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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Roberto Sbragia
Post-Globalizzazione, le conseguenze della questione catalana

2/10/2017 - 12:42

Post-Globalizzazione, le conseguenze della questione catalana:

 
in un mondo sempre più globale, in cui le “guerre” economiche vengono combattute su scale sempre più amplificate e che richiedono sforzi di molti perchè i piccoli territori non vengano sopraffatti dalle più grandi logiche di scala, appare, sinceramente, una sconfitta per tutti la questione dell’indipendenza della Catalogna e di come essa si stia sviluppando.

La vittoria dell’indipendenza di questa piccola regione, molto popolosa, apre la porta ad altre richieste di indipendenza, quali ad esempio possono essere la questione scozzese, del nord-est italiano, della Corsica francese, frammenta e divide ancor di più l’Europa, e spalanca le porte a più facili conquiste anche economiche da parte di imprese straniere che gioiranno nella disgregazione sempre più veloce del vecchio continente, che è stato, per la miopia della propria classe dirigente, incapace di programmare un proprio futuro ed una propria sopravvivenza comune e si è sempre più distanziato dal sentore della gente comune.

Dividi et Impera si sta materializzando ad un ritmo sempre più veloce, in cui, le singole micronazioni si combatteranno su sistemi fiscali, su dazi doganali, su dislocazione di imprese, favorendo, inevitabilmente lo scontro tra piccoli e sempre più poveri cittadini incapaci di competere su scala globale con realtà come Cina, India, Stati Uniti, Russia e che favorirà, inevitabilmente, proprio i colossi commerciali stranieri nella logica commerciale internazionale.

Gli spostamenti delle sedi delle grosse multinazionali del web si attueranno velocemente ed andranno a collocarsi dove in quel momento la tassazione sarà più favorevole, a danno di tutto il resto dell’europa.

 

E niente di meglio si prospetta sul piano politico, in cui “potenze” come la Catalogna, costituita da una popolazione di circa 10 milioni di abitanti si troverà a discutere con gli Stati Uniti (500 milioni), la Cina (1379 milioni) o l’india (1324 milioni) non è dato comprendere con quale potere contrattuale politico, militare od economico.


Le piccole regioni non solo distruggeranno l’Europa ed il sogno di tali Stati Uniti, ma anche se stesse, ed il proprio popolo.

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