Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Dopo la solita razione di catastrofi ingurgitata nei telegiornali, insieme ad altre notizie nefaste, scorso l’elenco di malversazioni, truffe, omicidi, scontri, annunci eclatanti e dichiarazioni preoccupanti, rilasciate in libertà, da politici volponi, in campagna elettorale, sbirciato la lista delle previsioni economiche apocalittiche, sorbito le analisi pessimistiche a dir poco, sui futuri fenomeni e sviluppi sociali attesi nell’immediata futuro, sarei già stremato, pronto per andarmene a dormire….
(maccivai a letto!)
…ma al peggio non ci sono limiti, riesco ad arrabbiarmi, financo per una profezia negativa del mio oroscopo, ed è troppo per i miei già compromessi e delicati equilibri…
…mollo tutto e decido di andare a dormire con quel pesante fardello psicologico, che mi opprime e sconforta, per trovare un po’ di pace, tra le braccia di Morfeo, sperando che la pausa del flusso di cattive notizie, mi regali una tregua emotiva, con qualche soddisfazione dell’umore…
Ormai la norma generale consueta mi vede costantemente di pessimo umore, orientato permanentemente ad attendermi il peggio ogni giorno, che supererà il livello del giorno precedente, ma rimarrà inferiore a quello previsto per il successivo, in una rincorsa e deriva epocali che lasciano sgomenti…
…per autodifesa e spirito di sopravvivenza, ormai resta soltanto la produzione di anticorpi, con la quale in un estrema strategia di salvezza, il cervello inonda la coscienza con sostanze psicotrope, che addormentandola quanto basta a lenire il disagio del vivere quotidiano, intontendone le capacità reattive, e ingannando l’anima, saturandola di un’indifferenza terapeutica necessaria a non far perdere il senno di fronte ad una realtà la cui crudezza potrebbe inibire, speranza ed entusiasmo e alienare le facoltà cognitive.
Un po’ come succede per non intasare la mente con ridondanza di dati inutili e memoria, quando il cervello dimentica, selezionando opportunamente le fisionomie della folla, che diventeranno anonime e indistinte, mentre percorriamo il corso principale della meta vacanziera, dove pero ricorderemo bene le fattezze muliebri di chi ci ha stregato, con il suo fascino, interessato per la simpatia, impressionato per le capacità, oppure passato con disinvoltura il numero di telefono, in preda a un colpo di fulmine, e relativo raptus compulsivo…
oddio per interessarsi a me, alla fanciulla dovrebbe essere praticato semmai, un trattamento intensivo di elettrochoc, con relativa lobotomia, ma ho usato queste metafore per rendere l’idea dello stato catatonico, in cui verso, con un cranio sottovuoto pneumatico spinto, ed attività cerebrale piatta…
Un’atonia artificiale, indotta dalla demoralizzazione ed assuefazione alla nefasta successione di cattive notizie e conferme della peggiore sostanza del flusso di pessimi eventi, che già mi angustia ed a quello maggiore in arrivo e atteso….
Per questo vedere un diciottenne, accorrere alle urla disperate della madre scioccata, quando il figlioletto di due anni, precipita dal marciapiede, e senza frapporre nessuna incertezza, togliersi lo zaino e tuffarsi sotto le ruote del convoglio fermo, ma in procinto di partire, per salvarlo da orribile morte, riuscendo nel magnifico intento, è stata per me un’autentica liberazione…
Un giovane sensibile e pietoso, non indifferente al drammatico contesto, che si spende liberalmente, per generosità e con coraggio, a sprezzo della propria incolumità, senza calcolare rischi e vantaggi di un gesto nobile e gratuito, e poi con indifferenza dichiara di aver agito per impulso naturale, schernendosi e ridimensionandone il valore, è un eroe, un vero autentico, paladino di giustizia e umanità, capace di ridare fiducia e speranza, nell’intrinseca bontà e qualità dell’intera specie….
Un termine di paragone e discrimine tra bene e male, capace di ricollocare le azioni e gli esempi nelle giuste categorie di valutazione, facendo chiarezza e fugando erronee interpretazioni del valore da assegnare a uomini e comportamenti…
… positivi e benemeriti, quado esprimono amore e generosità d’animo, interesse per i deboli gli indifesi, empatia e solidarietà per chi resta indietro, vicinanza sincera per chi è più sfortunato, accoglienza per diseredati e perseguitati, senso di pietà e carità per il prossimo…
una nobiltà d’animo contro cui stride e appare insensata e folle, la pretesa di elevare allo stesso rango, i raid di violenza, la caccia alle streghe, i rastrellamenti delle strade con armi in pugno…
le teorie razziali, gli slogan ultimativi, le parole d’ordine, hanno già dimostrato di essere capaci di generare solo odio e discriminazioni, tracciando solchi e steccati, dividendo la comunità fra buoni e cattivi, dimenticando l’intercambiabilità dei ruoli, le volubili fortune, l’aleatorietà dei risultati.
inoltre non proteggono nemmeno e non tutelano chi vi aderisce acriticamente…
sempre soggetto all’arbitrio, le insidie e le conseguenze “dell’ARMATEVI!..... E PARTITE!