Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Sentirsi esclusi significa non far parte della scena. L’azione che si svolge, lo fa senza di te, senza la tua partecipazione. Questa è la condizione del ciclista che di domenica percorre la via del Mare, quella di non partecipante alla saga comune della conquista dello stallo per l’automobile, prima che sia tutto pieno. Inopportuno è un altro attributo che ben si addice al solito ciclista, perché è di ingombro e anche se è solo, anche se tiene con attenzione la destra eccetera, rappresenta comunque un ostacolo nella corsa frenetica a chi arriva prima al parcheggio di Marina. Incosciente è il terzo attributo del ciclista perché, purtroppo, decenni di amministrazioni, per di più di sinistra, non sono riusciti a produrre uno straccio di pista ciclabile che porti al mare senza correre il rischio di essere investiti.
Sono partito alle 7,30 pensando che a quell’ora le massaie cominciassero a preparare le borse per il mare ma mi sono accorto che le massaie si erano alzate molto prima di me ed avevano già preparato tutto. Alle 8 il parcheggio del piazzale Silvano Ambrogi (detto, impropriamente, La rotonda di Marina!) era già completo e davanti alle macchinette le persone erano già in fila.
Le prime foto sono delle 8 , le seconde sono delle 9,24. I parcheggi sulla strada erano praticamente esauriti, quelli dei militari quasi e c’era una lunga coda per entrare in quelli privati. Nella strada del ritorno ho contato un centinaio di macchine in arrivo fino a Case di marina, poi ho smesso ma credo di averne incrociato almeno altre trecento. Se queste trovano il posto diciamo che alle 10 i parcheggi sono esauriti e tutte quelle che arriveranno dopo torneranno indietro o parcheggeranno in divieto di sosta e comunque saranno di ostacolo alla circolazione normale. Di gravissimo ostacolo in caso di urgenza. Questa è la situazione nella spiaggia di Vecchiano, all’interno del Parco.
La prima foto però è quella più importante. Siamo a Torre del Lago, al confine dei bagni davanti all’ex Frau Marlene. Volontari di Viareggio fanno un volantinaggio porgendo manifestini che invitano a tenete pulita la spiaggia dove sono diretti. Sono rimasto qualche minuto ed è sempre utile perché si vede la realtà della gente. Si rimane gradevolmente sorpresi quando qualcuno si ferma e fa i complimenti, si rimane male quando la signora con marito e tre figli piccoli, tira avanti con indifferenza. Tre bambini a rischio se la scuola non riuscirà a compensare il disinteresse della madre. Non svilupperanno il valore dell’ambiente che dovrebbe invece essere presente e pesare quando da grandi avranno di fronte altri valori come quelli del denaro e della carriera.
E’ un’importante iniziativa partita dall’Amministrazione di Vecchiano per sensibilizzare i cittadini sull’importanza dei rifiuti, della corretta gestione dei rifiuti. L’Amministrazione è riuscita a coinvolgere la Geofor, l’Associazione Le Nostre Radici e il comune di Viareggio e sono state organizzate quattro domeniche di sensibilizzazione e volantinaggio. Siamo alla seconda e sono stati distribuiti oltre settecento volantini che hanno visto la partecipazione anche degli scout di Pisa5 che hanno raccolto rifiuti in spiaggia. E il coronamento dell’adesione dell’Amministrazione Comunale alla campagna “Ficattelo in tasca” che proseguirà con incontri pubblici tra cui il primo è per il 22 giugno in piazza Ferrari a Nodica dalle 10 alle 12.
Presente al banchetto a Torre del Lago l’assessore Mina Canarini come rappresentante del comune di Vecchiano a dimostrazione dell’interesse verso i temi ambientali e il rispetto della natura, oltre a quello per una normale e semplice buona educazione. Era presente anche un personaggio che faceva pensare a Tonino Carotone, ma poi si è visto che non era lui.