Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il teatro piange la scomparsa di Giancarlo Peluso una delle menti più raffinate del vernacolo pisano.
Questa notte all'età di quasi novant'anni se ne è andato uno dei protagonisti della “Brigata dei dottori” della quale faceva parte dal lontano 1948.
Era una maschera del teatro popolare vestendo i panni della “Sora Cesira” che in compagnia della “Sora Colomba” interpretata da Atos Davini dava vita ad esilaranti dialoghi tipici della commedia dell'equivoco.
La “Sora Cesira”, dopo l'abbandono forzato del maestro Giancarlo, è ora interpretata da Leonardo Begliomini.
Peluso era non solo interprete ma anche autore delle commedie che la compagnia della Brigata dei dottori porta in giro nei più prestigiosi teatri ma anche a feste paesane e sagre.
Peluso amava Pisa e la sua gente e non perdeva occasione per partecipare ad eventi che parlavano di Pisa e del suo territorio.
I suoi scritti sono vere opere letterarie e faranno parte per sempre della cultura vernacolare.
Malato da tempo, quando incontrava gli amici e anche il suo pubblico che lo ammirava non faceva mancare una battuta spiritosa che faceva parte del suo DNA.
Per anni con la Brigata dei dottori aveva aiutato il Movimento Shalom che opera in Burkina Faso.
Ogni anno il Teatro Verdi faceva il tutto esaurito quando la compagnia teatrale metteva in scena una sua commedia il cui ricavato andava completamente al movimento di don Andrea Cristiani.
Altre associazioni hanno beneficiato della sua generosità.
Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo si ricorderà di un uomo straordinario che lascia un' impronta indelebile come Pisano DOC.
Marlo Puccetti