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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di GIUSEPPE TURANI
I SILENZI COLPEVOLI DELLA BORGHESIA ITALIANA

8/2/2018 - 23:53

I SILENZI COLPEVOLI DELLA BORGHESIA ITALIANA


Solo il ragazzo di Rignano e l'ottantenne Berlusconi contro i 5 stelle. E gli altri?
C’è molto di poco chiaro in questa storia dei grillini e del loro Movimento. E non mi riferisco tanto alle storie complicate dei loro rapporti incestuosi con la Casaleggio (roba mai vista sulla terra) quanto alla sostanza politica di quello che sta accadendo.
Già ne ha scritto Cerasa sul “Foglio”, ma la questione merita di essere ripresa. Fino a ieri si pensava (forse a ragione) che i fan del Movimento fossero soprattutto emarginati, disoccupati, abitanti delle periferie. Insomma, l’umanità dolente della società italiana.
Invece basta aprire qualsiasi giornale o guardare qualsiasi Tg per accorgersi che la questione è più complessa. Nel senso che in qualunque paese del mondo Di Maio sarebbe stato cacciato a pedate da qualsiasi studio televisivo e nessuno si sognerebbe di fargli delle domande come se fosse De Gasperi, annotando con cura le sue sgangherate risposte.
Adesso si scopre (ma qui è un po’ che lo si va scrivendo) che non sanno niente. Il famoso programma elettorale l’hanno copiato da Vikipedia,  dai giornali e addirittura da qualche intervento parlamentare di esponenti del Pd. Non si sono ispirati, non hanno studiato, mediato. Hanno fatto proprio  il classico copia e incolla. E’ del tutto evidente che non sanno nulla di nulla.
Ma intorno a loro giornali e tv hanno steso una specie di nebbia che serve a confondere le idee. L’operazione di far sembrare Di Maio, e gli altri, degli statisti era possibile solo abbassando le luci e decidendo di prendere per buone le loro bischerate. Di notte tutti i gatti si confondono.
Tutto questo che cosa significa? Poiché i giornali e le tv non sono dei funghi spuntati in mezzo al prato, ma sono oggetti di proprietà in genere di soggetti facoltosi, significa che un po’ di classe dirigente del paese (forse tutta) in fondo la pensa come loro. Ritiene cioè che la politica sia fatta da una manica di ladri e corrotti e che i 5 stelle siano gli unici antibiotici possibili.
Esiste, cioè, una responsabilità (grave) di giornalisti e tv che hanno mancato di dire a lettori e ascoltatori: “Guardate che questo qui è un ignorante mai visto”. Zero, tutti educati e compassati.
Vogliamo dirlo che è uno scandalo? Possibile che nella società italiana solo il Pd e il vecchio Berlusconi abbiano il coraggio di dire che siamo in presenza di gente improvvisata e sostanzialmente senza alcuna preparazione? Tutti gli altri zitti. Da Salvini a D’Alema perché forse annusano qualche possibilità di alleanza. Dalla Confindustria alla Cgil perché non si sa mai come vanno queste cose, e quindi è meglio stare buoni.
Se c’è un complotto nazionale è questo. Un complotto fatto di silenzi colpevoli, di domande non fatte, di critiche accantonate, di coglionate che si è deciso di non vedere.
Di Maio non sarà  mai primo ministro (non avrà mai i numeri), ma evidentemente molti (ai piani alti) pensano che potrebbe anche succedere. E aspettano, pronti a trattare. Tanto, ignoranti come sono, sarà uno scherzo.
Insomma, vale la vecchia regola andreottiana: la mafia non si combatte, si tratta.
I grillini non si combattono. Eventualmente, si tratta. La battaglia la facciano il ragazzo di Rignano (tanto si sa che è un po’ matto) e l’ottantenne Berlusconi.
Noi, ce ne stiamo al caldo, pronti a mandare avanti i nostri ambasciatori.
La borghesia italiana non è mai stata un granché, ma oggi sta dando veramente il peggio di sé.
 

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13/2/2018 - 13:18

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

La mia parte di rincoglionito me la prendo senza problemi , fossi una cima non starei qui . Ma veniamo al dunque , io sto sul prezzo , se c'è da criticare i grillini non ci sono problemi ,tra l'altro neanche li voto , ma farlo per partito preso , come fanno Turani e altri , considerando la classe politica che finora ha governato , mi pare esagerato .
E poi scusi , Turani può criticare chi vuole , solo perché fa il giornalista e io no perché sono un semplice cittadino ?
Abbia pazienza , perlomeno io di quello che scrivo e dico ne sono responsabile solo verso me stesso , il sig. Turani ha da risponderne , oltre all'opinione pubblica , anche al suo editore che gli paga lo stipendio e nella sua lunga carriera ne ha avuti tanti e di diversa natura .
Non si preoccupi dei dubbi , sono il sale della vita , sono le persone con certezze assolute da cui guardarsi...

10/2/2018 - 9:54

AUTORE:
alias

Intanto Gentile Bertelli provi a prendersi anche Lei la sua parte di rinco....dell'amico dba.
Provare a giustificare le politiche del m5s solo per immaginare future alleanze a sinistra è una scelta rischiosa.
Il giornalista ha il diritto di esprimere opinioni e/o criticare chicchessia, e il suo intervento in risposta avrebbe dovuto stare al tema m5s e non andare sul personale.
Mi sono sempre chiesto chi c'è dietro ai servers della Casaleggio e Grillo, persone rispettabilissime ma mai elette, tuttalpiù persone gradevoli e famose per trascorsi televisivi e teatrali ecc.
Contano invece i fatti e le scelte politiche dei rappresentanti sostenuti dalla Casaleggio ass. e del blog a 5 stelle emerse in Parlamento, nei comuni, in Europa ecc. vedi 1 vale 1... democrazia diretta, no euro eccc.
A chi attribuire le responsabilità nel bene e nel male: ai rappresentanti o ai Server del duo?
Non ho certezze ma i dubbi restano.

9/2/2018 - 19:15

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Certo che è curioso il mondo del giornalismo . Uno come il sig. Turani , che ha passato tutta la sua carriera giornalistica a scrivere per i giornali e le riviste più importanti , quasi esclusivamente di economia e finanza , non certo di lavoro o di sociale , oggi , di fatto , si erge a paladino della politica , bollando quasi tutti gli altri soggetti di ignoranza o peggio .
E perche ? Perchè , secondo lui , la classe politica e dirigenziale di questo Paese non la pensa , o penserebbe , come lui sul M5S .
Posto che abbia ragione sulla incompetenza di taluni personaggi , non è che negli altri partiti ci siano tutti degli Einstein , se no il Paese non sarebbe ridotto in questo stato .
Se poi arriva anche a rivalutare Berlusconi ,qui altro che incompetenza , sta messo maluccio.
Che straveda per Renzi va da se , nella sua vita di giornalista ha preso tanti di quegli abbagli che uno più uno meno...
Caro sig. Turani , si ricordi della sua profezia sui 5S che fece un paio d'anni fa , al momento pare sbagliata .
Ma col tempo , chissà...