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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Bologna: 2 Agosto
2 agosto 1980 attentato fascista alla stazione di Bologna 85 vittime oltre 200 feriti

2/8/2017 - 6:45

2 agosto 1980 attentato fascista alla stazione di Bologna 85 vittime oltre 200 feriti
Una strage ancora oggi impunita per quanto riguarda i suoi mandati, il tempo trascorre ed ancora quelle persone non sanno perché sono morte, i familiari non lo sanno, i liberi cittadini non lo sanno , la nostra società non lo sa, e non lo so sa ancora quella parte di umanità che guarda al futuro.
Noi diciamo che siamo in una democrazia evoluta, ma la democrazia è tale quando riesce a dare le risposte senza paura senza nascondersi , anche se le risposte sono dolorose e fanno male.
Se non si riesce a dare risposte soprattutto alle generazioni future , la nostra democrazia è malata tanto quanto, quei periodi che generarono queste orrende stragi.
Sono passati 37 anni bambini si sono fatti uomini e uomini si sono fatti vecchi e vecchi ci hanno lasciato senza avere una risposta senza sapere perché.
Questo è il fardello che ci portiamo addosso.
 Alle istituzioni, spetta il compito di cercare di dare risposte, di trovare i mandanti,  a noi spetta il compito di non dimenticare, di rivendicare una risposta.
Ancora troppe sono le pagine scure della nostra società, troppi tristi accadimenti non hanno trovato risposta, e quando le persone innocenti sono morte senza sapere un perché, chi è rimasto non ha una risposta, allora non possiamo dire che siamo in una democrazia evoluta.
Una democrazia è libera se ha gli armadi vuoti, invece ancora troppi sono gli armadi pieni nella nostra breve democrazia.
Questo è il senso del ricordo, dell’anniversario, per non dimenticare, perché non accada più, perché la verità prevalga, qualsiasi essa sia, anche la piu dolorosa.
Solo cosi siamo in grado di fare quel salto di qualità che ci permette di affrontare anche la realtà di oggi.
Solo saper superare le paure del passato, i lati oscuro che ci circondano, possiamo  guardare al futuro con una rinnovata speranza.
Questo è il senso della riconoscenza che dobbiamo avere verso quelle 85 vittime innocenti, questo è il 2 agosto per la nostra storia.
Come è possibile altrimenti costruire il futuro, affrontare le problematiche di un mondo in profondo cambiamento se non abbiamo le carte in regola per farlo.
Troppo spesso si tende a far cadere nel dimenticatoio ciò che è stato, a relegarlo in un passato che non ci riguarda più,  su questo terreno insistono soprattutto coloro che pensano si possa essere classe dirigente a prescindere dalla nostra storia.
Se accettiamo questo paradigma allora significa che tutto ed il contrario di tutto è possibile, invece cosi non può essere.
Con la stessa intensità con la quale celebriamo la festa di liberazione, dobbiamo farlo nel ricordo delle stragi avvenute. Una società non la si costruisce sulle sabbie mobile ma la si costruisce su forti ideali e valori di convivenza e libertà,  ecco perché la giornata del 2 agosto è importante. Perché è accaduto, perché non accada mai più, saper dare risposta alla prima domanda si risponde anche al secondo obbiettivo, altrimenti continuiamo ad avviarci verso il futuro col passo debole e scomposto perché portiamo un peso del quale non vogliamo liberarci e solo alcuni gioiscono della pesantezza della nostra realtà.
Con questo spirito la nostra comunità sangiulianese vuole ricordare l’anniversario della strage alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980.
Una comunità, la nostra, deve ancora oggi prevalgono i valori di solidarietà, tolleranza rispetto e senso della Libertà,  ed è per questa ragione che dai nostri territori, il grido di giustizia e verità è sempre stato molto forte e lo si è udito anche oltre i nostri confini. Cosi lo sarà ancora.


 

Fonte: Franco Marchetti Vice sindaco San Giuliano T
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