“VIENNA 1828: AUGURI CON FRANZ SCHUBERT”

Qualche settimana fa, sugli schermi di Canale 5 dove era ospite di Barbara Palombelli alla trasmissione Forum, lo hanno ascoltato milioni di telespettatori. Sandro Ivo Bartoli, il famoso pianista vecchianese noto al pubblico locale anche per il celebrato Bianchi e Neri Piano Fest Tuscany, è molto amico de La Voce del Serchio, e ci racconta volentieri il “dietro le quinte” di “Vienna 1828 - Concerto degli Auguri”, la seguitissima manifestazione che ogni anno organizza con Accademia de' Concerti ed il concorso di sponsor privati.

La gestazione.
“Ogni anno, quando arriva la metà di ottobre, da sei anni in casa mia si ripete un rito: dopo cena, se possibile in compagnia di una bella bottiglia di vino, mia moglie Debra Fast ed io ci scervelliamo su cosa proporre al prossimo concerto degli auguri all'Olimpia. Per noi è un appuntamento importante, una parentesi di felicità quasi familiare nel nostro calendario folto di viaggi e difficoltà. Chopin, azzardo io? No, Paganini, dice lei! Il battibecco musicale, in casa nostra, è uno sport al quale ci dedichiamo volentieri! Quest'anno, però, il processo si è concluso con il rito abbreviato: Schubert, ho sussurrato? E come no, volentieri, mi ha risposto lesta!”
“La musica di Schubert è, come si dice qui, “un clientaccio”: abita proprio a cavallo fra il classicismo e il romanticismo, e porta in seno elementi di entrambi. Fu un melodista tra i più fenomenali della storia (chi non conosce la sua celebre 'Ave Maria'?), un Maestro davvero straordinario che cantò al mondo la sua poesia con voce unica nel suo genere. Morì nel 1828, falciato, pare, dalla sifilide. Proprio negli ultimi dieci mesi di vita, però, Schubert si alzò verso i pinnacoli più sublimi della creazione musicale, ed il nostro programma presenta due capolavori assoluti dal quale periodo di fervore creativo: i deliziosi Moments Musicaux D 780 ed il monumentale Trio in si bemolle D 898. I Moments Musicaux sono miniature dal carattere descrittivo, e si richiamano ad una serie di stimoli sonori: ci si sentono gli echi dei corni alpini, delle gondoliere veneziane, di allegre danze russe e 'pianti di trovatori'; insieme disegnano un mondo incantato. Mi fece conoscere questa musica il nostro concittadino più illustre, Antonio Tabucchi, tanti anni fa, quando mi regalò un disco di Maria Joao Pires, la celebre pianista portoghese. 'Lo trovo molto umano e romantico', mi disse. Lui era Antonio Tabucchi, io un misero pianista in cerca di fortuna all'estero: mi parve un suggerimento, e mi misi a studiare. La vita, però, a volte è dispettosa: avrei voluto farglieli ascoltare ad Antonio, questi Moments Musicax, ma non ci fu mai l'occasione. Il 'pezzo forte' del programma, però, è il grande Trio in si bemolle maggiore D 898, che eseguirò assieme a Debra ed al violoncellista Roberto Presepi, un amico dell'Accademia con il quale abbiamo fatto una tournée in Giappone ed il concerto degli auguri dell'anno passato. Anch'esso data dall'ultimo anno di Schubert, ed è un lavoro importantissimo per scopo e dimensioni. Tra l'altro, richiede un notevole sforzo interpretativo ai tre strumenti, che hanno parti perfettamente equilibrate. Appena mi sono messo a rileggerlo, sono tornato indietro di trent'anni, ai tempi in cui frequentavo le lezioni di Musica da Camera del Maestro Barsanti all'Istituto Musicale Boccherini di Lucca. Da quelle lezioni, che tra l'altro erano divertentissime, imparai davvero tanto e questo Trio fu il primo brano di musica da camera che eseguii. Da allora, non mi era mai capitato di eseguirlo di nuovo, e suonarlo insieme a Debra e a Roberto per questo Concerto degli Auguri mi darà, ne sono certo, un'emozione profonda. Proprio quell'emozione che Debra, Roberto ed io speriamo di trasmettere al nostro caro pubblico!”