Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Le peggiori intenzioni
Era fra le prerogative di mandato dell’amministrazione Di Maio rilanciare la “macchina comunale” partendo da una riorganizzazione efficiente di ruoli e compiti.
Aiutata dal progressivo contrarsi dei trasferimenti statali che hanno messo letteralmente in ginocchio tante attività che il pubblico si trovava ad assolvere la giunta Sangiulianese ha scelto di far cadere ogni sua scelta come una mannaia sui dipendenti del comune infilando, anche grazie all’esperienza di alcuni co-amministratori, una serie di cliché propri del liberismo d’antan.
Di GESTE e del suo lento ma scientemente organizzato depotenziamento abbiamo detto più volte.
Fra i palazzi di via Niccolini invece è cominciata da qualche tempo una piccola divisione orchestrata.
I “padroni delle ferriere” hanno tracciato il solco fra i dirigenti e gli impiegati lasciando che, nella conseguente lotta intestina fra uffici, potessero venire a galla le contraddizioni più superficiali. Risultato finale: messa ai margini dei rappresentanti sindacali, ripartizione iniqua del fondo aziendale legato alla produttività e profonda sensazione di scoramento fra i pubblici dipendenti che, ne siamo certi, non porterà bene ai cittadini-utenti.
A contorno di questo capolavoro biechi episodi di sopraffazione e caccia alle streghe per completare un clima non idilliaco.
La percezione, vivendo il comune da fuori, è quello di uno stallo che ormai dura da troppo. Un mese intero di chiusure pomeridiane, una contrazione continua delle ore di lavoro e quindi di apertura alla cittadinanza, un’inefficienza forzosa per la disparità tra lavoro da fare e forze per farlo.
Domandare per credere.
Non è certo quel che avevamo in mente, sicuri oggi come ieri che solo dalla condivisione di doveri e responsabilità e dalla promozione della pubblica funzione possa venire quell’efficienza ricercata da tutti; francamente però non ci aspettavamo queste strategie nemmeno dalla variegata maggioranza di governo che, almeno nei propositi – così come nella scelta delle caselle -, aveva promesso un risultato diverso.
La tentazione delle vie spiccie, delle logiche liberiste pare abbia prevalso anche nel comune bagnaiolo. Siano i lavoratori, col supporto dei cittadini e delle forze che li sosterranno, a far capire che spazio non ce n’è.