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Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.

Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.

Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini. 

leggo sulla testata online Pisa today che si è verificato .....
. . . che sei amico curioso, chiedi all'amico del .....
. . . dicci ndove, il come ed il perché la minoranza .....
. . . anche oggi, pardon ieri, s'è votato con la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Vecchiano
La lettera

30/7/2017 - 18:27

                                                                                                                    Riprendo l’argomento del mio commento all’articolo della VDS del 26 luglio,“Vecchiano, blitz dei Carabinieri: arrestato pericoloso latitante” e chiedo a codesta Redazione, se possibile, di dare adeguata divulgazione al problema esposto brevemente nel commento citato, che sta assumendo aspetti allarmanti.                                                                                                                                                                    L’accorato appello che il Parroco di S. Frediano ha rivolto ieri sera alla fine della Messa Vespertina mi ha confermato nel proposito, già presente, di contattare codesta Redazione, da sempre impegnata nel dare visibilità alle urgenze del nostro territorio.

                                                                                                                      Il fenomeno del vandalismo e del comportamento fuori controllo di gruppi di giovanissimi che nelle ore serali e notturne imperversano per le vie di Vecchiano, con pesanti atti di disturbo, danneggiamento e comportamenti che si spingono oltre la normale vivacità e tendenza alla trasgressione propria dell’adolescenza ( ma qui si tratta anche di bambini ancora in età scolare), ha raggiunto livelli preoccupanti, complice il silenzio di tutti , o quasi e l’impunità che ne deriva per questi ragazzi: il gruppo, o meglio “il branco” agisce con protervia e irrisione a ogni accenno di richiamo o reazione da parte delle “vittime”, istaurando un meccanismo di tensione e disagio, che si riassume nella timore che la ritorsione peggiori le cose.                                                                            Ne consegue la mancanza di una adeguata azione di contrasto che favorisce l’aumento del degrado del rapporto di convivenza e, effetto molto più grave, della crescita di una generazione per la quale un futuro già incerto rischia di scivolare verso forme di pericolosità sociale.                                                                                                                                  La letteratura di molte discipline è ricca di analisi e teorie sui problemi dell’adolescenza,dal conflitto generazionale al bisogno di autoaffermazione, ma è sufficiente  anche l’esperienza comune  per valutare quanto sta accadendo e avvertire la necessità di intervenire, da parte delle autorità preposte ( ci sono state svariate denunce e due esposti firmati da molti cittadini), ma anche da parte dell’opinione pubblica.                                                                                                          Fino a oggi l’indignazione generalmente si  è manifestata limitandosi a scuotere la testa, con frasi di biasimo e rassegnazione. Apparentemente “nessuno sa e nessuno vede”, pericolosa china verso un comportamento di impronta omertosa e di comodo, come se un tale problema non riguardasse l’intera comunità e il suo futuro, prossimo e remoto.                                                                                                                                            In una visione sia pure sommaria del fenomeno in questione, non si può ignorare che questi sono i “nostri” ragazzi, quelli che noi curiamo e educhiamo (I  CARE) in famiglia, a scuola, nel contesto civile di appartenenza e non si può sporgere accuse verso di loro che non includano il ruolo degli adulti in tutte le sue peculiarità.


            Grazie per l’ascolto, con i saluti più cordiali


                                 
 

 
 

Fonte: Lettera firmata da M N
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31/7/2017 - 13:34

AUTORE:
Ultimo

............ accusare questi ragazzi senza far rimbalzare le accuse sui genitori che ben conoscendo il modo di vivere dei giovani e anche giovanissimi poco o niente fanno per recuperarli. ...... I veri coltivatori del malcostume in cui viviamo sono ( non mi sento di dire siamo )gli adulti che troppo interessati alle futili cose trascurano l'educazione dei figli e il dovere della sorveglianza del loro agire. Non credo che sia l'azione delle autorità a risolvere il problema. ....... E' un problema che ha radici all'interno delle famiglie troppo spesso assenti. ......... Ultimo

31/7/2017 - 11:38

AUTORE:
Luigi

Gravissima la denuncia del cittadino a cui si deve una risposta concreta a lui e a tutti i vecchianesi. Certe manifestazioni non sorgono all'improvviso ma nell'aver trascurato fin dall'inizio certi comportamenti. " lasciar fare " in una comunità non funziona.
Vorrei sapere se i genitori di questi ragazzi sono stati contattati e se forze dell'ordine almeno una volta sono intervenute e cosa hanno concretizzato