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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
Da Scorcio a Sdutto

28/9/2017 - 19:22

SCORCIO
Lett: SCORCIO.
In dialetto si chiamava scorcio l’ultima parte della sigaretta accesa.
In tempi in cui la sigaretta era un lusso, chi non aveva soldi per comprarne si rivolgeva a chi fumava chiedendogli:
“mi dai lo scorcio?”.
 
SCOTERE
Lett: SCOTERE.
Scotere è la derivazione arcaica di scuotere e da questo ha preso il significato di picchiare, malmenare.
“Bada, bimbo, ‘e ti scoto!” equivale a “bada bimbo ‘e ne tocchi!”, “bada  bimbo ‘e ti do!”, “bada bimbo ‘e t’arivo!”,  tutte forme di minaccia che in questo caso, a causa dell’introduzione del termine bimbo, assumono un carattere di rimprovero piuttosto bonario.
Uno dei grandi meriti del dialetto, dei dialetti in particolare in quanto lingue vive, è quello di  riuscire con facilità a rendere palese uno stato d’animo non espresso, una volontà non dichiarata ma resa ugualmente evidente. Ad andare cioè oltre il semplice significato delle parole e talvolta con un accento, una preposizione, un aggiunta nel discorso, riuscire a modulare la frase adattandola al significato voluto, indipendentemente dalla statica dei termini usati.
L’esempio precedente è lampante: pur utilizzando verbi minacciosi l’utilizzo dell’intercalare “bimbo” fa perdere alla frase tutto il suo significato intimidatorio promuovendo chi la pronuncia a ruolo di “padre”, con il conseguente uso di tutta la benevolenza di un genitore nei confronti del proprio figlio.
Scotere era anche un termine che si usava in riferimento alla raccolta delle pine: “si va in macchia  a scote le pine”.
 
SCRIMBOLO
Lett: SCRIMOLO. [Ciglione. Orlo di un declivio o precipizio].
Scrimolo, termine italiano in verità non molto usato, deriva dal latino discrimen, divisione, e da questo origina il dialettale scrimbolo che però ha un significato più vasto.
Lo scrimbolo è sì uno scrimolo, come un piccolo sentiero su un burrone, ma in dialetto si usa anche per cose molto più banali. Ad esempio su una comune sedia si può star seduti sullo scrimbolo, per indicare di avere a disposizione solo una piccola parte della seduta.
Qualunque utilizzo personale di una porzione di spazio troppo ristretta viene definito scrimbolo:
“me’ messo proprio  vi sullo scrimbolo!” : mi hai messo proprio qui sull’orlo.
Esprime non solo l’occupazione di uno spazio ristretto ma anche il disagio che da questo ne deriva.
 
SCUSSO
Lett: SCUSSO.
Dal latino excussus che significa [buttato fuori, spogliato, privato di tutto].
Da qui l’origine del significato dialettale di scusso:  misero, spoglio, minimo.
Il rafforzativo, utilizzato in prevalenza, si forma raddoppiandolo in scusso scusso a dimostrazione dell’estrema miseria e povertà dell’oggetto.

 

(Ndr. Così veniva universalmente denominata la prima macchina fotografica di Bruno: SS, Scussa-Scussa)


SDUBBIARE
Lett: nc.
Disgustare dicono i testi, ma sdubbiare in dialetto aveva un significato più particolare, un disgustare per un gusto troppo dolce ad esempio, in caso di alimenti.
Sdubbiare poteva essere riferito comunque a qualunque cosa in eccesso, anche una cosa molto piacevole che però superasse il limite di saturazione, fino al suo rifiuto.
 
SDUTTO
Lett: nc.
Magro, longilineo, atletico o tutte e tre contemporaneamente.
In italiano esiste “sdotto” che significa [mal ridotto] (piante sdotte : che non vengono su vegete), o trasandato (podere sdotto: podere trasandato) ma anche [schietto e sottile], da cui probabilmente prende origine il dialettale sdutto, perdendo il significato negativo del termine italiano originale.


FOTO. Bomboloni alla Festa dell'Unità al Teatro del Popolo di Migliarino
 

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