Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Al Sindaco di Viareggio, Buongiorno.
Sono Angela Giudiceandrea, Consigliere del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
Mercoledì 8 novembre, era in discussione in Consiglio la delibera su passaggio di competenze dal Parco ai Comuni in relazione all’ “Attività edilizia libera - Opere, interventi e manufatti privi di rilevanza edilizia (articoli 136 e 137 legge regionale 65/2014) – “ nelle aree contigue. Aree che circondano le aree protette istituite per assicurarne la conservazione (art.32 legge quadro delle Aree Protette n.394 del 1991) Il Consigliere Troiso del Comune di Viareggio è intervenuto in seguito al mio intervento, che invitava ad una maggiore riflessione sull’argomento rimandando a maggiori approfondimenti in sede di realizzazione del nuovo Piano Integrato del Parco.
Ha esternato disappunto su quanto dicevo, tuonando che Viareggio sarebbe uscito dal Parco e che avrebbe riferito a lei del mio comportamento.
Non è mia abitudine usare intermediari, né subire eventuali intimidazioni. Di conseguenza ci tengo a risponderle pubblicamente, anche per sottolineare che, alle scuse ricevute dal signor Troiso, deve seguire un confronto sull’argomento, senza diktat o parole d’ordine.
Sulle Aree contigue la Legge regionale 30 del 2015 riconosce al Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli funzioni urbanistiche e la legge va rispettata senza cercare di aggirarla per uscire “de facto” dal Parco anche con mezzi poco ortodossi come l’intervento in Consiglio Direttivo. Così come va rispettata la Valutazione d’Incidenza fatta dal Parco sul passaggio dell’Asse di Penetrazione a sud dello stadio, non solo in piena Area Contigua, ma anche in Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) entrambe recepite dal Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 modificato ed integrato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003 (pdf, 61 KB).
Le quali non sono interamente incluse nelle aree interne del Parco solo perché di istituzione successiva all’approvazione del Piano territoriale nel 1989. Su sei tracciati considerati si scarta quello meno impattante sull’ambiente e meno costoso per sceglierne uno fra quelli più dannosi per la distruzione che arrecherebbe in una ZSC, costituita dalla Pineta e dalla Biodiversità che ospita.
Ossia da quella cosa che permette degli standard di vita accettabili a Viareggio. Una dignità che altre mega strutture, come il nuovo mercato dei fiori e i due mercati del pesce, non hanno assicurato; mentre hanno causato ulteriore consumo di suolo senza alcuna contropartita per i cittadini.
Un discorso analogo vale per la casa che si vuole abbattere, nel tentativo di un tracciato alternativo venuto dal nulla, senza nemmeno parlarne con i proprietari . Ci sarebbe da chiedersi come mai tanti sforzi del comune per un investimento oneroso per le casse pubbliche, sia pur regionali? A vantaggio di chi? Il progetto dell’Asse di penetrazione è vecchio di 40 anni. In questi anni il mondo è cambiato ed anche le esigenze del territorio. Purtroppo non sempre in meglio come dimostrano i proclami che compaiono sui giornali e che escludono ogni forma di dialogo con i Cittadini.
E da cui emergono fantasmi inquietanti . Lo spostamento dell’Asse lontano dal porto, la realizzazione di una viabilità asfaltata a ridosso delle dune e l’azzeramento delle aree contigue sembrano tessere di un mosaico più ampio che porterebbe alla graduale cancellazione di fatto dell’area protetta, aprendo la strada ad una serie di speculazioni edilizie che potrebbero anche condurre alla chiusura dei cantieri per convertire i capannoni in volumi abitativi e/o commerciali.
La situazione necessita di una profonda riflessione e soprattutto di chiedersi come e se quest’opera può essere ancora utile alla comunità. E questo deve essere realizzato permettendo a tutti di sedersi intorno ad un tavolo e discuterne, cosa che non può essere fatta in una assemblea. In Toscana esiste una legge sulla partecipazione (legge 46 del 2013) la invito ad applicarla.
E’ altrettanto semplice del regolamento del club nautico di Viareggio. Cordialmente Angela Giudiceandrea