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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Confcommercio
Saldi Invernali al via: “Cauto ottimismo: la ripresa se c'è ancora non si vede”

3/1/2018 - 14:26

Saldi Invernali al via: “Cauto ottimismo: la ripresa se c'è ancora non si vede”
Si parte il 5 gennaio. Sconti tra il 30% e il 50%. 330 euro il budget a disposizione delle famiglie. 36 milioni di euro il giro d'affari in provincia di Pisa


Pisa, 3 gennaio 2018 - Via ufficiale dei saldi invernali 2018 il prossimo venerdì 5 gennaio in Toscana. Interessano 15,6 milioni di famiglie, muovono in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro: sono i numeri dei saldi invernali secondo l'indagine di Federazione Moda Italia.

A livello provinciale il numero delle famiglie pisane che approfitteranno degli scontisaranno 110.000, per un acquisto medio a famiglia di 330 euro e un giro d'affari intorno ai 36 milioni di euro. “Previsioni leggermente al ribasso rispetto allo scorso anno, per una serie di motivazioni” – chiarisce la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini: “Da un lato la ripresa è annunciata ma non ancora effettivamente percepita da parte dei consumatori. Dall'altro, iniziative nuove come il Black Friday hanno portato vantaggi solo nell'immediato. Arriviamo da un autunno senza infamia e senza lode, e se a questo sommiamo il sistematico bombardamento di promozioni che vengono fatte nonostante il divieto in vigore nei trenta giorni precedenti ai saldi, è chiaro che le previsioni non possono indulgere ad un troppo facile ottimismo.

Non ci sono i controlli necessari, e di fatto, il nostro è un settore liberalizzato per tutto l'anno”.
“Su questo specifico punto non possiamo nasconderci” – prosegue Grassini: “le liberalizzazioni selvagge hanno portato ad un generale impoverimento, danneggiando il consumatore finale invaso da una offerta sempre più massiccia ma di scarsa qualità, mentre i rivenditori che continuano ad investire in qualità resistono ancora sul mercato ma con grande fatica. Se a questo sommiamo l'ulteriore e inatteso incremento delle tariffe energetiche, le previsioni per il nostro settore non sono certo delle migliori. Il dato positivo è che cresce la fiducia dei consumatori e che i sadli continuano a rappresentare un momento significativo e di ottime opportunità di acquisto per i nostri acquirenti”.
“Gli sconti oscilleranno in media tra il 30% e il 50%” - continua la presidente di ConfcommercioPisa - “diffidare di sconti eccessivi, e l'invito che rivolgiamo è quello di rivolgersi ai negozi di vicinato, capaci di garantire la massima assistenza e professionalità anche nel post vendita”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Provincia di Pisa ricorda che: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme; non c'è obbligo della prova dei capi, che è rimesso alla discrezionalità del negoziante; le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione; i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso; obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
 
 
 
 



Fonte: Alessio Giovarruscio Comunicazione & Stampa Confcommercio Provincia di Pisa
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3/1/2018 - 20:59

AUTORE:
Karbugi

Quei tre bicci in più della tredicesima se ne sono andati per allestire una tavola decente a casa durante le feste, comprare qualche modesto regalo,pagare i parcheggi i tiket medicinali,le bollette le multe, far riparare guasti e disagi casalinghi e non...basti pensare alle pile e alle lampadine che si bruciano di continuo e che costano una frana, ecc ecc ecc!
Ora mi dite come si fa a pensare di comprare calzature e abbigliamento con quel poco che è rimasto?!
Al solo pensiero di arrivare a fine gennaio viene l'orticaria, che sommata alla pandemia dell'influenza fa venì il patema!