Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Cederna e il litorale toscano
Preparando l’incontro al Parco di San Rossore dedicato ad Antonio Cederna che si terrà il prossimo 21 ottobre ho avuto modo di ritrovare un commento sulla sua attività fine anni Sessanta. Ricorda Erbani in suo libro del 2012 che in quegli anni monta l’allarme di Cederna per il litorale toscano, dalla Versilia alla macchia lucchese e poi a Migliarino, e ancora nel tratto da Cecina a Piombino, a Castagneto Carducci, San Vincenzo, fino a investire il golfo di Baratti e il promontorio di Populonia.
Basta leggere le cronache del Corriere Etrusco ma anche della stampa toscana per avere conferma che quelle località restano al centro di vicende ambientali non meno critiche.
I parchi innanzitutto a cominciare dalla Val di Cornia sui parcheggi siamo alle randellate. Non parliamo di Piombino – a prescindere dalla gestione delle tessere del Pd- dove la tutela ambientale è da anni alle prese con intoppi di cui vecchi sindaci non hanno certo brillato e non brillano neppure ora con altri incarichi regionali.
Il Parco dell’Arcipelago raramente e difficilmente figura nell’impegno di questi comuni mentre le province sono finite in frigo. Non mi pare che se la cavi molto meglio la Commissione regionale sulla costa che forse non ha ancora scoperto che siamo nelle acque del Santuario dei Cetacei.
Nell’incontro al parco sarà una buona occasione per tornare a discuterne.