Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
ROTTAMAZIONE PARTE SECONDA – AVANTI TUTTA
Chi c'è c'è, chi non c'è....bye bye
Non farsi condizionare dai generali senza esercito.
Quattro anni di passione, con i peggiori nemici all'interno del partito, e non sarebbe diverso se si facesse una coalizzione (solo elettorale).
La necessità di dover governare ha cambiato la strategia...purtroppo. Dopo la "non vittoria di Bersani" la legislatura doveva durare poco.
Renzi doveva diventare segretario del partito, riformarlo, per poi portarlo al governo.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi; il caso vuole che le tappe vengano bruciate, ecco che tocca sostituire Letta al governo.Tutto cambia. Bisogna governare. Stare al governo, in un momento non facile per il Paese, con un partito e gruppi parlamentari che riflettono ancora equilibri passati non è stato facile. Anzi. Quello che è stato fatto è sotto gli occhi di tutti; i fatti non si possono cancellare.
E' stata una legislatura tra le più difficili e produttive; l'elenco delle cose fatte è lunghissimo, sia per dare spinta alla crescita, sia per per dare concretezza alle tanto auspicate conquiste civili.Nessuna apertura è bastata a tenere aperto il dialogo con chi era critico all'interno del partito e chi si collocava alla sinistra del PD.
In questi quattro anni, nessun argomento, nessun calumet della pace è bastato e sarebbe bastato. Hanno consumato una scissione in nome di quei milioni di elettori a sinistra che non si ritrovano nel PD renziano. Ma dove sono quei milioni di elettori disamorati?La realtà era che per gli oppositori interni ed esterni il problema si chiama RENZI. Vogliono la sua testa.
Renzi che era partito con il vento in poppa, al grido ROTTAMAZIONE.
Per rottamazione si intende: ricambio, riforme, pragmatismo, attivismo, chiusura con il passato, cambiamento, futuro.
Questo è stato il vero elemento divisivo.
I capi bastone, che erano lì da 40 anni, hanno compreso che il loro tempo era finito, non hanno accettato il cambiamento, non hanno voluto passare la mano; hanno scelto la via della scissione.
L'unica via per una possibile poltrona; altro che ideali di sinistra. Con il governo Monti hanno votato di tutto.
Ormai ci siamo, approvata la legge di bilancio, si andrà diritti alla elezioni; chi dice marzo, chi aprile chi addirittura maggio.Certo il partito non è attualmente in splendida forma. La stampa, le tv, gli opinionisti, salvo eccezioni, non fanno altro che auspicare e sollecitare un abbandono della politica da parte di Renzi, si sono scomodati persino i servizi segreti.La peggior cosa è rimanere in mezzo a guado.
C’è bisogno che Renzi riprenda il cammino interrotto, prenda il partito per mano ed avanti tutta: chi c’è c’è, chi non c’è bye bye.
Bene ha fatto a tendere la mano e ad incaricare Fassino per eventuali possibili mediazioni; ma il tempo stringe, e questa incertezza non fa bene. Questo tentativo, non credo sortirà effetti positivi, almeno servirà a stanare chi è veramente divisivo.
Difficilmente la prossima legislatura durerà molto; meglio proseguire nel processo iniziale, tra l’altro premiato dagli elettori con le europee, in quanto avevano visto in Renzi il cambiamento. Cambiamento che l’azione di governo ha, per forza di cose, snaturato.
Allora, riprendiamo da dove avevamo lasciato, ROTTAMAZIONE PARTE SECONDA. AVANTI TUTTA, lasciamo il poltronisti di MDP al loro destino.