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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Fratelli D'Italia - An Pisa
COMUNICATO STAMPA ACCORDO CASERME

11/10/2017 - 12:44

 
PISA
COMUNICATO STAMPA
ACCORDO CASERME – PERSA UN’OCCASIONE D’ORO PER MIGLIORARE IL VOLTO DEL CENTRO STORICO
L’approvazione a marce forzate, a causa di un’improvvisa “fretta elettorale”, di un accordicchio pilatesco sulla riqualificazione delle caserme Artale e Curtatone e Montanara rivela la solita arroganza di Filippeschi e la totale mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio comunale. Emerge inoltre, ancora una volta, l’assoluta mancanza di coraggio nel fare scelte urbanistiche degne di questo nome e lungimiranti: è sempre mancata a questa maggioranza una visione d’insieme di città. Si conferma anche la completa subalternità nei confronti dell’Università: pensare ad appartamenti per studenti in centro storico non è una buona idea.
Il precedente accordo prevedeva uno scambio pubblico, una maxi-permuta, che doveva avere ricadute positive per i pisani, tra Comune e Ministero: il Comune avrebbe costruito una nuova caserma a Ospedaletto e in cambio le due caserme, più la Bechi Luserna, sarebbero passate nelle mani dell’Amministrazione. Invece, con l’accordicchio votato ieri entra in gioco un soggetto terzo, il Fondo Housing Toscano, società della Cassa Depositi e Prestiti (partecipato, oltre che dal MEF, anche -per oltre il 15%- da fondazioni bancarie), che non ha nessun obbligo, e nessun interesse, di preoccuparsi del bene pubblico. E che potrebbe anche, dopo aver proceduto all’acquisto, a sua volta rivendere a un soggetto privato. Il Comune ha voluto auto-relegarsi al ruolo di mero spettatore, e l’interesse pubblico, che dovrebbe sempre guidare le scelte urbanistiche strategiche, anche più dell’aspetto economico, va a farsi benedire. Rimane solo un fumoso riferimento a “residenze collettive” che inquieta più che tranquillizzare.
Il Consigliere Bedini, nella dichiarazione di voto, ha parlato di “visione complessiva” di città in questi termini: “Artale ed ex-distretto 42 sono due aree importantissime per l’assetto complessivo futuro della città di Pisa: l’una si trova dietro Piazza dei Miracoli, in un quartiere che quotidianamente soffoca per le mancanze strutturali, con parcheggi e servizi che non siano quelli legati al turismo mordi-e-fuggi quasi completamente assenti; l’altro in San Martino, dietro il complesso scolastico più importante della città, in una zona altrettanto ingolfata”.
Poi Bedini ha concluso sottolineando che si è persa un’occasione enorme per sfruttare le due aree per migliorare sensibilmente la qualità della vita di chi vive in quei quartieri così problematici: “Pisa è una città in cui mancano completamente gli standard di parcheggi e di aree verdi e che si fa?!? Si mira a sfruttare economicamente le ex-caserme per farci nuove aree residenziali! Ma di appartamenti vuoti in centro storico ce ne sono già in abbondanza: l’obbiettivo deve essere, come noi invochiamo da decenni, quello di far tornare i pisani a vivere in città. E questo obiettivo si raggiunge non costruendo altre case, ma creando le condizioni per far tornare la città attrattiva dal punto di vista della qualità della vita: Pisa va riempita di abitanti, non di abitazioni! Occorrono servizi, parcheggi gratuiti per residenti, negozi di prossimità, aree verdi fruibili dalle famiglie, spazi per socialità, cultura, divertimento. E soprattutto sicurezza”.
Lascia l’amaro in bocca immaginare in che misura quelle volumetrie, per come sono e per il luogo dove si trovano, avrebbero potuto, opportunamente utilizzate, migliorare il volto della città nei prossimi 10 anni.
Dispiace che decisioni così importanti, dopo che se ne parla da almeno un decennio, vengano prese frettolosamente a 5 mesi dal voto amministrativo.
Preoccupa come manchi completamente un interesse sincero e reale per il bene della città a chi la amministra da 20 anni, e contestualmente manchi anche la capacità di immaginare una Pisa diversa da quella città “fantasma” in cui chi l’amministra l’ha trasformata.

 
Sconforta constatare come, ancora una volta, FI e altre forze che dovrebbero fare opposizione, abbiano perso l’occasione di proporre un’idea diversa di città rispetto al PD, e abbiano scelto di nuovo di non votare contro una delibera della Giunta, che ratifica un accordicchio preelettorale che danneggerà Pisa molto più di quanto oggi si possa pensare.

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