Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il Diario di Trilussa
Era il 2007, l’anno della nascita del giornale, e Trilussa pubblicava i primi articoli di fondo. Sono prima della crisi economica, del problema grave dell’immigrazione, della chiusura delle frontiere in Europa, della crisi della Grecia. Sono vicini nel tempo ma sembrano lontani per il modo di affrontare i problemi, che in gran parte sono rimasti i soliti, alcuni in parte risolti, molti ancori insoluti se non peggiorati. Alcuni si riferiscono a casi di cronaca del tempo, ma sembrano mantenere una loro validità riguardando comunque problemi di ordine generale.
Gli articoli vengono pubblicati come furono scritti, con i segni grafici necessaria all’impaginazione. Il giornale era appena nato, aveva suscitato molta curiosità ma aveva ancora poche visite e molta incertezza sul suo futuro. Anche con questi intendiamo celebrarne i dieci anni di vita.
CALMA PIATTA (22.1.2008)
Se si volesse indicare con un’unica definizione l’attività del nostro Comune negli ultimi anni di vita amministrativa, non potremmo che riferirci al famoso film del 1989 con Nicole Kidman dal titolo “Calma Piatta”.<br>
A meno di elevare l’ordinaria amministrazione ed opera altamente meritoria non scorgiamo nell’attività amministrativa recente niente che meriti una particolare attenzione o che la qualifichi in maniera particolare nei campi, invero poco praticati, dell’educazione civica, della qualità dell’arredo urbano, delle iniziative in campo ecologico, ambientale, o anche e soprattutto del risparmio energetico, dell’educazione al corretto uso delle risorse, nell’educazione dei cittadini.<br>
L’attività amministrativa degli ultimi anni appare al cittadino-elettore dunque limitata all’ordinaria amministrazione come la riparazione delle strade, il rattoppo delle fognature, la sistemazione dell’illuminazione elettrica, dei servizi essenziali che qualunque tipo di amministrazione, di qualunque colore, avrebbe comunque sempre in dovere di garantire.<br>
Se togliamo la particolare attenzione rivolta alle scuole, di cui dobbiamo dare atto all’Amministrazione, e in parte ai meno abbienti poco altro ci resta da annoverare fra le attività meritorie.<br>
Non desidero entrare nel merito delle scelte operate per Case di Marina, o per gli esagerati comparti edificatori che rischiano di trasformare le nostre frazioni in periferia urbana (siamo noi addirittura come Comune che ci avviciniamo strutturalmente alla città, prima addirittura che la città ci inglobi come periferia urbana!) perché già molto si è discusso e le opinioni restano discordanti. Ci sono tuttavia settori completamente trascurati o ignorati e che invece a mio giudizio meriterebbero un’attenzione ben maggiore.<br>
Se si tornasse col pensiero alla campagna elettorale dell’attuale coalizione verrebbero alla mente chilometri di piste ciclabili, vigili di quartiere, sistemazione ordinata con addobbi floreali di tutte le frazioni, sistemazione e sfruttamento sociale delle golene, spazi pubblici a verde, abbattimento delle tasse locali, centri sportivi e altre lodevoli iniziative in favore dei cittadini. <br>
Conosco per esperienza le difficoltà amministrative in un comune piccolo come il nostro che deve però affrontare problemi molto grandi e capisco che ci possano essere delle difficoltà nella realizzazione di questi programmi che sono sempre elettoralmente molto ambiziosi. Vedo tuttavia una cronica mancanza di fantasia e di iniziative nell’attività amministrativa ordinaria. Nessun provvedimento o iniziativa è stato presa negli ultimi anni in materia di risparmio energetico in campo edilizio nella costruzione di nuove abitazioni, nessuna pista ciclabile è stata realizzata in maniera minimamente funzionale, nessuna iniziativa culturale che si allontanasse fisicamente e intellettualmente dalle ricorrenti manifestazioni del capoluogo, nessun provvedimento di sensibilizzazione dei cittadini al corretto usa dell’acqua potabile, della raccolta differenziata, del corretto utilizzo dei luoghi, del rispetto del bene pubblico. Poche e troppo sporadiche occasioni di incontro degli amministratori con i cittadini per prestare attenzione alle loro opinioni, ascoltare i loro problemi, i loro suggerimenti e fare tesoro anche delle loro critiche. Scarsa anche la possibilità di colloquio telematico con l’Amministrazione con la mancanza di un referente di collegamento che potesse ricevere e rispondere a domande, richieste, suggerimenti, proteste. Anche l’imminente ammodernamento telematico comunicato ultimamente dall’Amministrazione è dovuto ad una disposizione ministeriale e non dovuto ad iniziativa autonoma dell’Amministrazione Comunale.<br>
Tranne la sistemazione di Marina di Vecchiano, il cui utilizzo personalmente non condivido né praticamente né culturalmente, ma di cui devo ammettere obiettivamente l’efficienza, non vedo cosa si possa ascrivere di evidente e di forte all’iniziativa dell’attività amministrativa.<br>
Il Comune purtroppo continua a soffrire dei mali cronici come il fenomeno della prostituzione che assedia il paese di Migliarino, l’aumento continuo del traffico su cui l’Amministrazione dovrebbe far sentire in maniera più incisiva la propria voce a livello provinciale, la situazione tariffaria e fiscale che richiederebbe una maggiore informazione ai cittadini, spesso disorientati e tendenti ad addossare al Comune la responsabilità di aumenti di imposte magari decisi da altri. <br>
Un’attività amministrativa quindi non troppo presente, poco visibile ai cittadini, che appare lontana e che forse dovrebbe fare lo sforzo di uscire dalle stanze di via Barsuglia ed entrare di più nelle case dei cittadini per informare, spiegare, incoraggiare, premiare o sanzionare, per educare, per rendere i propri amministrati dei veri cittadini e non dei soggetti passivi, semplici spettatori in un percorso di anni e che li proietta nuovamente al centro della attenzioni solo al momento di una nuova tornata elettorale.
FUMO PASSIVO (7.2.2008)
I bambini Rom sono scomparsi dai semafori delle nostre città, ma continuano comunque a vivere nelle baraccopoli delle periferie al freddo, all’umidità, nella sporcizia, talvolta nell’abbandono (pensiamo al rogo di Livorno), nell’assenza di tutela sociale e di qualunque tipo di scolarità che potrebbe loro fornire gli strumenti, culturali e di consapevolezza civile, per cercare di cambiare la loro posizione nella società in cui vivono, società che li spinge alla marginalità estrema con episodi di intolleranza sempre più frequenti e ripugnanti.<br>
I bambini dell’Est invece si nascondono nelle pinete della Versilia, dove vivono baraccati, facile preda per pochi euro di pedofili, personaggi odiosi senza scrupoli e con il cervello malato, che esaltano in tal modo i loro sensi e la loro malvagia stupidità.<br>
I bambini di molte parti del mondo vivono in baraccopoli, muoiono di fame, si prostituiscono per miseria o perché non sanno che possa esistere una vita diversa, vengono abusati o venduti per accattonaggio, per sordido sesso o anche, c’è da vergognarsi solo a dirlo, per il prelievo di organi per noi opulenti occidentali. Molti bambini orfani addirittura, in molti paesi dell’America Latina, vengono uccisi per strada dalla polizia come i daini in pineta quando sono in esubero e altri, specie in Africa, armati per uccidere loro simili per non essere loro stessi uccisi. Ultimamente abbiamo visto anche bambini musulmani, espropriati ugualmente della propria innocenza, istruiti alle armi da fanatici religiosi e mandati come kamikaze ad uccidere loro simili, donne e bambini altrettanto innocenti e vittime solo del fanatismo religioso e dell’intolleranza.<br>
Di fronte a questa tragedia, di fronte a tutto quello che si potrebbe fare per alleviare le sofferenze di questa umanità diseredata ed anche un po’ scomoda, a tutte le iniziative che si potrebbero intraprendere in loro difesa, a tutte le opere di sensibilizzazione per la loro condizione, a tutte le iniziative umanitarie che fortunatamente esistono e che andrebbero incoraggiate, finanziate, sponsorizzate, di fronte a tutto questo leggiamo sul giornale che un consigliere di un comune della nostra provincia, seguendo altri ridicoli esempi in Italia, ha avanzato la proposta che nei parchi pubblici comunali sia vietato il fumo di sigaretta, fumo che se inalato potrebbe recare danno alla salute dei bambini che vi sostano!<br>
La differenza di importanza, di peso, fra i due argomenti è abbastanza evidente e rende un po’ ridicola la richiesta che è fatta in nome di un’ attenzione alla salute pubblica in contrasto, a almeno molto lontana, da quelli che sono veramente i problemi del nostro mondo, della nostra società<br>
Ciò appare una emerita sciocchezza anche da punto di vista scientifico, non tanto per il danno causato del fumo, ampiamente riconosciuto e documentato, quanto per la quantità infinitesimale di sostanze nocive che in questo caso verrebbero inalate. Ad aggravare la futilità della richiesta anche l’occasionalità dell’inalazione, mentre è ampiamente riconosciuto che è la continuità nel tempo la vera causa di danno da fumo passivo. <br>
Al consigliere che forse in buona fede ha fatto la richiesta, per zelo o anche per ignoranza, bisognerebbe ricordare che se si estendesse lo stesso principio di sicurezza alle città tutti i centri abitati dovrebbero essere completamente e immediatamente chiusi alle auto, che rappresentano una fonte enormemente maggiore di inquinanti e con l’estrema aggravante della ripetitività, della continuità nel tempo.<br>
In ultimo, e come estremo rimedio al danno, si può anche mettere la discrezionalità della madre che può facilmente sfuggire logisticamente al fumo, allontanandosi di fronte ad un cittadino maleducato.<br>
Il problema andrebbe quindi derubricato a semplice cattiva educazione ma purtroppo ancora una volta si preferisce percorrere la semplice via della richiesta di un provvedimento di tipo restrittivo piuttosto che impegnarsi in una più impegnativa opera di sensibilizzazione del cittadino con richiami alla sua educazione e coscienza civica, fortunatamente ancora presente anche se molto spesso trascurata.<br>
Per tutte queste ragioni appare veramente ridicola questa richiesta, come ridicole appaiono le disposizioni in questo senso degli altri comuni in Italia propagandate come conquiste di civiltà, che servono a pacificare la coscienze e distogliere l’attenzione sui veri problemi del mondo. Emerite balle che impegnano oltretutto i nostri amministratori in faccende completamente inutili, discutibili e prive di fondamento distogliendoli da quelli che sono veramente i loro compiti primari, cioè quelli di amministrare bene i cittadini preoccupandosi di rendere le comunità che li hanno eletti più vivibili decorose e sicure.<br>
Anche la criminalizzazione dei fumatori rappresenta un eccesso e dovrebbe riguardare la coscienza individuale dell’individuo e la sua educazione e rispetto degli altri, senza necessariamente culminare nella trasformazione dei fumatori in criminali ed attentatori della salute pubblica.<br>
<b>Trilussa</b>
FOTO: Anche i rossi dal papa.