Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Dimissioni di Tamburini. Una storia già scritta, e un monito chiaro a tutto il centro-destra pisano: attenzione a come selezioniamo i candidati!
La notizia delle dimissioni di Nicola Tamburini dal Consiglio comunale di Vecchiano, dove era stato eletto solo 20 mesi or sono per lavorare dall’opposizione a costruire un’alternativa al vacillante sistema-PD in vista della prossima tornata elettorale ci indignano, ma non ci sorprendono. È un po’ come quando da bambini giochiamo a pallone: c’è sempre qualcuno che, quando perde, decide di smettere, anziché darsi da fare per recuperare.
Una visione personalistica e una superbia sprezzante hanno portato con una velocità disarmante all’insofferenza per l’attività politica, a volte dura e sempre povera di soddisfazioni, ma non per questo meno nobile, di chi siede nei Consigli comunali dei Comuni sui banchi delle opposizioni, e conseguentemente hanno spinto quello che fu il candidato Sindaco di Lega e Forza Italia a gettare la spugna dopo poco più di un anno. Un anno, peraltro, caratterizzato dalla totale assenza di battaglie significative per il Comune, tanto male amministrato dalla giunta Angori. Uno schiaffo a tutti quei votanti che hanno creduto in lui. E una storia già scritta, e purtroppo anche già vista in questa provincia, che non nasce per caso, ma da errori grossolani nelle scelte dei candidati.
Fratelli d’Italia, prendendosi allora gli strali di quasi tutti quelli che, alcuni in buona fede, altri molto meno, “abboccarono” alle mosse furbette di chi all’ultimo momento, dopo una lunga serie di partecipatissime riunioni, tirò fuori il “coniglio dal cilindro”, peraltro calpestando l’ottimo lavoro fatto in precedenza da Laura Barsotti (che aveva fatto –Lei sì- l’opposizione come si deve), disse no alla candidatura a Sindaco di Tamburini. Fin da subito dopo il voto, i più attenti hanno iniziato ad avere il sospetto che forse avevamo fatto bene a fare altro: nessun eletto di partiti del centro-destra in Consiglio comunale, ma solo esponenti civici legati in molti casi alla galassia socialista di Nencini. Contrasto alle politiche della maggioranza non pervenuto… Fino a oggi, quando si dimostra inequivocabilmente che… purtroppo per Vecchiano avevamo ragione noi!
Desideriamo ricordare a tutta la comunità vecchianese come, nel comunicato del 13 giugno 2016, all’indomani delle elezioni, che aveva il sapore di un proclama per 5 anni di opposizione senza paura, Tamburini prometteva: “l’impegno politico di Rinnovamento per il Futuro continua senza sosta, a partire dalla necessità di comprendere la recente astensione dal voto da parte di moltissimi concittadini: noi 2620 siamo, e saremo a vostra disposizione per incontrarci e confrontarci su qualunque tema”.
Bedini, Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia all’epoca delle comunali di Vecchiano, rivendica la scelta di non aver voluto sostenere Tamburini: “Perché la politica è un’attività che non può essere nient’altro che un servizio alla comunità di appartenenza. E in politica la coerenza è l’unica strada per essere credibili. Gratuità e coerenza. Non vedemmo all’epoca questi requisiti e per questo con coraggio scegliemmo un’altra via. I fatti certificano la bontà della nostra scelta. Le dimissioni dopo pochi mesi di un candidato Sindaco, eletto in Consiglio comunale per fare 5 anni di dura e seria opposizione, sono un grande danno all’immagine del centro-destra pisano. Ci auguriamo che Forza Italia e Lega Nord sappiano riconoscere di aver sbagliato a non fidarsi di noi e a non capire quello che, in tutti i modi, in quel momento avevamo provato a spiegare loro. Al di là di tutto, la nostra classe dirigente ha dimostrato ancora una volta di essere radicata come poche altre e di conoscere il territorio pisano molto, molto bene…”.