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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Calendari profumati

24/12/2017 - 12:49

BUONE FESTE
 
"Calendari profumati"

 di Gabriele Santoni


Buone feste!  Era scritto con un pennarello grosso sul davanti di una scatola bianca. La scatola era coperta da un tappo con intorno incollato un filo argentato, di quelli che servono per addobbare gli alberi di Natale. Ora mi pare che si usino sempre meno. In mezzo al tappo una feritoia artigianale fatta con le forbici, per consentire il passaggio delle monete. Era fatta così, senza tanti fronzoli, la cassetta delle mance delle feste di Natale, nella bottega di barbiere di mio padre. Quando mancavano una decina di giorni al Natale, la scatola appariva su uno degli armadietti bassi sotto lo specchio, in mezzo a forbici e rasoi. E accanto alla scatola i calendarietti profumati, un po’ scostumati per quell’epoca (ma il mio babbo non esagerava mai). Il “ragazzo di bottega”, una volta finito il servizio, faceva gli auguri al cliente, consegnava il calendarietto, e intascava la mancia che finiva dentro la scatola sul bancone.


Li ricordo tutti i calendari, uno per uno. Verso la fine di novembre, quando arrivavano, aiutavo mio padre a sistemarli. Già l’apertura del pacco era poesia, perché immediatamente venivi colto da un profumo che ti rimaneva nel naso per tutta la notte. E poi andavano imbustati e anche guardati, naturalmente… si sa che il figlio di un barbiere su “certe tematiche” cresce prima (a proposito di educazione sentimentale!)… ed io, fatta la lezione di scuola, cominciavo la lezione di vita: dopo le sei andavo in bottega dal mio babbo e ascoltavo, ascoltavo, fingendo di leggere «Hurrà Juventus»…

 

I calendarietti profumati con le nappine e le donnine osé stavano dentro una bustina trasparente e a misura. Di solito venivano tenuti nel portafoglio. Dopo averli imbustati, il mio babbo, senza dirlo alla Piera – la mia mamma (se no avrebbe urlato come una matta) – me ne regalava uno, chiedendomi un patto di lealtà: non farlo vedere a nessuno prima che iniziasse la distribuzione in negozio. Ed io rispettavo il patto, perché il mio babbo si fidava di me ed io ci tenevo alla sua fiducia. Così è sempre stato, per tutta la vita.

 

Comunque, a quel tempo – intorno alla fine degli anni Sessanta primi Settanta, avevo poco più di dieci anni – tenevo per più di due settimane il calendarietto in cartella con le donnine in bella mostra. Vicino al Natale i calendari cominciavano a essere consegnati e allora io potevo farli vedere ai miei amici. Col tempo le donnine si sono scollacciate, di solito erano attrici o modelle in voga in quel periodo. Ne ho ritrovati alcuni: uno con una Laura Antonelli bellissima, correva l’anno 1975.

 

Ma lì ormai ero cresciuto e la magia, quella della scoperta vera, era già finita.

Comunque, Buone feste.




 

 
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