Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
M5S, TMM "DISCRIMINAZIONI INACCETTABILI VERSO LAVORATORI. CONSIGLIO DIA CONDANNA UNANIME"
Firenze 8 febbraio 2018. Il Movimento 5 Stelle porta in Consiglio regionale una mozione sul caso TMM.
“Tutto il Consiglio regionale, compatto, deve esprimere una condanna istituzionale verso le inaccettabili discriminazioni subite dai lavoratori TMM: omettere il pagamento del mancato preavviso di licenziamento a chi ha partecipato ad un pacifico presidio per la difesa del lavoro è un atto che merita una reazione unanime di tutte le forze politiche” così Irene Galletti, consigliera regionale M5S e firmataria dell’atto in votazione.
“Auspichiamo che tramite la presentazione di questo atto e il dibattito relativo in aula si possa poi aprire una riflessione seria sulle condizioni che hanno portato alla crisi TMM” prosegue la consigliera regionale M5S.
“Le industrie generano indotto – sottolinea Galletti - ma un tessuto produttivo troppo legato alle loro sorti si è dimostrato assetto portatore di sventure. L’indotto Piaggio ha sofferto le scelte di esternalizzazione, quelle stesse salutate con enfasi da Enrico Rossi nel 2012, così come l’indotto Baker Hughes GE sta soffrendo da tempo la progressiva marginalizzazione dell’Oil & Gas nei piani aziendali. Il tutto lasciando letteralmente per strada non solo gli operai, ma anche figure di altissima specializzazione come giovani ingegneri gestionali legati a B-Cube”
“Dobbiamo ripensare i rapporti con la grande industria toscana, lasciando da parte per un attimo accordi di programma più mediatici che sostanziali, e ripartendo dall’ascolto proprio delle esigenze delle PMI dell’indotto. Coglieremmo così gli spunti migliori per fare in modo che le istituzioni le aiutino a differenziare la produzione e saper reggere l’urto di un eventuale calo di commesse da quella grande azienda industriale cui oggi legano il loro destino in modo eccessivamente esclusivo” conclude la consigliera regionale M5s vicepresidente della commissione lavoro e sviluppo economico.