A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura.
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino
Renzi: “Dire no al M5s non è ripicca, è dignità”. E propone governo per le riforme
L’ex premier ospite a “Che tempo che fa” chiude a un governo con il M5s. E rilancia un patto sulle riforme
Dopo una lunga assenza dal dibattito pubblico Matteo Renzi rompe il silenzio e torna a dire la sua in tv. E lo fa in uno dei momento cruciali per la formazione del nuovo governo, nelle ore in cui il Partito democratico si appresta a decidere se dialogare o meno con il M5s.
Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, l’ex premier ribadisce la sua posizione sull’impossibilità del Pd di formare un governo con i grillini. Il ragionamento è semplice: “Sarebbe una presa in giro per gli italiani visto che il Pd ha perso”.
Nessun accordo con Di Maio, dunque, anche perché – fa notare Renzi – per poter reggere l’accordo “ci vorrebbe la compattezza dei senatori dem: “Ci sono 52 senatori Pd e per fare il governo bisogna che 48 votino a favore.
E io non ne conosco uno che voglia sottoscrivere l’accordo”.
E quando gli viene chiesto ancora una volta se ci sono margini per un accordo per il futuro dell’Italia, rimarca: “Mi sembra impossibile. Non è una ripicca dire di no, ma dignità ed etica nel rispetto del voto”. E le distanze, sottolinea, sono troppo grandi: “Il reddito di cittadinanza per me non sta né in cielo né in terra”.
Poi l’apertura e la disponibilità a scrivere insieme le regole per uscire dall’incertezza in cui si trova l’Italia. Incertezza che a suo giudizio non dipende dalle elezioni di marzo, ma da quanto successo il 4 dicembre con il referendum: “Salvini e Di Maio avrebbero avuto tutto l’interesse” a votare per il sì, osserva l’ex premier.
Se M5S e Lega “non si trovano d’accordo, eh beh, allora ci vuole che qualcuno si prenda il coraggio di dire che il sistema non funziona”, visto che non sono state introdotte la riforma costituzionale e la legge elettorale che avrebbero portato ad un ballottaggio. “Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l’Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente.
Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell’Italia”.
“Se loro non riescono a fare il governo, facciano una proposta per cambiare e una riforma costituzionale” che preveda un diverso assetto istituzionale e il ballottaggio.
Certo, aggiunge ancora Renzi, tornare a votare “sarebbe un gigantesco schiaffo ai cittadini”, perché vorrebbe dire che “quelli che hanno detto ‘abbiamo vinto’ non riescono a fare niente”.
E poi la proposta: “5s e Lega scrivetele voi le regole, noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene. Un anno, due anni, un anno e mezzo.
Con quale governo?
Deciderà il Presidente della Repubblica quale la forma migliore”.