Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
LA CANDIDATURA A PREMIER DELL'IGNORANTE DI MAIO E' UNA FAKE NEWS: CIOE', UNA BALLA
Mai come in questa campagna elettorale si leggono cose demenziali recitate da persone che si candidano a governare l'Italia.
Il Di Maio, che si è autocandidato premier, ha dichiarato che prima del voto presenterà la squadra dei suoi ministri e su quei nomi non ci sarà nessuna trattativa. Questo semianalfabeta prende per il culo i suoi seguaci, ma purtroppo c'è gente onesta e preoccupata per come vanno le cose nel nostro Paese che voterà i Cinque Stelle.
La questione quindi è seria e occorre dire le cose come stanno. Il programma del M5S è carico di promesse e Di Maio ha detto che le coperture ci sono, ma spenderanno anche facendo crescere il deficit di bilancio.
Col debito pubblico che ha superato ogni limite, solo degli irresponsabili possono promettere altro debito. Ma veniamo alla proposta del governo e dei ministri nominati da Di Maio, il quale, come ho detto, è ignorante e non sa che i ministri, a norma di Costituzione, sono nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta del candidato Presidente del Consiglio, nominato sempre dal Capo dello Stato. Ma se il M5S dovesse anche toccare il 30% tanto sperato, c'è da chiedersi: con chi non vuole trattare e chi dovrebbe votare il governo Di Maio? L'ignorante non sa che il Presidente della Repubblica dà l'incarico solo se il candidato mostra di poter aggregare una maggioranza parlamentare e ottenere possibilmente così la fiducia.
Con chi fa la maggioranza il Di Maio?
La destra non li vota considerando il M5S come la peste.
Il Pd e il centrosinistra tutto non lo voteranno mai dato che proprio ad esso si contrappone più radicalmente.
Un'apertura l'ha fatta il Senatore Grasso che guida LeU, ma è stata negata da altri di questo movimento così composito.
Non so se Grasso è già disponibile a votare programma e ministri del Di Maio senza nemmeno una trattativa. Chi si contenta gode, dice il proverbio.
Ma col 6 o 7% di cui (forse) disporrà Grasso non si costruisce una maggioranza.
La verità è che la strombazzata candidatuta a Presidente di Di Maio, cui dànno credito alcuni giornalisti superficiali come lui, è una delle tante fake news, come ora si chiamano le balle.