Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
IL FUTURO DEL MARE
A Marina di Pisa agli inizi del mese discuteremo del Futuro del mare con vari esperti e rappresentanti istituzionali.
Parleremo naturalmente di vicende niente affatto nuove come le nostre spiagge, le scogliere, la Darsena di Livorno, l’erosione costiera, l’inquinamento crescente, il Porto, il rapporto e il ruolo del Parco.
Qui vorrei però rifarmi ad alcuni aspetti che in questo momento stanno assumendo un allarmante e crescente drammaticità regionale, nazionale e internazionale.
Mi riferisco, ad esempio, alla recente denuncia che metà delle aree protette non solo europee registrano una grave crisi incluse e vistosamente quelle marine. D’altronde senza andare tanto lontani basta guardare alle vicende del Santuario dei cetacei di cui nessuno sa più niente.
Ecco perché credo che a Marina dovremmo partire dall’accordo a suo tempo siglato con il ministro dell’Ambiente Orlando sulla istituzione presso il nostro parco di un Osservatorio sul mare di cui proprio a Marina discutemmo con l’assessora regionale Bramerini anche in occasione della inaugurazione del Porto di Boccadarno a cui partecipò Orlando.
L’ Osservatorio doveva rilanciare una iniziativa regionale nel momento in cui finalmente la Meloria era passata alla gestione, attesa ormai da tantissimi anni, del parco. Con l’arrivo del ministro Galletti tutto questo e molto altro fu cestinato e oggi siamo alle prese con nuove criticità a cui dovremo far fronte presto e bene.
L’incontro di Marina non a caso promosso dal Gruppo di San Rossore che sottoscrisse l’accordo con Orlando si propone di riaprire un capitolo frettolosamente chiuso da chi ha contribuito colpevolmente all’aggravarsi drammaticamente di una situazione tutt’altro che solo locale. Non sprechiamola.