Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
La costa dei tre più: La più affollata, la più piatta e la più inquinata
Il tratto di litorale toscano che va da Bocca di Magra fino a Livorno può a ragione considerarsi il più piatto ed uniforme d’Italia; il più inquinato e nel contempo il più ricercato ed affollato da vere e proprie orde di turisti che, più che affezionati, potremo definire “innamorati” tanta è la loro puntuale fedeltà nel ritrovarvisi ogni anno.
Questo amore, quasi morboso, per tale costa è ampiamente giustificato dalla superba bellezza che le proviene, dalle ampie spiagge alle cui spalle dominano le svettanti, candide Apuane e fa corona il territorio interno, pur sempre toscano e quindi ricco di storia e di monumenti. Ovunque, poi, le pinete, un tempo folte e rigogliose, oggi rese un po’ più scheletriche e spoglie dall’inquinamento purtroppo dilagante.
In breve da Bocca di Magra a Torre del Lago Puccini il litorale si presenta basso e sabbioso con fondali che difficilmente superano gli 8-10 metri e sporadicamente qualche porto-canale; oltre si fa più bello e selvaggio grazie alla macchia di Migliarino interrotta dalla foce del Serchio che segna l’inizio della rude e selvaggia Tenuta di S. Rossore. Ai confini di questo “naturale“, è il caso di dirlo, splendore troviamo l’inquinata foce dell’Arno, la splendida Pineta di Tombolo ed il complicato e suggestivo sistema di canalizzazioni che precede il porto di Livorno…
la giornalista era partita dalla foce del Magra e da un’indicazione delle distanze: 53 km da Migliarino, 62 da Pisa, 82 da Livorno e 134 da Firenze. Poi descrive la costa ed i paesi che vi si affacciano per arrivare...
in Versilia che da qui ci appare sempre più bella: chilometri di luci di notte; di sole e di mare durante il giorno. Qui abbiamo gustato polli ruspanti, carne “nostrale” e vino schietto.
Leggermente spostata nell’entroterra incontriamo TORRE DEL LAGO PUCCINI in un paesaggio nuovamente umano con una bella spiaggia ancora non eccessivamente sovraffollata. Da visitare: la Casa del Maestro, pulsante dei mille ricordi della vita del grande musicista ed il Lago di Massaciuccoli, vera laguna sbarrata da tomboli costieri, ricca di fauna migratoria e stanziale, circondata quasi interamente da folti canneti. Ci immettiamo adesso sull’Aurelia e per la gioia dei pescatori incontriamo subito la curiosa e vasta ansa della FOCE DEL SERCHIO, tutto intorno a Migliarino, zona ancora molto pescosa in cui è abituale vedere le reti fisse, che sovente risalgono traboccanti di anguille, cefali ed altre specie. Da qui inizia la pineta di Migliarino, meravigliosa foresta pressoché intatta. Di estrema importanza naturalistica ed ambientale ospita almeno 260 specie di uccelli, infinite varietà di mammiferi ed una ricchissima microfauna, che è forse la più interessante d’Italia.
A tanta lussureggiante vegetazione fa contrasto il magnifico, ma solitario GOMBO, spiaggia di S. Rossore, in cui approdò il corpo senza vita di Percy B. Shelley, poeta inglese fra i più grandi e romantici, perito durante una traversata da Livorno alla sua amata Lerici. Qui il suo corpo, assieme a quello del compagno Williams, fu arso da Byron e Trelawney.
Sull’Aurelia, quasi all’altezza di Pisa, troviamo un bivio con il Viale delle Cascine, lungo 2,5 Km. che conduce direttamente nella tenuta di SAN ROSSORE. Tremila ettari di boschi, acquitrini, prati, macchie; uno straordinario regno faunistico che ospita principalmente daini, cinghiali, scoiattoli, testuggini, istrici e volpi .L’ingresso alla tenuta è detto << Ponte delle Trombe », perché durante le cacciate principesche era qui che i bracchieri e i battitori cominciavano a fare ii segnali con i corni. Pochissimi sono i tratti percorribili in auto mentre abbondano i vialetti sterrati ed i sentieri nel fresco ombroso. Una vasta parte della Tenuta Presidenziale è aperta al pubblico la domenica, dalle 9 alle 18,15.
L’Aurelia ci conduce fino a PISA, ma cosa possiamo dirvi che non sia già più che noto? D’obbligo una visita alla Piazza dei Miracoli; vi consigliamo poi di girellare per i mille vicoli, ammirando gli infiniti campanili, le chiese e i palazzi che sanno tutti di gloria, di storia e di leggende.
Da qui con l’S.S. 224, costeggiando l’ARNO, torniamo al mare, a MARINA DI PISA, ricca di tanta spiaggia e pineta. Piacevole escursione a S. PIERO A GRADO con la singolare Chiesetta Romanica che reca le absidi da ambo le parti.
Altre minori, ma non meno graziose località balneari, sono TIRRENIA e CALAMBRONE, mentre, avvicinandosi a Livorno, incontriamo uno strano paesaggio anfibio costituito dalla foce dei canali dei navicelli e succedanei. In distanza già si profilano le industrie e gli impianti portuali. La sensazione che rimane da questa gita è quella di una zona veramente ricchissima per bellezza di panorami e località.
Qui mare e monti si danno la mano ed offrono ai non pigri ampie possibilità di sfruttare binomi mare-campagna; mare-montagna; mare-collina che rappresentano veri e propri paradisi campestri, collinari e montani.
Lucia Roggi “In giro per la Toscana” giugno 1975