Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Per una città aperta e innovativa
Per una città con meno auto, più biciclette, più mezzi pubblici
Da docente universitario, come a tanti colleghi, mi capita spesso di partecipare a eventi e conferenze in altre città, spesso all’estero, e di ospitare a Pisa colleghi o amici sparsi per l’Italia, l’Europa e il mondo. Si parla di Pisa e si fanno confronti con tante diverse realtà. Cosa un visitatore o un turista informati si aspettano mediamente di trovare? Oggi, nel 2018, ci si aspetta facilità di spostamento, informazione diretta su luoghi e percorsi di interesse, pluralità di contenuti culturali, qualità. Insomma, vivibilità a tutto tondo.
Tutto questo a Pisa ci può essere, ma ci vuole uno sforzo di coerenza e di sistema. Per gli amici e colleghi di cui sopra – cosa paradossale rispetto al dibattito infuocato pisano – è del tutto normale avere una navetta che ti porta dall’aeroporto alla città, così come è assolutamente normale parcheggiare “lontano dal centro” (che poi si parla di dieci minuti a piedi). Anzi, è apprezzato spostarsi per shopping e turismo a piedi o con i mezzi, meglio ancora se questi sono verdi ed efficienti. Questo si vede in tutto il mondo.
E allora una città con meno auto, più biciclette, più mezzi pubblici leggeri e puliti, e accessi regolati: è ciò che serve questo tipo di persone, spesso anche con capacità di spesa più elevate, quindi con potenziali ricadute per stimolare attività ed eventi nuovi o aiutare quelli che oggi stentano. Così come un ripensamento dei percorsi, che generino flussi e benefici in tutta la città, dove tanti luoghi sono oggi riqualificati, ma ancora da valorizzare, senza rassegnarci al turismo “mordi e fuggi”.
“Ma queste son cose da stranieri, Pisa non è Tokio” – mi son sentito dire. Perché, non staremmo meglio anche noi cittadini con un servizio di trasporto che integri meglio tutti i quartieri? Coniugare qualità e vivibilità, stimolando un’offerta culturale, commerciale e sociale più variegata e ricca, non gioverebbe a tutti? Non gioverebbe per tornare a vivere meglio il centro e i quartieri, meno impauriti dal regresso economico e sociale, perché una città viva, con meno precarietà e più occasioni di socialità è anche più sicura?
Cosa può fare un comune in tutto questo? Molto, svolgendo una funzione pubblica di indirizzo, ri-organizzando la macchina amministrativa e sfruttando le nuove tecnologie. E mobilitando il grande circuito di associazioni e privati che oggi esiste, anche fuori dalle associazioni di categoria e dai contesti istituzionalizzati.
Le priorità dell’oggi – come legalità (dalla lotta allo spaccio, al lavoro nero, all’evasione ed elusione) e cura dell’esistente (strade, verde, ciclabili, arredo urbano, scuole) – sono temi veri, ma fermarsi qui sarebbe miope. L’alternativa è facile, basta chiudere tutto: chiudere ai turisti, chiudere agli stranieri, chiudere agli studenti, chiudere ai nuovi lavori e alle nuove attività. Il nostro approccio è radicalmente opposto. La lista “Con Danti per Pisa” lavorerà perché non si perda di vista un’idea di città moderna e innovativa che sappia imparare dagli esempi europei e mondiali. E, allo stesso tempo, influire nella coalizione di governo della città per evitare che i grandi progetti si dimentichino di coinvolgere chi li deve poi rendere vivi. Questo il cambio di passo a cui vogliamo contribuire.
Federico Tamagni
docente universitario e candidato in consiglio comunale “Con Danti per Pisa”