M5S e Lega anche a Pisa annunciano, come a Roma, l'accordo già al primo turno. Serfogli: “Tutto più chiaro: noi il cambiamento di Pisa, loro la subalternità della nostra città"

Pisa, 26 maggio 2018

 – "Adesso è tutto molto più chiaro. Il candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle ha ufficializzato ieri la sua alleanza con il candidato della destra. Se volessimo scherzarci sopra potremmo dire che forse ha confuso Conte, il presidente del Consiglio incaricato da Mattarella per il governo Lega-Cinquestelle, con Conti, candidato della destra più destra pisana. In fondo, cambia solo una vocale. Ma la cosa è molto più seria. La verità è che l'alleanza già annunciata tra Cinquestelle e Lega per le elezioni comunali del 10 giugno rende ufficiale che chi scegliesse quella squadra starebbe scegliendo chi cercherà di far decidere a Roma dal governo quello che succede a Pisa.

Con quella squadra comanderebbe Roma su Pisa, e Pisa non conterebbe più niente. Cosa peraltro già chiara con il commissariamento quotidiano del candidato a sindaco della destra da parte di parlamentari della Lega, che già negli scorsi giorni lo azzittivano per parlare al suo posto.

Da ieri è chiaro quindi che il 10 giugno si sceglie tra due alternative nettissime. Chi vuole che a Pisa le cose cambino davvero, dalla sicurezza al lavoro, dal turismo agli aiuti alle famiglie, e che Pisa decida per Pisa, può scegliere me e la mia squadra di pisani. E più vicini a noi sono anche tutte le altre forze e candidati civici e progressisti che si presentano alle elezioni, che almeno lo fanno per Pisa e non contro. Chi invece vuole che a comandare su Pisa siano Roma e un’alleanza politica confezionata in Parlamento e che vuole fare di Pisa solo una colonia romana tutta politica e senza alcun spirito civico, allora ha a disposizione l'alleanza tra il candidato della destra e quello del Movimento Cinque Stelle, intercambiabili tra di loro già dal primo turno del 10 giugno. Ringrazio i candidati alleati di M5S e Lega per aver semplificato le scelte dei pisani.

Noi il cambiamento di Pisa.

Loro la subalternità della nostra città”.