Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Addio al vecchio et horribilis 2017, ben venga il nuovo 2018.
Auguri a tutti quanti, in un rito che è esiziale e irrinunciabile, anche se può apparire stanco, superficiale, perfino stucchevole banale o insincero, in definitiva inutile e ridondante….
Alla fine anche il terribile 2017 se ‘è andato con i suoi carichi di disgrazie, sciagure ed eventi disastrosi, attentati terroristici, tragedie epocali, eventi climatici estremi.
Si fa avanti il nuovo anno, generalmente ben accolto ed invocato da tutti con beneficio di inventario e fino a prova contraria… ma la cui unica attrattiva e grande pregio consiste nell’essere ancora vuoto e indefinito, un libro con pagine intonse, un futuro prossimo e alla concreta portata, di cui poter scrivere i capitoli, perché non ancora editi, un opportunità preziosa per non ripetere sbagli e reiterare comportamenti dimostratisi fallimentari in passato….
È questo che costituisce il suo appeal, la possibilità che ci è data di proseguire il nostro percorso esistenziale facendo tesoro dell’esperienza maturata, e poter evitare non gli insuccessi imponderabili e gli errori in assoluto, ma almeno quelli conosciuti ed emendabili che dipendono dai nostri comportamenti, sofferti sulla nostra pelle…
Intendiamoci!... non c’è bisogno di aspettare il nuovo anno per correggersi, non è necessario mutare gli atteggiamenti buttando il vecchio calendario, la necessità di cambiare registro non è legata a riti esoterici o particolari congiunzioni astrali,….
È sempre possibile adottare scelte virtuose o anche solo efficaci, quando urge la contingenza…
ogni momento è buono per correggere la rotta, aggiustare il tiro, o cambiare abitudini in modo radicale o anche fare il punto e convincersi che non è il caso, ma ci vuole un confine un arco temporale, un pretesto per fare bilanci ed esaminare lo stato aggiornato delle cose, rendersi conto che gli sforzi e le risorse impiegate ed il modus operandi non è stato proficuo o ha sortito risultati non all’altezza delle aspettative..
…è questo il valore di questi giorni, stabilire uno spartiacque simbolico, ma potente, un confine arbitrario quanto aleatorio, artificiale e impalpabile, ma reale, un avvertimento ed un richiamo alla realtà non ignorabile, un campanello di allarme che ci scuote e sprona a provvedere.
come il tempo che è arbitro e insieme misura della nostra consapevolezza vitale, dando corpo alla percezione di noi stessi e uno spessore al nostro repentino passaggio terreno, e che passa inesorabile. Ma per assurdo è presente e anche dietro l’angolo, ma inafferrabile, nessuno sa come definire o cosa sia…
…certo è misura e il metro di tutta la nostra esistenza e prosaicamente è la dimensione di una delle grandezze fondamentali dell’universo…
apprezzato sull’intervallo che si definisce nel periodo che la terra impiega nel fare una rivoluzione completa attorno al sole, con i relativi sotto multipli, ma perché proprio quello e non adottare altri termini di paragone?
Sarebbe legittimo anche utilizzare il periodo che separa le apparizioni della cometa di Halley, oppure il moto delle maree, o il decadimento impiegato dal materiale fissile per degradare la radioattività’…
ma non servirebbe a nulla, perché è lo stesso concetto di tempo a sfuggirci, pur essendo un carattere esiziale, che misura e definisce la nostra esperienza vitale.
Anzi il fattore principale della nostra capacità cognitiva permeando la nostra sopravvivenza. dandoci cognizione del carattere provvisorio ed evanescente della nostra coscienza identitaria e con essa, del bene più prezioso di cui disponiamo, cioè la vita—
il tempo definisce priorità e comportamenti, stabilisce prospettive e personalità. Induce inclinazioni, gusti e propensioni, favorisce emozioni,,,,
provoca angoscia e urgenza di vivere, genera consapevolezza della nostra finitezza e ci carica di speranze e aspettative, desideri e talenti diversi, da consumarsi nell’arco di vita concesso a ciascuno, creando santi o criminali.
Lo stesso concetto di bene e male, viene plasmato dalle urgenze temporali, facendo la differenza tra la vita e l’inerzia della pura materia,,,
un minerale, amorfo e non consapevole di se, inanimato e non reattivo, non interagisce e non si adegua, semplicemente sussiste indifferente alle sue sorti, magari si trasforma e cambia il suo stato, ma certo non festeggerà o aspetterà con ansia il nuovo anno, perché la materia non si crea e non si distrugge, semplicemente esiste, al massimo si trasforma, indifferente a tutto, esente da esecrazione o encomi, al bene e al male e al tempo per lei algido ed assente, che non passa mai..