Le cronache riportano spesso di arresti da parte delle forze di polizia seguite da misure alternative alla detenzione carceraria.

E’ di ieri la notizia di un ispettore di polizia che ha perso la milza a seguito di una aggressione da parte di tre magrebini.

Uno degli arrestati processato per direttissima è stato condannato ma è già libero.

Io ritengo che questi fenomeni non si governano così.Sono dell’avviso che di fronte a fenomeni gravi serve una forte coesione interistituzionale. Tutti gli anelli della catena devono essere uniti gli uni negli altri in una maniera forte e salda perché la rottura o il semplice indebolimento di uno solo di essi di fatto vanifica l’impegno degli altri.

Altro tema.

Ben vengano i gruppi WhatsApp che stanno fiorendo a chiazza di leopardo, ma a condizione che siano regolamentati.

Resta inteso che “Controllo del vicinato”, può aumentare la percezione di sicurezza ed aiutare le forze di polizia a contrastare i reati, solo se le istituzioni garantiscono una pronta accessibilità e disponibilità degli operatori delle Forze o Corpi di Polizia.