Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Cederna e il litorale toscano
Preparando l’incontro al Parco di San Rossore dedicato ad Antonio Cederna che si terrà il prossimo 21 ottobre ho avuto modo di ritrovare un commento sulla sua attività fine anni Sessanta. Ricorda Erbani in suo libro del 2012 che in quegli anni monta l’allarme di Cederna per il litorale toscano, dalla Versilia alla macchia lucchese e poi a Migliarino, e ancora nel tratto da Cecina a Piombino, a Castagneto Carducci, San Vincenzo, fino a investire il golfo di Baratti e il promontorio di Populonia.
Basta leggere le cronache del Corriere Etrusco ma anche della stampa toscana per avere conferma che quelle località restano al centro di vicende ambientali non meno critiche.
I parchi innanzitutto a cominciare dalla Val di Cornia sui parcheggi siamo alle randellate. Non parliamo di Piombino – a prescindere dalla gestione delle tessere del Pd- dove la tutela ambientale è da anni alle prese con intoppi di cui vecchi sindaci non hanno certo brillato e non brillano neppure ora con altri incarichi regionali.
Il Parco dell’Arcipelago raramente e difficilmente figura nell’impegno di questi comuni mentre le province sono finite in frigo. Non mi pare che se la cavi molto meglio la Commissione regionale sulla costa che forse non ha ancora scoperto che siamo nelle acque del Santuario dei Cetacei.
Nell’incontro al parco sarà una buona occasione per tornare a discuterne.