Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Di quale ambiente stiamo parlando?
Me lo sono chiesto leggendo anche in questi ultimi giorni alcuni interventi, commenti e articoli di cronache locali soprattutto su fb.
In particolare quelli in cui si parla specialmente di parchi in particolare nostri.
Devo ammettere che pur seguendo e occupandomi di questi temi e direttamente in questi parchi ormai da una vita sono rimasto sorpreso di ritrovare a distanza di decenni argomenti –ammesso che lo siano mai stati- che già a suo tempo si rivelarono pretestuosi e ancor più spesso banali.
C’è chi, ad esempio, richiama addirittura che avevano ragione quelli che giudicarono alcune delle leggi ambientali più importanti –compresa appunto anche quella sui parchi- perché avrebbe puntato alla mera difesa degli uccellini e di bambi, anziché all’ambiente e al suo ruolo socio-economico. Da qui sarebbero derivati gran parte dei problemi con i quali dobbiamo fare i conti oggi in anche in San Rossore come sulle Apuane o nel santuario dei cetacei. Naturalmente le colpe sarebbero soprattutto dei sindaci e su su di altri amministratori e ministri etc che per i voti avrebbero preferito battere strade meno impervie.
Dati recentissimi e ‘ufficiali’ ci dicono che il consumo delle coste come del suolo è proseguito in misura impressionante, mentre il paesaggio non se la vede meglio come pure è cresciuto l’inquinamento.
Eppure le leggi approvate allora tra tanti travagli e polemiche per la prima volta chiedeva – e consentiva allo stato poi alle regioni ed enti locali di cambiare finalmente marcia. Le evidentemente largamente disattese e inattuate che il referendum voleva non rilanciare ma punire per riportare tutto in collo a mamma stato. Premiarlo insomma!
Ho visto che a Roma si sta cercando di ricoinvolgere anche i vecchi Verdi usciti da tempo dalla scena per ripartire con meno cavolate.