Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La strada che porta sul monte di San Giuliano, quello prima del monte Castellare, non solo è ripida ma anche molto malmessa, piena di buche e dossi che contribuiscono a rendere difficoltosa la salita in bici.
Nonostante questo lungo il percorso si incontrano molte auto dirette alle varie abitazioni presenti, al Borgo degli Aranci in località le Capanne e al Fly Park da dove partono gli appassionati del parapendio.
Qui esiste uno spazio da cui si diparte un piccolo sentiero che probabilmente conduce alla zona del lancio posta più a ridosso dello strapiombo, in attesa, si legge sulla loro pagina FB, dei permessi per la creazione di una strada che porti direttamente e in maniera più agevole, al decollo.
Lo spettacolo che si vede da lassù in una bella giornata di sole, con solo qualche velatura, non lascia indifferenti. Si vede tutta la piana pisana da cui emergono le sagome della Torre del Duomo e del Battistero e i tanti paesi che si rincorrono. San Giuliano è subito sotto, come Orzignano, ma in lontananza di vede Pontasserchio e Vecchiano ai piedi delle sue colline.
Ho incontrato solo un altro ciclista che stava salendo, con difficoltà, su per la ripida salita. Non è molto agevole andare in bici se non si ha, come me, la pedalata assistita dal mio amico Bosch, che permette la riduzione dello sforzo, ma ne vale comunque la pena.
Si può andare con l’auto ma si perde il fascino che la natura riesce sempre a dare, quando si fa parte di essa, senza arrecare disturbo.