Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ed ecco a Voi un bel gruppo di belle Tope!
Calmi, non sono scurrile, riporto solamente quello scritto nel noto volume ”Dal Calambrone alla Burlamacca” guida alla natura del parco Migliarino S. Rossore-Massaciuccoli, 1983 Nistri-Lischi ed., redatto da una nutrita schiera di esperti.
La periploca greca viene chiamata Topa e i suoi frutti ne hanno data la parola, sì perché nel bosco vi sono tante leguminose con i baccelli che si aprono o lateralmente o superiormente (la parte del peduncolo cioè), mentre quelli della periploca restano attaccati nelle loro estremità dando la maliziosa forma dell’organo genitale e ancor più quando si aprono facendo uscire un folto pelame.
Va da sé dire che solamente in Toscana questa pianta ha questo nome.
Ma il massimo delle stranezze “sessuali” delle piante lo ha quella bella erba dai fiori di un giallo splendente da sembrare laccato d’oro e dal fogliame verde lucido, che nasce in primavera sui cigli e nelle zone umide: il ranuncolo dallo scientifico nome di ranunculus ficaria che Plinio il Vecchio e Linneo avevano fatto derivare dall’habitat comune alle rane e dal tuberi che sembrano piccoli fichi.
Tutto chiaro anche se fa un po’ sorridere la vicinanza a culo e fica (ridanni!), ma solo ai più maligni.
E allora? Tutto qui?
No!, perché ci sono in giro botanici che vogliono metterci il becco e uno tradusse in italiano il bel nome latino. Ce ne saranno stati di nomi da attribuire legati più o meno al luogo di nascita, al colore, alla forma delle foglie, all’uso in cucina o farmacologico?
No! Per rimanere in tema, quello anatomicamente mancante, (cosa lo immaginate anche Voi) il ranunculus ficaria fu tradotto in FAVAGELLO, quello che mancava!
Perfetto, tanto che, quando una volta che accompagnai una classe delle medie in progetto ambientale, alla richiesta di come si chiamasse la pianta in oggetto e non volendo confondere il ranuncolo con il fiore a quei tempi vanto (ora perso) delle Serre Salviati, dissi il nome comune ai ragazzi. Le ragazzine, non i maschietti bada bene, urlando e ridendo chiamarono le amichette che corressero lì perché avevano scoperto: “una fava di Gello”!
O un altro allora che classificò una varietà di ranunculus chiamandola “ranuncolo delle passere”?
Bono quello!