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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
San Giuliano Terme
26 aprile 1986, ore 1.23: l'apocalisse di Černobyl'. Venerdì 27 aprile al "Ponticello"

26/4/2018 - 20:04

"Ci siamo sposati nell83 e nell'86 lui era già a Černobyl'. Da lì sono iniziate le difficoltà. Era continuamente sui registri dell'ospedale. Poi gli si è paraliazzata la gamba sinistra. I medici gli dicevano: non fingere, non fare il buffone. Alla fine, non ha più potuto camminare. Inciampava, cadeva continuamente. I medici dicevano: hai preso freddo, sono problemi muscolari, fai l'autista sei sempre all'aperto. Ma poi si è capito che era tutt'altra malattia. È stato sei mesi a letto e poi, diciamo così, da vivo è entrato in decomposizione. Tutti i suoi tessuti hanno cominciato a decomporsi, tanto che le sue ossa erano visibili".
 
Una testimonianza atroce nella sua semplicità quella della vedova di Anatoly Saradovsky: uno dei 600.000  'liquidatori' provenienti da tutte le regioni dell'allora Unione Sovietica per lavorare al reattore 4 della centrale "V. I. Lenin" della centrale di Černobyl'.
 
Del disastro di Černobyl', avvenuto il 26 aprile 1986 e considerato ancora oggi (e speriamo per molto tempo ancora)  il più grave incidente  mai verificatosi in una centrale nucleare, si parlerà venerdì 27 aprile presso il bar pasticceria "Il Ponticello" di San Giuliano Terme. 
 
Nella saletta gentilmente messa a disposizione dal titolare Michele Piras, con inizio previsto per le ore 21.00, Alessio Pierotti, dell'associazione culturale e naturalistica "Il Ponticello", parlerà dell'incidente, delle sue cause e delle sue conseguenze. 
 
Come sempre l'ingresso è libero e gratuito fino all'esaurimento dei posti: la serata sarà precediuta dalla ormai tradizionale apericena (6 euro) durante la quale sarà possibile incontrare il relatore e i soci del "Il Ponticello". 

 
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