Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Demanio idrico, approvata mozione di Sì Toscana a Sinistra per allargamento esenzioni. Fattori e Sarti: “Primo importante passo verso agevolazioni più ampie per redditi bassi e disoccupati”
Firenze 10 novembre 2017 - La Regione Toscana dovrà intervenire per allargare la platea delle esenzioni dal pagamento dell’imposta sul demanio idrico. Lo prevede una mozione di Sì Toscana a Sinistra approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il documento impegna la Giunta regionale a valutare “ulteriori esenzioni, in base alle peculiari condizioni dei contribuenti e alle situazioni oggettive di occupazione ed uso dei beni del demanio, anche per evitare inutili contenziosi tendenti a far dichiarare illegittimi gli accertamenti relativi a fattispecie particolari”.
Il testo della mozione si concentra su quattro specifiche esenzioni: gli ex lavatoi, i ponticelli costruiti in epoca immemorabile, spazi che sono divenuti marciapiedi ad uso pubblico a seguito della tombatura dei fossi, passaggi che consentono l’accesso ad abitazioni, altrimenti isolate, dopo la costruzione di fossi. “La Giunta Regionale –affermano i consiglieri regionali di Sì, Tommaso Fattori e Paolo Sarti- potrebbe opportunamente valutare la possibilità di ulteriori specifiche esenzioni relativamente a casistiche ben determinate da concedersi in base alle peculiari condizioni dei contribuenti e verificate da un’apposita commissione interna agli uffici regionali”.
“Consideriamo l’approvazione di questa mozione un primo importante passo. Adesso lavoreremo per ridurre drasticamente o cancellare i canoni sugli sugli attraversamenti dei piccoli corsi d’acqua per far accedere -concludono Fattori e Sarti- agli orti chi è senza lavoro, e lo stesso per i giovani che si affacciano all’agricoltura”.