Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Fratelli d’Italia Pisa: che squallore la rincorsa a chi è il più antifascista di Cascina!
In questa torrida estate abbiamo assistito ad un fenomeno singolare: il ritorno sulla scena politica dell’antifascismo militante come non si vedeva dagli anni Settanta. Il terrorismo islamico, gli sbarchi incontrollati nel Mediterraneo, la sicurezza stradale, la crisi economica, gli incendi dolosi sono improvvisamente temi secondari perché per la politica è divenuto più importante proibire la vendita degli accendini con l’effige del Duce e perseguire penalmente chi in un cimitero fa il saluto romano in onore dei caduti. In Toscana la retorica antifascista è ancora più opprimente: il Governatore Rossi non ha meglio a cui pensare che creare un osservatorio per perseguire i fascisti, il Comune di Pisa spende in continuazione soldi pubblici nella promozione di cerimonie e convegni sull’antifascismo a cui partecipano quattro gatti e che di approfondimento scientifico sulla storia non ne hanno neanche lontanamente la parvenza. A Cascina, addirittura, in occasione del 4 settembre, si fa la rincorsa a chi è più antifascista organizzando ben due manifestazioni, una col Sindaco e una con l’ANPI e il Governatore Rossi. Come Fratelli d’Italia non c’interessa rincorrere nessuno né sull’antifascismo né partecipare a sterili polemiche sul passato, ma al tempo stesso non possiamo e non vogliamo nascondere le nostre idee: abbiamo fatto della memoria storica una bandiera e continueremo a rendere omaggio a tutti coloro che durante la Guerra civile sono caduti per l’onore d’Italia o sono stati gettati nelle foibe dai partigiani comunisti: non basterà una disposizione liberticida come quella dell’on. Fiano (PD) a cancellare una parte importante della storia del nostro Paese. Non sarà poi certo una poltrona in un Comune a farci cambiare idea: non utilizziamo però il passato come una clava perché siamo a corto di argomenti sul presente. Ai nostri alleati diamo un consiglio: non rincorrete gli avversari sull’antifascismo, cadendo in sterili polemiche. Lasciamole alla sinistra che copre col passato il suo mal governo locale. Occupiamoci del presente, del reale, del buon senso come avrebbe detto un filosofo a noi caro, Gustave Thibon.
Il Direttivo Provinciale di Fdi-An Pisa