Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
.
Non me ne vogliano Parco, WWF e animalisti, ma a me servivano animali “vivi” che difficilmente potevano essere osservati dal “vivo” e questo per far conoscere, attraverso il tatto e la vista continuativa, la loro “vita” ai miei nipotini e amichetti.
Ho la fortuna, immensa, di vivere in questo ambiente che fa sì di mettere in secondo piano gli inutili giochi moderni e gli stupidi dannosi cartoni di scoppi disastri e “stragiamenti”
Come? Con l’osservazione diretta degli animali, facile in aria e sul mare, ma difficile sott’acqua.
Ultima lezione: i gamberi e i “buzzoni” (gambusie per chi non è vecchianese).
Come sono trasparenti, come nuotano veloci con le zampette, che lunghi baffi che hanno, vanno anche in retromarcia, che panciona ha il pesciolino…nonno cosa è quel filo nero che quello là ha sul groppone?
Smarrimento!
Preso gambero, tolto “filo nero”, rimesso gambero in acqua, scosso “filo nero”…ma niente, rimaneva attaccato.
Dopo questi discorsi facile capire.
Una microscopica sanguisuga…ma cosa avrà mai avuto da succhiare ad un anemico gamberetto?
Contenta lei!
Per ovvi motivi non dirò il nome del succitato fosso, ma vi prometto di rendicontarvi dell’altra sorpresa trovata in acqua.
Da rivista di Natura Viva!