Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
A completezza della fdg dove è possibile inserire solo “la” foto, ecco un breve viaggio di ieri sulla “spiaggia di là”, quella ora raggiungibile anche a chi vien camminando camminando da Marina di Vecchiano, come ha fatto Daniele Rugani, il difensore della Juventus, insieme ad una eterogenea squadra di amici, snobbando la partenza della sua vera squadra in quel d’America. Ora gioca a pallavolo, con il cane, con le onde, con i tuffi in Serchio, con i bambini, come un “normale” lucchese qual veramente è. Il bello è che ha preso anche un’oratella con la lenza!
Attenzione!
Siamo contenti, sono contento perché bianconero, ma che non si sparga tanto la voce sennò il ritiro lo verranno a fare tutti qui e noi dovremmo farne un altro di ritiro!
Chicca fra le chicche è l’altissimo pennone, un bacchiolone, che qualche scherzoso campanilista paesano amico ha innalzato nel mezzo alla spiaggia: la bandiera con l’impronta di “Ezio” (di Nisitte non c’entrava), la grande lisca che forma il mitico nome, blu, tanto blu che qualcuno ha detto “Bocca di Serchio ora ha la sua bandiera blu!”
Dietro questo però c’è stata la brutta visione e percezione dell’incendio che stava cominciando a devastare le pendici del Matanna. Sempre più vasto, sempre più sanguinoso e non potevi non guardare il sole che tramontava e non dirti che da una parte la Natura “spengeva” un Fuoco in Mare e dall’altra che l’Uomo (andrebbe scritto minuscolo) accendeva un fuoco in Monte.
Il viaggio di ritorno in barca traballante mostrava dagli alberi della riva ancora le fiamme sempre più alte e alle spalle la bandiera di Ezio salutava dicendoti che non c’è speranza di aver un mondo migliore.
Facciamo le corna!