Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Repubblica Popolare Molinese al "Rossini" di Pontasserchio
È tempo di far vivere racconti pensati per unire passato e presente, con uno sguardo molto attento al futuro. E il luogo ideale non può che essere il teatro.
“Repubblica Popolare Molinese” andrà in scena lunedì 2 aprile (giorno di Pasquetta), alle 21, al teatro Rossini di Pontasserchio (piazza Togliatti, 4), nel comune di San Giuliano Terme.
Dal racconto estivo di Gabriele Santoni, già sindaco del comune termale dal 1995 al 2004, è stato ricavato uno spettacolo teatrale (o lettura-concerto) a cura di Pilade Cantini con Dario Focardi e Marco Azzurrini, e assieme agli Aeroflot.
La serata, che si svolgerà in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’associazione culturale naturalistica “Il Ponticello” (che partecipa all’organizzazione), è a ingresso libero con contributo volontario.
Di cosa parla “Repubblica Popolare Molinese”?
Parla di un paese di provincia e di confine che continua il proprio avvicinamento verso il centro. Un avvicinamento culturale, s’intende, alla ricerca della “sinistra di bellezza”, che è come il Santo Graal. Un luogo che a un certo punto della storia si è creduto anche una vera e propria “repubblica” indipendente. Siamo a Molina di Quosa, frazione del comune di San Giuliano Terme, territorio che traccia il confine pisano a nord con la Lucchesìa.
Gabriele Santoni: “È una fiaba che nasce d’estate ed è fonte di duplice soddisfazione: primo, l’esser riusciti a portare a teatro il testo, sì, di un dilettante, ma i cui contenuti richiamano argomenti molto seri e attuali, come l’accoglienza e il nostro rapporto con l’altro. Secondo: è stato proposto fin da subito l’adattamento teatrale del racconto e il momento di svolta è arrivato grazie a Pilade Cantini e alla grande amicizia che ci unisce. Lui fa parte degli Aeroflot, un gruppo di lotta e dadaismo, a tratti situazionista. Ringrazio anche Dario Focardi e Marco Azzurrini, due cari amici e bravi attori pisani.
Cosa voglio dare al pubblico? Viviamo tempi bui dal punto di vista dell’ideale. Uscire di casa per ritrovarsi tutti insieme a giocare e prendere coscienza di temi come l’accoglienza e il nostro incontro con l’altro è un elemento che ci permette di recuperare un senso di comunità”.