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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Domenico Cacopardo
Prima uscita: Roberto Fico stravolge la Costituzione

3/4/2018 - 12:40

Prima uscita: Roberto Fico stravolge la Costituzione

 
«La Camera dei deputati è una istituzione culturale», «Il compito della Camera è governare i processi industriali e sociali».


Due bestialità contenute nel primo discorso di Roberto Fico come presidente della Camera, che potrebbero avere risvolti inquietanti


Il tormentone dei prossimi giorni, quello cui sarà ancorata la comunicazione dei 5stelle, consisterà in: «Di Maio deve essere premier. Il popolo l'ha incoronato tale». Due menzogne, cui si aggiunge la terza: «Di Maio è il primo politico che andrà a Palazzo Chigi su designazione popolare». Analogamente, si è autoproclamato Roberto Fico che, fra l'altro, nel discorso di insediamento ha aggiunto due bestialità, di cui non meriterebbe far conto, se non fossimo nell'appecoramento quasi generale dei media, succubi delle sirene autoritarie, neoleniniste o, meglio, neonaziste, grilline. «La Camera dei deputati è una istituzione culturale», quando invece è un'istituzione politica centrale nella nostra democrazia, non a caso definita parlamentare, nella quale su problemi «politici» si misurano i rappresentanti eletti dal popolo che da esso sono delegati.

Quindi un meccanismo indiretto, inventato dagli inglesi, sublimato da americani e francesi e ovunque adottato.

«Il compito della Camera è governare i processi industriali e sociali». Questa affermazione è più inquietante della precedente, perché dimostra:

a) l'assoluta ignoranza di un paio di secoli di storia politica, economica e sociale dell'Europa;

b) la non conoscenza dei disastri combinati da comunisti (in Russia) e nazisti (in Germania) e da tutti coloro che hanno voluto imporre teorie o volontà politiche dirigiste, ovunque sia accaduto. L'esempio più lampante è il Venezuela di Chavez e Maduro (indicati come esempi da seguire dalla follia di alcuni esponenti del partito di Fico).

Perciò, coloro che si sono spellati le mani nell'applaudire i lazzari vincitori, compresi il cardinale Bassetti, l'Assolombarda e tanti altri operatori di organizzazioni sociali, debbono sapere che i propositi di Fico, passato dal lavoro in un «call-center» a quello in Parlamento, comprendono la direzione dell'economia e della società. E in attuazione degli ispirati ordini di Davide Casaleggio.

E, solo per amore della verità, non è Fico il primo presidente a rinunciare all'emolumento. Lo ha preceduto Antonio Tajani, per la presidenza del Parlamento europeo.

Sul punto, va notata la distorsione, la psicopatologia italiana per la quale i ricchi sono criminali e le alte retribuzioni sottraggono quattrini ai poveri lavoratori o ai poveri tout-court. Nel mondo non è così: anzi la retribuzione ha valore etico in quanto essa è una remunerazione adeguata al lavoro svolto (competenza, impegno, efficacia). Tanto è vero che ovunque vengono svolti lavori gratuitamente, i prestatori d'opera trovano altrove la retribuzione cui ambiscono: nel migliore dei casi si tratta di un riconoscimento morale; negli altri di un riconoscimento illegale.

Ma torniamo al nostro Di Maio e alla sua pretesa di diventare premier. Ricordo en passant che, quando annunciò l'accordo della candidatura Fico ai suoi gruppi parlamentari, dichiarò più o meno: «La Camera dei deputati è nostra!». Un'affermazione che indica chiaramente qual è, nella sua testa, il rapporto con il potere. Un'affermazione che ricorda l'«Abbiamo una banca» di Piero Fassino, ma se ne distingue per la bovina accettazione ottenuta nel mondo dei media (Fassino infatti, per quella sua espressione, era stato crocifisso dagli stessi, a sinistra e nel mondo giustizialista, che ora corteggiano il grillismo).

Ora, come ben sanno gli italiani, il peggior difetto dei napoletani, insieme ai tanti riconosciuti pregi, è la tendenza di molti a esercitare quel vizio capitale che si chiama «furbizia».

Secondo me furbizia e intelligenza sono antitetici, ma questo è un altro discorso.

E mi spiego. Dicendo ciò che dice Di Maio e pappagallescamente i suoi dipendenti, il Movimento 5stelle intende consolidare il proprio posizionamento in vista di un nuovo confronto elettorale: se ha diritto alla presidenza e non l'ha avuta si tratta di una vittoria mutilata, cui gli italiani devono porre, col voto, rimedio.

Dimenticando il fatto che questa gente ha ottenuto il 32%, meno di un terzo cioè dei votanti (e circa un quarto degli elettori) e che in una repubblica parlamentare, qual è la nostra, anche a seguito del risultato del referendum, le cariche istituzionali sono il frutto di intese tra i partiti. Ma questa è un'altra questione.

È la Verità. Che di Grillo e dei grillini è nemica giurata.




Fonte: di Domenico Cacopardo - Domenico Cacopardo è un magistrato, scrittore e conduttore radiofonico italiano.
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5/4/2018 - 18:40

AUTORE:
Osservatore1

La storia non si ripete mai, però....
100 anni fa Antonio Gramsci diceva: studiate che di imbecilli non ne ha bisogno nessuno, ma purtroppo lo chetarono con il confino lui ed altri intellettuali e per liberare l'Italia da quei carcerieri han dovuto morire; Americani, Canadesi insieme ai fratelli Cervi che da poveri contadini vollero anche l'acquisto di un mappamondo.

Ora, una sig.ra (?) s'incazza perchè un intellettuale parla liberamente e chi le dice che non abbia il sig. Domenico un orto a cui dedicarsi dopo le sue fatiche di Magistrato, scrittore ed altro?
Vede dove è la differenza fra Lei ed il sig. Domenico!?
E' che Lui è arrivato "naturalmente" dall'alto della sua intelligenza coltivata ad individuare le due bestialità del primo discorso dell'on Fico, mentre altri si dilettavano con il gossip del: guarda che barba coltivata, sai che venuto a piedi all'insediamento e...poi va con la Sita...
Alleluia all'Italia.

5/4/2018 - 13:44

AUTORE:
Ultimo

............. siamo nelle mani dell'ultimo padrone. ........ La speranza è che una delle grandi intelligenze italiane possa manifestarsi ancora una volta prima che sia troppo tardi. Ad esempio un De Gasperi ...... sarebbe troppo chiedere un Leonardo da Vinci o un Galileo ....... anche perché non ce li meritiamo. ........... Ultimo

5/4/2018 - 7:50

AUTORE:
Signora incazzata

Ma chi sei te un vecchio politico che si è arricchito con i soldi delle nostre tasse, siamo stanchi di gente che fanno i professionisti della politica dovete andare tutti a casa, tanto ormai peggio di così non può andare. Allora che vengano i giovani e se sbagliano si correggeranno strada facendo.
Andate a zappare l'orto.