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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
La Foto
Il Dornier DO.X

20/8/2017 - 17:11

 

Da le Parole di Ieri di G.Pardini


Il lago, negli anni Trenta, è stato utilizzato anche come luogo di addestramento per le squadriglie di idrovolanti di Italo Balbo, che su quello specchio d’acqua provavano gli arrivi e le partenze di gruppo.
Serviranno per la grande impresa italiana della traversata dell’Atlantico che vedrà alla partenza dall’aeroporto di Roma, alle ore 4,38 del 1° luglio del 1933 ben venticinque velivoli Savoia-Marchetti, giusto vanto della nostra industria aeronautica in quegli anni all’avanguardia sia come mezzi che come piloti. Sotto la guida di Italo Balbo attraverseranno Olanda, Irlanda, Islanda ed affronteranno l’Atlantico puntando sul Canada ed infine su Chicago. Ritorneranno passando da Lisbona ed il loro trionfo in campo internazionale inorgoglirà Mussolini per il successo ottenuto dal Paese, ma lo renderà geloso di un personaggio che col tempo rischierà di oscurare lo stesso Duce nel cuore degli italiani.
Il New York Times scriverà “Era tutto un popolo a volare sopra le nostre teste”.

 
Italo Balbo morirà a Tobruk, dieci anni dopo, in un episodio oscuro, in circostanze ancora non del tutto chiarite, colpito e abbattuto dalla nostra stessa contraerea per un errore di identificazione.


E’ dagli anni ‘20 che il lago è utilizzato come idroscalo, praticamente dalla nascita degli idrovolanti, “le barche con le ali” che si vedono volteggiare nei cieli della cittadina turistica portando frotte di bagnanti in giri turistici a pagamento. Ed è una fortuna perché questo utilizzo commerciale farà allontanare il pericolo di un prosciugamento del lago, più volte proposto per incrementare l’agricoltura della zona.


Nel 1927 vengono costruiti due piccoli hangar e nel ’31 l’idroscalo viene trasformato in base militare ospitando squadriglie di idrovolanti, fra cui due giganteschi aerei a 12 motori Dornier Do.X, enormi, che impressionano gli abitanti e i visitatori. Era il più grande e potente idrovolante del mondo, costruito da una ditta tedesca sul lago di Costanza con i 12 motori fissati sopra l’ala. Con l’arrivo del primo Do.X  il 31 agosto del 1931 la Regia Aeronautica prendeva possesso del lago facendone una base per i suoi reparti. Nel ’32 se ne aggiunse un secondo ma la loro utilità fu piuttosto scarsa, limitandosi a voli di propaganda lungo la penisola ed esperimenti di ricognizione strategica a lungo raggio con risultati modesti. I costi di gestione erano molto alti e i due apparecchi fondamentalmente furono acquistati (dietro forti pressioni di Balbo), unicamente per ragioni di prestigio. Nel ’37 i furono smantellati per recuperarne le parti metalliche.


La loro presenza nel lago fu comunque un motivo di sviluppo economico per la zona di Torre del Lago poiché significò l’arrivo di numeroso personale al seguito, che fu alloggiato in alcuni edifici esistenti sul lago, e di turisti incuriositi da quei grandi apparecchi. La località fu anche usata, fino alla fine della guerra, come luogo di ritrovo e di avvicendamento del personale proveniente dal fronte.
Su una parete di un ristorante sul lago c’è ancora un dipinto naif dove si vedono squadriglie di idrovolanti levarsi in volo.

 
     

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