Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Era il 2007, l’anno della nascita del giornale, e Trilussa pubblicava i primi articoli di fondo. Sono prima della crisi economica, del problema grave dell’immigrazione, della chiusura delle frontiere in Europa, della crisi della Grecia. Sono vicini nel tempo ma sembrano lontani per il modo di affrontare i problemi, che in gran parte sono rimasti i soliti, alcuni in parte risolti, molti ancori insoluti se non peggiorati. Alcuni si riferiscono a casi di cronaca del tempo, ma sembrano mantenere una loro validità riguardando comunque problemi di ordine generale.
Gli articoli vengono pubblicati come furono scritti, con i segni grafici necessaria all’impaginazione. Il giornale era appena nato, aveva suscitato molta curiosità ma aveva ancora poche visite e molta incertezza sul suo futuro. Anche con questi intendiamo celebrarne i dieci anni di vita.
BICI (22.6.2007)
Già nel 2007 si avvertiva il problema della mancanza di piste cicabili, piste che solo ultimamente hanno acquistato l'importanza che meritano nell'ambito della mobilità sostenibile. C'è poi un doppio richiamo all'Asbuc di Migliarino (il Centro era ancora da venire), con una proposta, una critica ed anche un elogio. Siamo al tempo de Maggio Migliarinese.
Ho già detto e ripetuto che andare in bicicletta è salutare al corpo perchè brucia calorie, aumenta il colesterolo HDL (quello ‘bono!), migliora la glicemia, tonifica l’apparato muscolare, ma pedalare nella bellezza delle nostre campagne, magari lontano dalle strade asfaltate, è anche salutare per lo spirito perché fa pensare, riflettere, meditare.
Nell’ultima pedalata ho fatto ancora una riflessione.
Il paese di Migliarino, per la sua posizione lungo la statale Aurelia e la sua vicinanza al mare, è quello che maggiormente risente, specie durante la stagione estiva, dell’enorme traffico veicolare che col passare degli anni si è ingigantito e che rischia di minare profondamente la qualità di vita dei suoi abitanti. Se questa posizione logistica in passato era sinonimo di prosperità proprio a causa dei traffici che portavano commercio e ricchezza, ora la stessa ubicazione comporta una tale invadenza e prepotenza che la situazione dovrà essere affrontata e risolta dagli organi competenti con estrema urgenza.
Lo stesso paese tuttavia, come opera del destino, è stato oggetto anche di una grande fortuna: quella degli usi civici che, tramite una saggia e lungimirante decisione da parte del Consiglio e dell’Amministrazione Comunale, si sono trovati in possesso di una cifra ragguardevole da destinare agli usi degli stessi cittadini.
Il Consiglio dell’ Asbuc è attualmente impegnato a risolvere i problemi legati alla realizzazione del Centro Diurno (che dovrebbe sorgere a fianco della locale Pubblica Assistenza) ma quello che è stato oggetto di riflessione è la destinazione di quella cifra, notevole, derivante dagli interessi sul credito, che può essere destinata ad interventi immediati di pubblica utilità in paese.
Il Presidente Meini chiese appunto, in assemblea pubblica, idee su come destinarla, naturalmente nel rispetto dello statuto che vede l’intervento da effettuare non a scopo di lucro e nell’interesse dell’intera comunità.
Vorre avanzare le mie due proposte.
La prima è l’asfaltatura (o la sistemazione, non entro in problemi tecnici) della pista ciclabile sull’argine del Serchio, da Migliarino fino a Nodica o addirittura fino a Pontasserchio. Questo permetterebbe non solo passeggiate in bicicletta in assoluta sicurezza ma potrebbe essere una forma di trasporto alternativa per chi deve raggiungere Nodica o Vecchiano. Vedrei questa opera molto utile anche dal punto di vista educativo e faccio notare che in Europa questo tipo di opere, sugli argini dei fiumi, sono molto numerose e molto frequentate. Attualmente esiste solo un indifeso passettino centrale, aggredito e soggiogato continuamente da erbacce senza controllo.
La seconda proposta ha un carattere più di immagine, meno pratico ma ugualmente importante, e sarebbe la piantumazione a fiori e piante di tutta la scarpata prospiciente la piazza Mazzini.
Un colpo d’occhio che farebbe pensare al turista (siamo, o stiamo diventando, un paese turistico) di essere in uno dei posti “a la page”. E’ infatti solo ed esclusivamente in questi posti da ricchi che si trovano aiuole ben curate, fiori e piante fiorite, strade immacolate, cacche dei cani assenti. La stessa cura del territorio potrebbe essere estesa poi anche a tutto il territorio della frazione e potrebbero essere messi in atto quei propositi, un po’ dimenticati dal Consiglio dopo l’entusiasmo iniziale, delle periodiche riunioni con gli abitanti dei vari quartieri o strade per sentire le piccole ed eventuali esigenze locali.
Sono due opere che avrebbero, ripeto, non solo un valore pratico ma anche educativo mettendo l’accento su quella cura del territorio che tarda a prendere piede nelle menti dei nostri amministratori (e non parlo solo di quelli locali).
In ultimo, visto che stiamo parlando di Asbuc, in veste di rappresentante del Maggio Migliarinese vorrei esprimere anche il mio piccolo e personale rammarico per la totale assenza dei membri del Consiglio a tutte le manifestazioni programmate durante il mese. Avrei ritenuto doverosa una loro partecipazione non solo per rispetto nei confronti degli organizzatori, ma anche per dare l’esempio sulla necessità di una maggiore partecipazione alle vicende paesane ed infine anche per una valutazione obbiettiva sulla qualità delle stesse, visto che l’Asbuc ne è il maggiore e quasi unico finanziatore, senza il cui contributo il Maggio stesso non esisterebbe.
Per questo ne siamo, al di fuori di questo appunto, immensamente grati.
Chiudo con la speranza che queste proposte vengano valutate con attenzione ed anche con l’auspicio che il prossimo Maggio veda il Consiglio collaborare attivamente con gli organizzatori per portare in paese quelle manifestazioni di spettacolo e cultura che rappresentano l’ultimo e fondamentale baluardo da opporre allo strapotere della banalizzante, invadente e totalizzante civiltà televisiva.
Cadaveri (4.9.2007)
Il problema delle "armi da difesa" in ogni famiglia sembrava molto lontano nel 2007 ma a distanza di pochi anni è diventato di attualità. Alcuni elementi sono elencati ma nel 2007 il Paese era ancora in buona crescita ed il fenomeno immigratorio solo agli inizi. Le bande di ragazzini sono già arrivate.
Siamo circondati da cadaveri. Li troviamo in ogni programma appena accendiamo la televisione. Non importa andare sulla TV commerciale, anche le reti nazionali hanno scoperto il fascino (e la facilità di realizzazione) degli sceneggiati dove c’è un cadavere, o più d’uno se si vuole strafare. Oramai le serie televisive nazionali che vedono in campo le forze dell’ordine sono arrivate a numeri quasi a due cifre (tipo La squadra 17, le nuove avventure!!) e stanno diventando sempre più specializzate con ampio coinvolgimento di analisi di laboratorio, ricerca di fibre (non quelle per andare d’intestino), peli, macchie di sangue, DNA. Prima i morti erano solo nei western ma era un’epoca dove la legge non era presente e un cattivo lo riconoscevi dalla faccia. Ora i morti sono dappertutto ed il cattivo non lo riconosci più, può essere il tuo vicino di casa o il tuo fidanzatino.
Anche i serial che compriamo dagli USA o dalla Germania sono tutti dello stesso argomento. Quelli francesi sono più di tipo poliziesco forse per la loro grande tradizione in questo campo. Comunque ogni sera gli appassionati di cadaveri sparati o tagliati o seviziati possono trovare il loro programma preferito su tutti i canali televisivi. E’ una vera e propria invasione e non ci deve meravigliare se questi reati sono in aumento. Forse per emulazione, forse perchè suggeriscono delle idee su come uccidere o strangolare, forse perché la società sta diventando sempre più violenta. Fra qualche anno anche da noi, se andiamo di questo passo, troveremo “armi da difesa” in ogni famiglia. Poi compariranno fra le bande di ragazzini e poi qualcuno la porterà a scuola e sparerà al maestro perché l’ha rimproverato o a tutta la scuola perché si è annoiato alla lezione. I cadaveri quindi oramai fanno parte della nostra vita. Addirittura ora si trovano in abbondanza nei boschi, come i funghi. Basta andare in un bosco ed il rischio di trovare qualche sacco nero della spazzatura ben chiuso con dentro
FOTO: IL matrimonio del Brecche