Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L' impegno da parte dei volontari dell'associazione “Gioco del Ponte” di Pontasserchio è stato ripagato dal successo avuto il 28 aprile, giorno della disfida fra le due fazioni storiche del paese Vecchializia e Pont'a Serchio.
L'emozione era contenuta perché si sentivano confortati dall'aiuto determinante avuto delle Squadre della parte di Tramontana dei Mattaccini e dei Satiri del più famoso Gioco del Ponte Pisano.
Il corteo storico aveva preceduto il combattimento sul carrello con i figuranti che vestivano i costumi in parte di proprietà dell'associazione e in parte forniti dalla sartoria di Buti.
Un episodio però aveva messo in crisi lo svolgimento del corteo perché a quindici giorni dal corteo per un imprevisto, mancavano i costumi delle guardie al campo e solamente grazie alla disponibilità di Simona Betti della sartoria di Via Veneto (Borgata) gli organizzatori erano riusciti a supplire a questi essenziali costumi storici.
In poco tempo lavorando anche al di fuori dell'orario di lavoro, la Maison “Alioth Centro Trimoda” ha confezionato sei costumi impeccabili indossati con orgoglio dalla gioventù del paese.
Non solo ma la sartoria è riuscita a cucire e offrire anche 22 cotte per i bambini e le bambine delle scuole Mazzini e Verdigi dell'Istituto comprensivo Gereschi di Pontasserchio.
Veramente un lavoro encomiabile che ha risolto una situazione che avrebbe penalizzato l'apprezzato corteo sottolineato dagli applausi al suo passaggio per le vie del paese.
Marlo Puccetti