/2017 - 7:44

AUTORE:
E-lettore

Ci sono molte verità in questo breve articolo. C'è l'essenza del fallimento di Renzi che usa l'algebra invece del buon senso e ci riempie di numeri non avendo ancora capito il motivo per cui molti lo hanno abbandonato. Poteva essere lui il cazzuto che prendeva in mano la situazione è smontava un apparato ingessato. Ma si nasconde dietro chiacchiere e numeri, la causa del suo fallimento passato e, purtroppo per tutti, futuro.