Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
TRABICCOLO
Lett: TRABICCOLO. [Arnese di stecche di legno curvate ad arco su cui si stendono i panni ad asciugare mediante un cardano posto al di sotto. Usato anche per scaldare il letto].
In dialetto si chiamava frate quello fatto a fuso e prete quello semicircolare (vedi cardano).
Trabiccolo si chiamava anche un veicolo od altro oggetto mal fatto e/o mal sicuro, qualcosa di imperfetto sia nella costruzione che nel funzionamento.
Trabiccoli sono invece oggetti di poco valore, che impacciano più che essere utili.
TRACCA TRACCA
Lett: nc
Andare lentamente, piano piano, lemme lemme.
TRACCHEGGIASSI
Lett: TRACCHEGGIARSI.
Dallo spagnolo traquear muovere da una parte all’altra, ed anche temporeggiare.
Questo secondo verbo corrisponde al significato dialettale del verbo che indicava appunto una perdita di tempo, la presenza di motivi di distrazione per ritardare, volontariamente o non, l’inizio o il compimento di un lavoro.
TRAINA
Lett: nc.
La traina è un modo di pescare che si fa trainando con una barca a motore, a velocità ridotta, un’esca rappresentata da un piccolo pesce finto che trascinato nell’acqua acquista un movimento tanto da sembrare vero. I pesci predatori lo scambiano per una preda e vengono agganciati con l’amo che questo nasconde.
Viene effettuata normalmente in mare ma anche in Serchio per la cattura dei ragni (Branzino, Dicentrarchus labrax) con esche artificiali, talvolta di produzione artigianale fra cui famose quelle di Aldo del Capitani, autore di numerose e spesso geniali invenzioni dedicate alla pesca.
Queste persone dimostrano, oltre un notevole ingegno e fantasia, anche un diverso modo, più antico, di confrontarsi con l’ambiente. Un ambiente che dava loro da vivere e con cui entravano in competizione escogitando sempre nuovi strumenti e strategie per catturare più prede, per avere carnieri sempre più colmi, senza la preoccupazione di incidere in maniera significativa sulla natura. Ed era proprio così. Le loro strategie rimanevano confinate e limitate dai mezzi primitivi che utilizzavano. Lo sviluppo della tecnologia, dei materiali e dei mezzi fisici ed economici della nostra società può comportare invece il rischio che questi atteggiamenti diventino troppo invasivi, troppo incidenti sui delicati equilibri ambientali, con necessità di regolamentazioni che possono apparire vessatorie ma che sono tuttavia indispensabili per la conservazione di un equilibrio, non così stabile ed immutabile come appariva solo pochi anni or sono.
Il vocabolo è usato anche come un’esortazione imperativa ad allontanarsi, contenendo in sé un evidente ed esplicito atteggiamento minaccioso.
“Vai traina!” come il “Trana, trana” più sotto è esortazione che consiglia un rapido allontanamento, un po’ come l’italiano “vattene!” che sottintende sempre un sentimento di risentimento, di rancore. Non un invito amichevole quindi, bensì un imperativo categorico.
FOTO. Burrascosa uscita dell'arbitro dopo una partita del Migliarino al Troncolo.