Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ora abbiamo un nuovo governo con le sue prerogative ed i suoi programmi, inutile affaticarsi sulle dichiarazioni che ogni giorno appaiono sui giornali degli esponenti di questo governo. Lo sapevamo.
Già, perchè la sconfitta di una certa idea di società, dei valori e delle idee è figlia di una politica sbagliata portata avanti da tempo da coloro che ci hanno preceduti ed oggi si è concretizzata.
La sconfitta della sinistra non è figlia del caso.
L'Italia oggi è divisa sui diritti e sulle eguaglianze, nel nostro paese ci sono milioni di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà, c'è una divisione profonda tra il nord ed il sud, il sistema sanitario è diviso non solo geograficamente ma anche nelle possibilità di accesso ai servizi. Da qui nascono i 12 milioni di persone che non si curano più.
Nel mondo del lavoro, ci sono imprese oneste che hanno investito in innovazione e tecnologia e non si vedono riconosciuto il loro sforzo.
I lavoratori hanno perso le loro certezze in nome di un mercato che invece di divenire libero, come ci raccontavano, è diventato liberticida a danno dei più poveri.
E come si può pensare che se il 66% delle risorse va al 20% delle famiglie, non possa esserci ingiustizia, e come è stato ribadito, anche la nuova tassazione non metterà mano a questa ingiustizia.
Una diseguaglianza che tocchiamo con mano ogni volta che famiglie, cittadini si rivolgono ai Comuni in cerca di un aiuto, sia che si tratti di contributo affitti o idrico, la richiesta di buoni scuola, o la ricerca di un lavoro, soprattutto per coloro che sono in un età non più giovanissima, ti accorgi della scarsità di risorse a disposizione e della profonda ineguaglianza che c'è.
Con un ulteriore preoccupazione perchè nei programmi non sono previsti incrementi di risorse sul sociale per gli enti locali, oggi in prima linea a fronteggiare la situazione.
Vedremo poi gli effetti del reddito di cittadinanza se e come si farà.
I rapporti tra Stati si regolamentano facendo un uso sfrenato delle armi, delle quali siamo i maggiori esportatori.
Come si pensa che poi le persone non scappino. Ma non c'è solo una guerra combattuta con le armi da fuoco, c'è anche una guerra combattuta per l'egemonia economica, per accaparrarsi le materie prime, ed anche questa sta facendo vittime tra la popolazione più povera, e le persone cercano altri luoghi in cui vivere ma trovano muri. Da qui nasce l'emigrazione.
Si dice ma perchè non lottano, poi magari noi li aiutiamo, ma che aiuto stiamo dando a coloro che lottano in casa propria e stanno morendo? Penso ai Curdi, a quello che sta avvenendo nel continente sudamericano.
Quando a prevalere è una profonda ingiustizia, la reazione delle persone che la subiscono è prendersela con quelli che abbiamo vicino a noi ed hanno una condizione pari o peggiore alla nostra.
Chi ha vinto le elezioni oggi lo sapeva benissimo, ed hanno rappresentato gli istinti e le esigenze più immediate dei cittadini, hanno agevolato questa rabbia sociale incanalandola verso il diverso, il migrante, come un tempo le forze conservatrici e populiste la indirizzavano verso i migranti del sud.
Quando una persona ha fame ed ha una mela a disposizione, se poi viene un altro e vuole dare un morso a quell'unica mela che gli hanno lasciato, quello diviene il nemico con cui combattere e non ci si pone il problema da dove viene, se anche egli ha fame, sa solo che quella mela è l'unica fonte di sostentamento almeno per arrivare fino a sera, e non è disponibile a dividerla.
L'unica condizione perchè egli possa dividere la sua mela è che qualcuno gli dica che ce ne sono anche altre e possono essere divise meglio tra tutti, ma oggi non c'è rimasto più nessuno a dire che ci sono tante mele da dividere, e allora non divide più con nessuno.
Quello che oggi dovremo fare è quello di dare una nuova speranza ed opportunità, ricostruire quella idea di comunità che ha permesso, nel passato al nostro paese di divenire un paese avanzato.
Tornare a fare politica, dire quali sono le proposte sulle quali ricostruire una nuova identità a partire dai territori, dalle persone, a dare una nuova opportunità affinchè tornino ad essere disponibili anche verso gli altri, ma per fare questo debbono essere superate le diseguaglianze economiche e sociali nel nostro paese e questo può farlo solo chi è nato con questa vocazione, la Sinistra, che oggi non c'è.
Franco Marchetti
Vice Sindaco San Giuliano Terme