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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Minopoli
La tristissima verita' che l'Mdp confessa!

29/11/2017 - 8:39

La tristissima verita' che l'Mdp confessa!


Ieri Bersani ha dichiarato: " col Pd nessuna intesa ( ma questo si era capito), alle elezioni si vota un partito (altro che il centrosinistra "largo", "campo" o "nuovo Ulivo" come hanno detto per un anno) e per il governo "se ne parla dopo". In effetti e' cosi'.

Ma i leader della sinistra scissionista dovrebbero avere la lealta' di confessare che questa verita'- "alle elezioni si vota un partito e per il governo si vede dopo"- e' la dimostrazione del fallimento di 30 anni della sinistra democratica di riformare il sistema politico italiano e di evolvere, finalmente verso una democrazia compiuta, in cui alle elezioni si vota il governo e non un partito.

D'Alema e soci dovrebbero cospargerai il capo di cenere prima di chiedere il voto al loro piccolo partito. Erano altre le ambizioni della sinistra! Questo fallimento, che riporta indietro di 70 anni l'Italia, dovrebbe bruciare sulla pelle dei leaders della sinistra di "prima di Renzi".

Il 4 dicembre 2016, col loro No al referendum costituzionale e all'Italicum, hanno segnato la fine non solo di un progetto di modernizzazione della politica italiana ma, anche, il fallimento delle leaderships della sinistra di mettere la loro firma sulla riforma e il cambiamento.

A questo ha portato la scellerata, cupa e dissennata opposizione e guerra al Pd di Renzi: a stravolgere un disegno riformista, a consegnarci un antistorico sistema proporzionale e portarci alla miseria primitiva in cui "si vota un partito e per il governo se ne parla dopo"! Questo salto nel passato non e' solo il marchio infamante conservatore e reazionario della sinistra antirenziana. E' una tragedia per l'Italia.

La prospettiva che voteremo " per un partito e non per un governo" si e' gia' trasformata, soprattutto all'estero, in paura per il futuro della stabilita' italiana.

Lo pagheremo.

E pagheremo anche in termini di convinzione dei cittadini: se si votasse "per un governo e non per un partito" ci sarebbe piu' partecipazione elettorale. Lo sanno anche i bambini. Renzi ha detto una cosa importante:" il Pd e' quello della battaglia del Si".

Non e' la rivendicazione di una sconfitta. E' l'annuncio di un impegno: il Pd resta l'unica formazione riformista, che non abbandona, a differenza della sinistra conservatrice e retrograda di D'Alema e soci in combutta con la destra e i populisti, il disegno della modernizzazione e riforma del sistema politico.

L'Italia sara' stabile e forte quando, finalmente, potremo votare "per un governo" e non per "un partito".

Per questo chi vuole bene all'Italia sara' costretto a votare per il Pd.

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2/12/2017 - 13:15

AUTORE:
Elettore

In Italia, qui dove si vota noi, di partiti che si definiscono partito ce ne sono tre: il Partito Democratico ed il Partito dei Comunisti Italiani ed il Partito Socialista e gli altri si declamano Movimenti, vedi m5s, mdp, sorelli d'italia, Forza Italia, Lega, Casapaund e via di seguito.
Poi tutte le baggianate fatte credere al popolino hanno un solo fine: intorbidare le acque ed annebbiare i cervelli.
...Renzi non eletto dal popolo dopo Monti e Letta...epperchè De Gasperi, Fanfani, Prodi e Berlusconi sono stati eletti dal popolo?
L'unico Presidente del Consiglio in Italia eletto dal popolo fu Benito Mussolini con un plebiscito e come mi ha raccontato mì pà, al seggio elettorale c'erano due schede, una già votata e se prendevi quella ti risparmiavi una manganellata "soda nel groppone".
Macron è presidente del Consiglio non perchè ha preso piu voti di tutti al primo turno: vedi i cascinesi, livornesi, torinesi che al 2° turno l'han preso nel baghere e sai/sapete perché? perché già il liberali votavano DC ed invece i comunisti o i socialisti ha sempre perso perché ognun votava per se! e MdP lo sa che per far perdere tutta la sinistra bisogna che adottino il sistema del: muoia Sansone con tutti i Filistei ed il fratello di Paolo Berluconi ringrazia! come ringraziava Bertinotti offrendogli tutte e tre le sue TV sotto elezioni.
Pace e pene.

30/11/2017 - 21:16

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

Se leggi meglio vedrai che non ho scritto quello che sostieni . Ho scritto che in Europa si vota per un Partito , dopo fanno i governi , non che tutti hanno lo stesso sistema elettorale .
E comunque il sistema francese , casomai , lo abbiamo copiato noi , non loro .
Io la lezione di Gramsci cerco sempre di tenerla a mente...

30/11/2017 - 13:45

AUTORE:
BdB

Francese = Italicum. Spagnola, Greca, Tedesca = uguale legge Rosato votata da PD, FI, Lega ed altri.

...òra, ma come si fa a ddi che la Spagna, la Germania, la Grecia hanno sistemi simili alla Francia che ha adottato pari-pari il nostro sistema della elezione dei Sindaci.
Disse Ber-Sani all'allora Sindaco di Fiorenza: unsi pole governà un Paese cor 25% doneguardi vince la 5s, noartri bisonnia 'ndà tutti a casa.
Gao bellino...se perdi da que' "biscarotti" li gliè bene 'nda a casa
e anco alla sverta!

Si ma io ti do alle gambe perché questo non succedi; io Da-Lema, Rossi, Gotor, Fassina e Ciwati non s'è mai fatto una sembola e melo disse anco ir Baglini delle Pratavecchie quando ci strinse la mano a me in San Giusto a D'Alema a Roma e a CiWati a Milliarino...badavì che mano sottili e lisce, vordi che un'avete mai nemmeno mpastato una pizza o fatto du' beci per la mazzacchera fegurati a lavorà 'nfugata da Centurione, dopo du' òre vi manderebbe via come fe' ir fattore Motroncino di Serchiovecchio con Neno.

Deretetta "giovane" Bertelli 'nformati mpopò mellio de' sistemi elettorali 'nseno fe' delle figurette e di malenformati... (perundì peggio, 'nsenò la censura um melo passa) ...diceva Gramsci non ne ha bisonnio nissuni.

Postumme scrittumme: L'Italicum era pensato per una sola Camera e quindi il referendum vinto dal Maini, Bertelli, D'Alema, Meloni, Tizzanini, Sbrana, Gotor, Bersani e compagnia cantante - direbbe il buon Ghelardi - ha fatto si che l'Italia ritornasse alla contrattazione del dopo voto, fra i partiti perdenti e al di sopra degli elettori per fare inciuci del tipo D'Alema con Cossutta&Cossiga o Letta-FI.

30/11/2017 - 13:11

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

In quanto a odio per chi non la pensa come te non c'è male eh ? Tutti cretini tranne , ovvio , il giovane e brillante riformista che tutto il mondo ci invidia . In democrazia si vota , poi si può vincere o perdere , e il 04/12/2016 il NO a vinto e il SI a perso . Così a scelto il popolo .
L' Italicum poi , è stato cancellato dalla Corte Costituzionale , non dal Referendum .
Ora puoi andare anche a pranzo , ci sentiamo dopo cena...

30/11/2017 - 9:16

AUTORE:
Umberto Minopoli

Adesso che la sbornia, la fanfara antirenziana si va consumando si fa strada la verita': l'Italia rischia di infilarsi nel tunnel dell ingovernabilità'. Dopo le elezioni e con qualunque risultato, ci informa stamane Antonio Polito sul Corriere, sara' difficile formare una maggioranza e un governo. E Polito apre alla fantasia istituzionale per ipotizzare soluzioni. Colpa della legge elettorale? Nemmeno Polito puo' arrivare a questa disgustosa ipocrisia. La colpa infatti e' altrove: nel delirio di un anno di fanfara anti Renzi. E, soprattutto, nella sconfitta, il 4 dicembre, del progetto di una riforma maggioritaria del sistema politico italiano: una riforma inseguita per anni e poi abortita. E solo in odio a Matteo Renzi. Tutte le forze politiche, anche i nemici del Pd, avrebbero avuto l'interesse a un nuovo assetto maggioritario.
Se il proporzionale e' stato, per decenni, la ragione dei mali italiani, instabilità' politica e ingovernabilità', il maggioritario era la risposta. Ed era a portata di mano. Perfino dopo il 4 dicembre se avessimo, come era giusto, potuto votare con l'Italicum prima di cancellarlo. Invece sono impazziti tutti: la destra, i 5 Stelle e la sinistra sinistra si sono coalizzati per affossare, definitivamente, la riforma maggioritaria e imporre il ritorno al proporzionale.
Ecco la frittata.
Col proporzionale nessuno e' in grado di governare da solo.
E nemmeno le coalizioni omogenee (centrodestra, centrosinistra) bastano a fare una maggioranza. Occorrerebbe avere l'onesta' intellettuale di dire la verità': per odio a Renzi ci siamo infilati in una trappola.
Oggi in Italia ci sono quattro partiti piu' o meno forti: Pd, Forza Italia, Lega, 5 Stelle. E sara' cosi' anche nel nuovo Parlamento. Solo combinazioni tra questi partiti potranno dare una maggioranza.
C'e' poco da fare! Bene che vada, per elettori moderati europeisti e liberali, occorre sperare che la combinazione eviti governi con Lega e 5 Stelle. O no? Bisognera' far ricorso alla fantasia per comporre una maggioranza. Oppure...rivotare, rivotare, rivotare! Intanto aspettiamoci, nel nuovo Parlamento, una pletora di individui e gruppetti di complemento pronti a vendersi per comporre una maggioranza. Saranno il bracciantato, i cottimisti, i futuri "responsabili" ( li ricordate?), le eterne riserve dello scilipotismo. Che ha tutti i colori: destra, sinistra, centro. E tra essi, sorpresa, gli scissionisti del Pd. La chiameranno "emergenza" o "governo del Presidente" o chissà. D'Alema e i capi anziani degli scissionisti potranno raccontare ai loro figli un' impresa epica: avevano ereditato un forte partito, il Pd, e una tradizione di sinistra di governo e di progetto costituente per una nuova Italia più' stabile e governabile.
Hanno azzoppato quel partito e riconsegnato l'Italia al proporzionale, alla meschinità', all'ingovernabilità', agli scilipotisti e alla fragilità'.
Che impresa.
Grazie! E tutto in odio a un giovane e brillante riformista che ci aveva portato vicino al cambiamento.
Ora occorrera' ricominciare! Speriamo bene.

30/11/2017 - 0:35

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

E pure mi pare che in Germania , Francia e in genere nel resto dell' Europa occidentale tutti votino per un Partito , poi fanno i governi . Vedi la Germania in questi giorni .
Quindi chi non voterà Pd , vuol male all' Italia ?
Ma va a c......re ....