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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
L'angolo di Umberto Minopoli
Coalizione! Ci libereremo mai, nel centrosinistra, da questo mantra?

9/11/2017 - 13:28


Coalizione! Ci libereremo mai, nel centrosinistra, da questo mantra?

Che ha il suo corollario: il candidato-premier?

Un fake-problem. Abbiamo una Costituzione e una legge elettorale che, purtroppo, impediscono di votare per candidati premier. Eppure, per alcuni nel centrosinistra e tra i commentatori si e' imposto un mantra: " il Pd deve fare coalizioni senno' perde e per fare coalizioni deve indicare un candidato premier e per indicare un candidato premier unitario deve far fare un passo indietro a Renzi, che e' divisivo".

Ecco il mantra.

Di cui non e' vero nessuno dei tre assunti.

Tre fake! La prima: chi ha detto che la coalizione e' "indispensabile"? I 5 Stelle si guardano bene dal farla. Eppure vengono dati per aspiranti vincitori. E non perche' hanno sondaggi strabilianti. Hanno , con dei saliscendi, i voti del Pd. I due si contendono il primato sul filo.

La coalizione e' semmai "auspicabile" non "indispensabile". Seconda fake: candidare un premier! Ma vi siete accorti se il modello che alcuni, a sinistra e nei giornali, indicono come quello da imitare, la coalizione di centrodestra, propone un candidato premier? Non lo fa. Per un numero infinito di problemi. E allora? Terza fake: Renzi deve fare un passo indietro. Ma da che? Se il premier, per legge elettorale e per Costituzione, non si puo' ( purtroppo) votare in diretta, di che stiamo parlando?

Da cosa Renzi deve fare un passo indietro?

Da segretario del Pd?

Apriamo una bella crisi nel Pd per fare una coalizione che poi vorrebbe vincere le elezioni?

Con lo sfascio del Pd, quello che ha i voti? Che demenze!

Se non e' questo da cosa deve fare un passo indietro Renzi?

Dicono alcuni soloni: dobbiamo, esplicitamente, escludere Renzi premier indicando un altro, Gentiloni, Grasso e via totolotterizzando...

A parte i conti senza tre osti, il Capo dello Stato, la Costituzione e la legge elettorale, che impediscono di indicare candidati premier, questa lotteria a sinistra ha un solo effetto, quello di bruciare, ancor prima del voto, ogni possibile soluzione ad un eventuale "problema" del futuro parlamento: l'assenza di una maggioranza e la necessita', per il Capo dello Stato, di indicare un nome che possa realizzare un'intesa per un governo.

Speriamo che questa nenia sulla coalizione finisca al più' presto: se ci sono liste che aggiungono voti a quelli del Pd allora e' utile coalizzarsi. Se deve essere, invece, questo noioso e continuo mantra su Renzi, allora smettetela.

Perfino Floris della 7 ha dovuto, commosso, scoprire ( record di ascolti) che Renzi, piaccia o no a D'Alema, e' una risorsa.

Dubito che una "coalizione di centrosinistra" per vincere debba mandarlo a casa.

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21/11/2017 - 14:46

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

Ma te lo sai quali sono le tutele crescenti nel Jobs Act ?
Semplicemente non esistono .
In caso di licenziamento avrai poco più di una mensilità per ogni anno lavorato , punto .
E per risparmiare anche su questo ecco che fioriscono più contratti a tempo determinato .
Perdiana !

21/11/2017 - 9:00

AUTORE:
Umberto Minopoli

Sono solo grotteschi! E contro il lavoro.
Meglio aver registrato con il Job act 900.000 posti di lavoro in piu' per i giovani italiani , nei 1000 giorni di Renzi o non averne registrato uno in più nei 1000 giorni prima di Renzi? Per l'Mdp nessun dubbio: meglio i mille giorni prima di Renzi senza il job act e con 900.000 giovani disoccupati in piu'.
Meglio per i giovani, con il job act, un lavoro potenzialmente a termine ma che puo', con tutele crescenti, trasformarsi in lavoro a tempo indeterminato o nessun lavoro o lavoro nero? Per l'Mdp non c'e' dubbio: meglio nessun lavoro o il lavoro nero!
Meglio migliorare il job act rafforzando durata e quantita' degli incentivi ad assumere i giovani o annullare il job act imponendo disincentivi al suo uso? Per l'Mdp nessun dubbio: meglio introdurre obblighi, limiti e divieti che annullino gli effetti del job act.
Meglio aver cancellato l'inutile residuo dell'articolo 18- che non ha causato alcun effetto e di cui non si e' accorto nessun lavoratore e che consente alle piccole aziende di crescere e di assumere non al nero- o spaventare il mercato in ripresa, far scappare gli investitori e impaurire le imprese minacciando il fantasma, solo a fini ideologici, del ripristino dell'articolo 18? Per l'Mdp nessun dubbio: meglio fregarsene degli effetti della minaccia, meglio spaventare che fare proposte costruttive per il lavoro.
Si dice che abbiamo la destra peggiore d'Europa ma quanto a sinistra non siamo messi meglio.
Si dice: ma loro dicono quelle enormita' grottesche solo per trovare motivi che costringano il Pd a smettere di cercarli per una coalizione. E allora smettetela di cercarli. Perdio.

21/11/2017 - 8:56

AUTORE:
Umberto Minopoli

Nella mia idea di democrazia il rifiuto della Spd, data l'emergenza, di riprendere la grande coalizione ed evitare il baratro di nuove elezioni, e' irresponsabilita' e avventura. Cosi' come lo e' la condotta dei Verdi che pongono condizioni provocatorie per fare un governo. La sinistra tedesca si comporta come nel 1928, con la crisi di Weimar e la spinta data allo scivolamento verso la notte nazista. La sinistra tedesca, ancora una volta nella storia, consegnera' la Germania ad una svolta a destra e alla crisi tragica dell'Europa. Meriteranno una nuova punizione degli elettori tedeschi. Meno male che c'e' Macron. E meno male che Renzi incontra Macron: e' l'ora dell'asse a tre con Merkel per fermare il pericolo dell'instabilita' e della svolta a destra in Europa.

20/11/2017 - 13:40

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

La Cgil non è un partito , anche se , dato i numeri lo sembri . Rappresenta più di 5 milioni di persone , tra lavoratori attivi e pensionati , è una componente delle cosidette " parti sociali " e come tale viene interpellata alla bisogna .
Ed ha , come giusto , una sua linea politica , condivisibile o no , ma lecita , se ne faccia una ragione .
Quanto al fatto che Cisl e Uil siano più possibiliste a una qualche trattativa col Governo non è una novità . Nel corso degli ultimi 10/15 anni lo hanno fatto spesso ,parecchie volte con risultati disastrosi per il mondo del lavoro .
La Cgil fa , o cerca , di fare il suo , magari lo facessero anche alcuni partiti .
Questo si che è IGNOBILE...

19/11/2017 - 20:25

AUTORE:
U.M

La costruzione di una coalizione per le elezioni del 2018 dovrebbe riguardare il futuro: il programma che i partiti e i gruppi che si mettono assieme si impegnano a realizzare dal 2018 in poi. Che c'entra, allora, la legge di bilancio del 2017? Che c'entrano i provvedimenti presi dal governo negli anni trascorsi (job act)? La trattativa tra Fassino, Prodi, Pisapia e l'Mdp, a stare ai giornali, non starebbe riguardando ( ahime') obiettivi futuri dell'eventuale coalizione di centrosinistra ma...la legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento. In Parlamento, appunto: la sede deputata a farlo. E con un altro protagonista deputato a proporre contenuti e modifiche della legge di Bilancio: il governo. Immaginiamo lo stato d'animo di Gentiloni e Padoan sulla trattativa nel centrosinistra. Dobbiamo gia' vincere e spuntare la diffidenza europea sulla legge di bilancio presentata dal governo Gentiloni. Dobbiamo convincere l'Europa che la "qualita' pro-crescita" della manovra proposta dal governo, un sentiero stretto, rispetta le compatibilita' e il percorso di fuoriuscita progressiva dell'Italia dai deficit e dal debito: una cosa che fa bene a noi e non un'imposizione dispotica di Bruxelles, ricordiamocelo. E, vorrei ricordare, con una conseguenza: se l'Europa non accetta la legge di Bilancio proposta dal nostro governo ci saranno piu' tasse ( Iva) per noi. Ditelo a Pisapia, Prodi e l'Mdp. Per evitare questo il governo ha presentato una legge di Bilancio che e' un capolavoro di equilibrio, sensatezza e ragionevolezza. Con una chiave centrale: la scelta di continuare ad incentivare l'occupazione dei giovani. Un vero "campo di centrosinistra" dovrebbe, nelle sue discussioni e trattative, partire dalla difesa della legge di Bilancio di Gentiloni e Padoan, dalla sua salvaguardia dalle critiche europee e dall'assalto delle opposizioni in Parlamento. Invece il "campo di centrosinistra" sta trasformando la legge di bilancio 2017 nell'oggetto della trattativa per il 2018. Con richieste di "correzioni di rotta" della legge senza nessun rapporto con i numeri, i limiti e i vincoli proposti, in Parlamento da Padoan e Gentiloni. Con una cosa grave in piu': la Cgil. Ancora una volta il sindacato della Camusso, comportandosi come il braccio politico dell'Mdp e dell'estrema sinistra, rompe l'unita' con gli altri due sindacati e minaccia scioperi generali su provvedimenti, le pensioni e l'eta' pensionabile, su cui invece il governo ha fatto aperture e proposte giudicate interessanti da Cisl e Uil. La Cgil, ancora una volta, fa il partito e non il sindacato: fa da sponda ai pasdaran della sinistra per "alzare il prezzo" delle trattative sulla coalizione. E per dare una mano all'Mdp a sfilarsi dalla coalizione. Non trovo altro termine: ignobile!

18/11/2017 - 20:25

AUTORE:
littel toni

... i Rolling Stones a venì a lucca si sono rovinati ..per lntanto son doventati Rolly Stones...poi vederemo
come disse Giannino del Ciati

18/11/2017 - 18:51

AUTORE:
Maunvolevapiove

Caro cittadino 2, non è da tutti 'apicci mpopò di politia e capita a tutti esser fregati (D'Alema) ed esser delusi: Natta, Locchetto, Epifani, Bersani e guarda 'aso quando io ero soldatino-bersaniano te eri già renziano e non a caso e per caso ora le parti si sono invertite: mah?
Renzi Matteo non "doventerà" mai
(seondo me) rancoroso come Civati, D'Attorre, Marino, Bersani, D'Alema, Speranza & perchè alla prova dei fatti son risultati mezze calzette nei confronti di Martina, Rosato, Boschi, Fassino, Padoan, Guerini, Madia, Lotti...poi vederemo; disse Giannino del Ciati.
Per quanto mi riguarda essendo libero dai bisogni posso non essere più iscritto alla Ciggielle della Camusso che quattro anni fa voleva la soppressione del "doppione" Senato poi si è affrancata ai vecchi del "suo" partito contro i nuovi.

nb. A Umberto Minopoli, giornalista del Foglio di Cerasa, gli chiesi amicizia fb come a Guelfi, a Bobo e tanti altri in giro per l'Italia e da quando la nostra Casa del Popolo è territorio a prevalenza Albanese e di vecchi giocatori di settimini non ho da imparare più niente da loro come ai tempi del Morroni, Paoletti, Canarini, Franceschi, Guccinelli, Luperini.
... menomale che il web c'è prima e dopocena.
bona

18/11/2017 - 16:21

AUTORE:
Cittadino 2

L'evidenza è che pare che questi due, parlo del Monopoli (errore consapevole) e di Maunvorpiove abbiano ben poco da fare e a giornate intere passino il tempo a scrivere sul Forum.
Se per il secondo è comprensibile: a riposo a vita, la temperatura e il clima non arsellamente favorevole, il periodo dell'anno in cui l'orto è abbastanza fermo, si può capire (oltre alla sua stravedenza per il nostro ex-amato Segretario), per il primo mi domando che lavoro abbia a fare.
Forse è un politico stipendiato, indipendentemente da cosa produce, oppure stipendiato proprio per produrre quello che produce. E magari in segreto accordo col secondo per divulgare anche in periferia i suoi lunghi sproloqui che hanno valore solo per chi è d'accordo con lui.
E' il suo punto di vista, lecito quanto si vuole, ma è solo il suo.
Ad esempio non è il mio ed un po' lo leggo(li leggo) ma difficilmente arrivo alla fine, per noia più che per rabbia o frustrazione. Certo non mi fanno cambiare opinione, anzi, leggendo il suo risentimento per chi non è d'accordo con lui, fortifica il mio disaccordo.
L'unica cosa che gradisco è le nozioni storiche sul partito di Maunvorpiove (come faccia a ricordare, forse sa usare internet meglio di me) e qualche battutina curiosa che inframezza nel discorso.
Citazione: L'esagerazione è una verità che ha perso la calma! (K.Gibran-filosofo libanese)

18/11/2017 - 11:45

AUTORE:
U.M

Fateci caso: sta scemando l'ansia e l'interesse per le coalizioni. E' bastato che Renzi dicesse "vedo" ( al mantra della coalizione) che commentatori e analisti dei "giornaloni" cambiassero il cavallo del commento.
Ora il centro dell'attenzione sta diventando: "che governo ci aspetta"? E " si riuscira' a fare un governo" dopo le elezioni? E' la governabilita' il tema che va emergendo. Che crescera' nell'attenzione dei giornali. Vedrete. Si va scoprendo la verità: le coalizioni sono una finta, un bluff, ai limiti dell'inutilita' per la futura governabilità. Ragioniamo. Nelle condizioni politiche italiane, dove l'elettorato e' tripolare, non c'e' verso di raggiungere una maggioranza, almeno alla Camera, senza un robusto premio di maggioranza. Nel 2013 il Pd risulto' primo partito alla Camera e pote' avere l'incarico di formare un governo (di intesa ) solo grazie al premio. A che servono, invece, con questa legge elettorale, le coalizioni? Diciamoci la verità': solo a vincere e distribuirsi (tra i partiti della coalizione) qualche seggio in piu' nei collegi uninominali. E a consentire, grazie alla soglia di sbarramento, a partitini e gruppi minuscoli di esistere.
Tutto qui. Non c'e' premio di maggioranza. E, dunque, la maggioranza non ci sara'. La coalizione che arrivera' prima si trovera' nelle condizioni di Pajetta , dopo l'attentato a Togliatti, ricordate il racconto, che eccitato telefono' a Togliatti : " capo, abbiamo occupato la Prefettura di Milano", ricevendo la dissacrante e realista risposta di Togliatti: " bravi! E ora che ve ne fate"?. Cosi' le coalizioni: chi arriva prima nel voto non sapra' che farne del primato. Non servira'. Neppure a ricevere l'incarico. Come nel gioco dell'oca: i partiti, partiti con le coalizioni, In Parlamento torneranno ai partiti. Al punto di partenza. Contera' quale partito sia arrivato primo, non quale coalizione? Berlusconi bluffa. Sara' il primo gruppo in Parlamento che ricevera' l'incarico. E, stavolta, senza premio occorrera' trovare intese " larghissime". Si e' voluta la bicicletta ( una legge proporzionale e senza premio) ora e' con questa che si deve pedalare. E la bicicletta comporta che si scomporranno le coalizioni: se ci va di lusso (un accordo tra alcuni partiti raggiunge la maggioranza) si fara' un governo di intesa ( come nel 2013); se non ci va di lusso torneremo a votare. Sono un elettore e iscritto al Pd.
Se le cose stanno come dico ( attendo smentite) pongo al Pd un problema: mentre trattate per la coalizione con i cespugli di sinistra, non trascurate il Pd. Per avere le carte in mano, dopo il voto, sara' necessario che il Pd arrivi primo. Sono i singoli partiti che saranno decisivi dopo il risultato. E sono tre: Pd, Forza Italia, Cinque Stelle. Anzi due: pd e Cinque Stelle ( Forza Italia e' lontanissima). Conta chi di questi due sara' primo. Ripeto: cari dirigenti del Pd, sostenete pure il buon Fassino per fare una coalizione ma, mi raccomando, non vi dimenticate del Pd.

18/11/2017 - 9:12

AUTORE:
U.M (che non sta x Umberto Micheletti)

Caro "giovane" Ber-Telli, io Umberto Minopoli come sono mentore di "Maunvorpiove"....

mentore
mèn·to·re/
sostantivo maschile
Consigliere saggio e fidato, cui è riconosciuta una sorta di autorità paterna.

....fra non molto mi riconoscerai come ha fatto l'altro pratavecchiese che disse: se Renzi non doventa bagliniano (come La-Ngori) col cavolo che pigliano il mio voto.
Evisto!? il Lunardi come Ber-Sani che si ritenevano depositari del voto scontato, ora quando intervengono parlano e agiscono come si faceva quasi tutti noi adepti di loroli nel secolo scorso.
Mi dispiace per i giovani vecchi che amano ancora Sergio Endrigo e Nilla Pizzi, credendoli immortali come
Giacomo Puccini, Luciano Pavarotti, Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven senza aver conosciuto i Beatles& i Rolly Stones e non sanno cosa si son persi.
Però avendo un passo molto-molto lento fra 30 anni ci sta anche la loro conversione.
Ci vediamo al ritrovo del 12 cosi altri ci ascolteranno otre noi tre che si scrive qui ma non ci legge nessuno.
bona.

18/11/2017 - 8:24

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

Dear Umberto M. , hai preso gusto a scrivere sulla Voce eh ( per interposta persona è chiaro ) ?Alcune precisazioni : mister Berlusconi , secondo la legge Severino , non può candidarsi , infatti sta aspettando una risposta dalla corte Europea di Strasburgo in merito .
Secondo : dal suo ragionamento si evince che il 40 % che voto' SI al referendum è formato da persone sagge e lungimiranti , come lei è Renzi ovviamente , l' altro 60 un po' meno . Strano perché , le analisi di voto hanno tutte concordato che quel 60 % , a parte i " nemici " , era formato da giovani , tra i 18 e i 35 anni . Che fossero tutti " coglioni " o populisti , o peggio , Comunisti ?
L' aspetto a cena...

17/11/2017 - 8:08

AUTORE:
Umberto Minopoli

Berlusconi puo' tornare? Come punta o come allenatore, come dice lui? Eh si . La possibilita' c'e'.
E il suo maggior veicolo di promozione, come sempre in questi 30 anni, sono non i suoi alleati ma gli avversari. Il centrosinistra, in particolare. Che corra ai ripari. E che eviti, per carita', ora che sono in trattativa tra loro e col buon Fassino, di ripetere gli errori di 30 anni. Che hanno reso Berlusconi un totem inossidabile e vincente. Primo: abbandoniamo il comodo argomento, ripetuto come una nenia stancante, secondo cui "abbiamo la destra peggiore d'Europa". Non e' vero. C'e' una destra pericolosa e sfascista, xenofoba, antieuropea, sovranista, estremista. Ma c'e' un centrodestra elettoralmente forte e politicamente uguale alla maggioranza elettorale, moderata, centrista, di classe media che in Europa fa vincere Merkel, Rajoy , Macron che teme l'estremismo populista di destra e di sinistra. Questi elettori antipopulisti andrebbero sottratti a Berlusconi. Con un'offerta politica, di centrosinistra, antipopulisti, antiestremista e analoga a quella che in tutti i paesi d'Europa ha battuto i populisti di destra e di sinistra. Con gli argomenti della competenza di governo, della crescita e della stabilita' politica. Quella che si chiama una "forza tranquilla", moderata e rassicurante. E' questo elettorato, potenzialmente decisivo e maggioritario, che la sinistra ideologica e radicale ha sempre regalato a Berlusconi. La sinistra avrebbe dovuto battere Berlusconi per via politica ed elettorale.E non giudiziaria. Conquistando i suoi elettori con l'offerta politica e non con l'accanimento di processi-spettacolo che, alla lunga, hanno persino giovato a Berlusconi. Di questo dobbiamo ringraziare una magistratura militante. Ora che
riscopriamo che Berlusconi, ancora una volta, puo' vincere, dovremmo cambiare registro. Il Pd di Renzi, il renzismo, dopo 20 anni di antiberlusconismo di sinistra fallito, era ed e' l'esempio del cambiamento utile: un centrosinistra competitivo al centro e tra i moderati. Fassino, nelle trattative con i "generali senza esercito" non dimentichi questo elettorato moderato. Attenti a non respingerlo cedendo troppi agli argomenti scostanti, attempati, ideologici della sinistra sinistra. E attenti a non dimenticare la piattaforma che avrebbe parlato e conquistato gli elettori moderati e che pure ebbe, il 4 dicembre, il 40%. In quel Si c'era la proposta di una democrazia forte, di governabilita' e stabilita', di leadership autorevoli e competenti. E un orientamento a obiettivi sensibili per i moderati: contro la esosita' fiscale, per la crescita economica e contro le paralisi del burocratismo antidecisionista italiano.
Ora che Berlusconi torna ad affacciarsi, alla sua età', alla possibile vittoria fate uno sforzo per contrastarlo. Con la politica e non con gli anatemi. Anzitutto rimettendo in campo gli argomenti del centrosinistra che parla ai moderati, alla parte decisiva degli elettori dispersa tra Berlusconi e l'astensionismo. Quella che in Europa fa vincere il centro contro i populisti. E che in Italia era rappresentata dal 40% del si.

14/11/2017 - 7:58

AUTORE:
Umberto Minopoli

Difficile oggi fare il commentatore de Il Corriere della Sera.
Ci si deve spesso, letteralmente, inventare di sana pianta una critica a Renzi. Anche quando sa di posticcia, forzata, irreale, strumentale. E cosi' si finisce per essere poco credibili. E apparire " bollettinari" piu' che commentatori. Prendete Polito, un bravo giornalista e, certo, non un supporter del radicalismo di sinistra o del populismo. Oggi scrive un articolo che contiene ammissioni importanti e coraggiose (visto il mood e la vulgata dominante) sulla "non responsabilita'" di Renzi per lo stato dei rapporti a sinistra, con l'Mdp. E ci mancherebbe.
Hanno fatto scissioni, hanno voluto una legge proporzionale per potersi contare, hanno fatto campagna con destra e populisti per far perdere il referendum, hanno mostrificato le riforme di Renzi, hanno negato la realta' dei loro benefici, il fatto della fuoriuscita dalla crisi economica, grazie ad esse e fatto campagna per un anno, verso le opposizioni interne, perche' rovesciassero Renzi. E, anche, dopo che Renzi e' stato riacclamato leader con due milioni di voti.
Ora ci si sorprende che l'Mdp respinge l'apertura di Renzi. Ma di che vi meravigliate? Sono due anni che lavorano a fare un partitino che raccoglie voti e una manciata di eletti contro il Pd. Oggi di che vi sorprendete. Polito pero' deve dare, per obblighi lavorativi, anche il colpo al cerchio, oltre che alla botte. E cosi' cosa si inventa pur di trovare una pagliuzza negli occhi di Renzi, una colpa e una responsabilita'? Che ha difeso troppo le riforme fatte. Incredibile! Forse che quelle riforme, a partire dal Job act, sono state inutili o dannose? Per carita'. Polito si guarda bene dal dirlo. E anzi fa capire il contrario. Del resto come potrebbe oscurare i dati straordinari del Pil, dell'occupazione, dell'export e degli investimenti? E tuttavia dice che Renzi ha difeso troppo le sue riforme. Insomma il pelo nell'uovo: pur di attribuire una colpa a Renzi ci si arrampica sugli specchi e si attinge, a piene mani, nel cestino delle assurdita'.
Che stampa!

ps, Poi caro Ber-Telli ne parliamo a mano durante la cena VdS, tuo Umberto.

12/11/2017 - 23:03

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

...il Pd andasse da solo , almeno avrebbe un senso . Il problema è che non lo farà , non vuole farlo. E così facendo perderà altri pezzi , ma contenti voi ( loro ) . Sai caro Maunvorpiove , qual è una delle ragioni perché in Sicilia il Pd ha corso da solo , e perso , non alleandosi a sinistra ? La lista dei candidati . Lo sai che di 11 eletti nella nuova Assemblea Siciliana solo 4 fanno parte del Pd fin dalla sua nascita , mentre gli altri 7 vengono da vecchie liste di Totò Cuffaro e , udite udite , di Micciche', console siciliano di Berlusconi . Capito , centro destra dentro il Pd . Invece di prendere i voti degli elettori di c-destra , come diceva Renzi , siamo ( siete ), passati direttamente a prendere i candidati . Ecco , detto questo , visto l' andazzo , forse è meglio che andiate da soli , in tanti non vi seguiremo...

12/11/2017 - 20:13

AUTORE:
Maunvorpiove

Sentir dire "i sinistri" che sono andati via da una formazione politica di centrosinistra che loro vogliono fare una "vera" formazione di centrosinistra.
Ecco, lorolì a forza di stare con Bersani Pierluigi; quello del tacchino sul tetto, dei passerotti in casa, delle vacche nel corridoio...
Ora sarebbe il caso di parlare con lingua diritta e chiamare il pane-pane ed il vino- vino!
Il centro dello schieramento politico ha sempre vinto tutte le elezioni politiche nazionali.
Mai l'MSI ed il PCI han vinto le elezioni e governato l'Italia.
Il PCI in due occasioni è stato determinante nel governo della Nazione. La prima con De Gasperi e Nenni, la seconda con l'astensione di Berlinguer al governo di Andreotti.
Poi il centrosinistra ha governato con il "democristiano" Prodi fatto promuovere da Massimo D'Alema con le prime primarie perchè il Prodi all'epoca senza partito non sarebbe riuscito da solo nell'intento di governare l'Italia con ministri provenienti dalla sinistra DC ed i comunisti scesi di un gradino del: mai con la DC.
Infatti non essendoci più se non in forma residuale la DC ed il PCI il centrosinistra alternandosi con il centro di Berlusconi, han governato dal /94 ad oggi e chi si illude di governare da solo come la 5s che per ora non governa nessuna Regione Italiana e così i comunisti di Rizzo e gli altri 29 partitini della cosiddetta sinistra-sinistra a sinistra del centrosinistra.

C'è Speranza che l'ex capogruppo PD "doventi" capo di un nuovo centrosinistra?
Vederemo, disse Giannino del Ciati se alla fine della prossima legislatura i vari Gotor, Rossi, Stumpo, D'Alema, Fratoianni, Speranza-Ciwati-D'Attorre della Brigata Calimera ed il duo istituzionale Grasso&Boldrini riconosceranno ancora lo Speranza come loro capo designato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana?
In nove mesi "Luilì" che voleva il congresso PD per divenire segretario PD e fare Lui il Presidente-Segretario, ora si ritrova sorpassato da un Grasso.
E' proprio vero che gli affogati si attaccherebbero anche ai rasoi, vero Massimo?
...e tu Massimo promuovesti anche Di Pietro credendolo di sinistra e con le mano pulite (sic) poi lo vedesti che pescio era.
..Mavvia....!
salute e tempo buono.

piesse: Anche l'ultima sinistrata, la Boldrini, oggi si è pronunciata (ci mancava la sua scelta):
""Nessun accordo, nessuna alleanza, con questo PD""
Dopo D'Alema, Bersani, Speranza, Scotto, Civati, Fassina, Fratoianni, D'Attorre e .... Grasso, finalmente tutto chiaro: TUTTI CONTRO questo PD" !!!!
E il PD che fa? Renzi che fa?
Prenda atto che ... CI TOCCA ANDARE DA SOLI!!!
(non per colpa nostra)

piessebisse, è più facirmente vincere da soli noi del PD che voartri 3 dattoriani (2 di Migliarino + D'Attorre che vienze a Milliarino)

12/11/2017 - 19:18

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Ma di quale dittatura dell' aggettivo parla , lei che vede solo il " renzismo " come risolutore di problemi . Mi sbaglierò , ma io penso che siano proprio i compartamenti come il suo che stanno portando il SUO partito ad una implosione dall' interno . Guardi , guardi pure al centro , c'è una prateria di vuoto che vi aspetta .
Un' ultima cosa , " è tempo di riformisti "... , ancora ? Guardi che li abbiamo già avuti i Riformisti , ricorda gli anni a cavallo tra gli "80 e i "90 , quando il debito pubblico volò di brutto verso cieli stellati ? Anche quelli si vantavano di fare riforme , poi arrivò Mani Pulite e...
ps. A Cittadino due , grazie per l'invito , se un lavoro vengo , Minopoli non credo...

12/11/2017 - 9:03

AUTORE:
Umberto Minopoli

E' questo che non e' piu' accettabile, credibile e sopportabile: la dittatura dell'aggettivo. Il modesto Pisapia, per qualificare la sua manifestazione di oggi e per descrivere ciò' che lo distingue dal Pd ha parlato di un "centrosinistra radicalmente innovativo". Che distinguerebbe lui, Grasso, Speranza e altri da Renzi e il Pd. Che, sembra di capire, il centrosinistra lo vorrebbero "non radicale" o " poco innovativo". Ma basta. Letteralmente no se ne puo' piu'. La sinistra, ai miei occhi di riformista liberale, ha questo vezzo che la rende antipatica: crede di avere il monopolio del cambiamento. Ma non perche' fa, effettivamente, innovazioni o riforme. No. Solo perche' le aggettiva: forti, radicali, straordinarie ecc. Poi quali siano queste riforme che propone, quali siano i contenuti, i programmi che avanza, che cosa realmente abbiano di innovativo e in che cosa rappresentino un cambiamento reale, non e' dato saperlo. In che cosa i programmi della sinistra radicale ( che non ha fatto mai alcuna riforma) siano "radicalmente innovativi" rispetto alle riforme realizzate da Renzi e che hanno portato l'Italia fuori dalla crisi? Lo sapete voi? Io no. Pisapia sara' un buon sindaco o un moderno avvocato ma deve capire, insieme a tutta la sinistra, una cosa: in Europa e in Italia bisogna smetterla con gli aggettivi per qualificare i propri programmi. Bisogna smetterla con questo vezzo di sinistra di sostituire alle proposte concrete gli aggettivi altisonanti per distinguersi dai riformisti liberali. E' pericoloso. Se ci fermiamo agli aggettivi il populismo, anch'esso radicale a parole, vi strabatte. Nella situazione europea di oggi serve il contrario: dimostrare che sono possibili cambiamenti "tranquilli" e che vale molto di più' la competenza di governo che il radicalismo (a parole). E' il populismo il nemico da battere. E il populismo, quanto alla retorica degli aggettivi, batte chiunque. Io sono diventato sostenitore di Renzi solo quando ha realizzato il job act. E perche', finalmente, c'era al governo una sinistra che le riforme le faceva e non le aggettivava soltanto. Ora Pisapia e l'Mdp la smettano con la pretesa di distinguersi con gli aggettivi, astratti e altisonanti. Dicano, finalmente, quali sono concretamente le riforme che farebbero, in che cosa sono piu' "radicali" di quelle che Renzi ha fatto o propone di fare, e che cosa abbiano di cosi' innovativo. Io, per ora, ho capito soltanto che gli piacerebbe "ripristinare" l'articolo 18. Non proprio un'innovazione e tanto meno "radicale". Io della sinistra presuntuosa e parolaia che fa le rivoluzioni con gli aggettivi non ne posso più'. E' tempo dei riformisti. E i riformisti sono quelli che le riforme ( possibili) le fanno. E non le risolvono in vuoti aggettivi, "radicali" a parole.

11/11/2017 - 19:56

AUTORE:
Cittadino 1

Per parità di condizioni sono invitati da ieri 10 cm, il colonnello Nizzoli Tiziano ed il generale Maini Riccardo esponenti della destra in Valdiserchio "miei amichi" ma non compagni di lotta.

11/11/2017 - 19:13

AUTORE:
Cittadino 2

Un lettore della Voce veramente affezionato, questo
Minopoli.
Sicuramente ha letto il post di Leonardo Bertelli e ha subito risposto!
Invitiamolo alla Celebrazione dei 10 anni della Voce programmata per sabato 1 dicembre.
Leonardo sei invitato.

11/11/2017 - 18:47

AUTORE:
Massimo

In realtà il grosso della "nuova" astensione sono elettori moderati, i meno militanti e quelli che si sono rotti di doversi schierare come anti-qualcosa. Quelli che non sono per niente disperati ma che di fronte a tanto squallore politico alla fine pensano "fanculo tanto me la cavo uguale" e stanno a casa

11/11/2017 - 18:38

AUTORE:
Umberto Minopoli

...."centrosinistra": da Bersani a Pisapia, da Prodi alla sinistra estrema. Anzi in Italia, dove impera il tartufismo e la dissimulazione, piu' si sta a sinistra, piu' si conciona di "campo del centrosinistra". Fino a tesi
bizzarre e stravaganti: un'eventuale coalizione tra il Pd e l'Mdp sarebbe, per commentatori e gazzettistica, la realizzazione, addirittura, del "centrosinistra largo". Pazzesco. Se il Pd si unisse con l'Mdp non farebbe altro che ricostituire il Pd del 2013, un po' incerottato. Dove sarebbe la novità'? Se di una novita' c'e' bisogno e' una sola: una robusta gamba di centro a sostegno del Pd. C'e' bisogno per due motivi. Primo: la forza del Pd nella prossima campagna elettorale sara' la ripresa economica, il fatto che il Pd ha portato il paese fuori dalla crisi. Il tema della campagna elettorale dovra' essere: chi preserva e garantisce al meglio la stabilita' della ripresa? Occorrera' esibire una squadra di governo affidabile, credibile e larga che, fisicamente, rappresenti questa rassicurazione di stabilita', competenza e attenzione ai valori della crescita. L'altro tema e' l'Europa. Dovremo, dopo le elezioni, riprendere il dialogo con i partners europei sulle strategie per dare piu' unita' e competitività al continente e, anche, garantire un percorso di crescita al nostro paese non soffocato da burocratismi contabili. Ma, per fare questo, occorrera' nel futuro governo una robusta ala europeista, ligia ai patti e avversa ad ogni cedimento al populismo. Il centro, percio', e' il vero problema. Altro che l'Mdp o i campetti di Pisapia. Purtroppo i centristi vicini alla sinistra sfogliano la margherita, si attardano, rinviano con la puzza al naso, strizzano un occhio all'antirenzismo per tenersi agganciati al politicamente corretto di opinionisti e giornaloni. Nessuno lo dice: ma quanto astensionismo elettorale, da Palermo a Torino, e' fatto di persone che disprezzano il populismo e sono stanche del teatrino politico e vorrebbero un paese tranquillo, non eccitato e intossicato dalla politica come guerra civile. Persone moderate cui interessa la concretezza e la competenza di una politica tranquilla. Altro che allargarsi a sinistra. Qui serve il centro. Bonino, Calenda, popolari antipopulisti, liste civiche, sindaci di grandi città': datevi una mossa. Senno' poi non vi lamentate se domani dovremo baloccarci, unici in Europa, tra Di Maio e Brunetta. Sara' anche colpa vostra.

9/11/2017 - 16:40

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

Caro sig. Minopoli stavolta sono d'accordo con lei. Non lo sono mai, ma su questo ha ragione : il Pd deve correre da solo.
È salutare, ogni tanto, prendere delle musate, rafforza lo spirito .
Basta però, che alla fine della giostra, la colpa di una eventuale sconfitta non venga attribuita ad altri .
Lasciate perdere la Sinistra, che corra da sola, tanto per voi un po'di larghe intese si trovano sempre...
PS: so bene che non CI leggerà mai, il suo regno è su FB, ma qualcuno non mancherà di rispondere, non sia mai che venga nominato il nome di Dio invano...
Alla prossima.