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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
San Remo Italia
l monologo da brivido di Favino sui migranti

11/2/2018 - 11:42

Sanremo, il monologo da brivido di Favino sui migranti (VIDEO su RAI Replay)

Favino commuove l’Ariston con un toccante monologo sulla condizione degli immigrati ma per Maurizio Gasparri è penoso

Uno dei momenti più emozionanti dell’ultima serata del Festival di Sanremo lo ha regalato il monologo sul tema dell’estraneità e dell’esclusione del bravo Pierfrancesco Favino. L’attore – rivelazione positiva per la sua buona conduzione del Festival – emoziona e si emoziona con un brano dedicato agli “stranieri in patria”, tratto da un dramma di Bernard-Marie Koltès
Una storia di esclusione
Quella che parla è una figura maschile, che descrive la condizione di chi deve sempre e solo subire, sempre e comunque. Anche solo per volersi sdraiare sull’erba e raccontare e ascoltare storie. L’uomo è uno straniero, probabilmente africano come si intuisce dall’inflessione, che lotta senza speranza col suo non volersi sentire straniero, con la sua costanza nel ricreare e voler far sua ogni camera d’albergo o stanza che abita, ma dove c’è sempre invece “uno specchio che ti guarda e in cui guardarsi” e, evidentemente, riscoprirsi per quel che si è. Un lungo sfogo di una persona sola, in una terra non sua, che sogna l’amore, ma vive la fame reale e umana.
Il video dell’intenso monologo
Favino recita su una sedia in un palco vuoto che dà il senso dell’esclusione. Hagli occhi lucidi mano a mano che va avanti e nella dell’Ariston la tensione e la profondità delle parole sono palesemente palpabili.

Fonte: StefanoMinnucci
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11/2/2018 - 12:10

AUTORE:
P.G_

Un monologo straordinario ed emozionante, un atto coraggioso e intelligente quello di inserire un monologo da teatro in una manifestazione cosiddetta nazional-popolare.

Una scelta azzeccata anche per la scelta del testo di grande attualità e lodato da tutti (si registra solo un "penoso" di Gasparri!) e per la straordinaria bravura di Favino.

Io l'ho visto solo stamani collegandomi a raiplay e consiglio di farlo per chi se l'è perso.