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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Renzo Moschini
ALL’AMBIENTE SERVE UNA POLITICA NON UN CONTRATTO

9/6/2018 - 12:11

ALL’AMBIENTE SERVE UNA POLITICA NON UN CONTRATTO


Le prime sortite governative sull’ambiente confermano un dato di fondo; manca un disegno, progetto, programma complessivo comunque vogliamo definirlo. Va aggiunto a scanso equivoci che già il passato governo e parlamento non avevano le carte in regola come in molti, anche della maggioranza, avevano denunciato a più riprese a partire dal Referendum.
Le prossime ed imminenti elezioni amministrative ne aggiungeranno sicuramente di nuovi a cui sarà bene cominciare a pensare da subito. Avendo chiaro che ad affrontare finalmente nel verso giusto le cose non deve pensarci solo chi vince. A noi infatti non è bastato e sarà bene evitare perciò di prendere altre scoppole.
Veniamo al merito. Il limite di fondo, possiamo dire strategico, è che nonostante alcune importanti leggi che in ambiti diversi avevano avviato politiche di pianificazione  non più settoriale come i bacini, il paesaggio, le aree protette, le coste, le comunità montane che avevano specie dopo la istituzione delle regioni comportato quella integrazione stato, regioni, enti locali che aveva posto su un piano di parità i diversi livelli istituzionali. Insomma lo stato non aveva più quella supremazia centralistica che aveva relegato in una condizione di subalternità regioni ed enti locali. Ma è proprio qui che quanto aveva stabilito il Titolo V del 2001 è andato via via passando dall’intesa al parere delle regioni ed enti locali in barba alla Conferenza Stato regioni.
Un recentissima sentenza del 2018 della Corte ha censurato questa riappropriazione centralistica  sconfitta al Referendum riproposta per molti versi dalla Riforma Madia. Sentenza che è stata definita un tagliando dopo 15 anni che ci fa capire più di tante polemiche e discorsi a vanvera da dove
bisogna ripartire che si tratti di politiche di tutela e parchi, di bacino, di santuario dei cetacei, di piani costieri. Insomma che si tratti di TAV, di piste d’aeroporto, di inceneritori devi ricondurli a livelli di governo del territorio che oggi –vedi area vasta- risultano sempre più vaghi e indefiniti avendo ridotto le competenze delle province in molti casi ricondotti a gestioni amministrative regionali. Così abbiamo regioni – quelle che Renzi e la Boschi volevano ‘punire’ con il Referendum- con minori competenze legislative è più uffici  burocratico-amministrativi.
E’ urgente perciò ristabilire quella leale collaborazione senza la quale continuerà a mancare un governo del territorio e dei beni comuni sempre più a rischio.
E’ quanto chiediamo al nuovo ministro  dell’ambiente che ho visto è apprezzato giustamente per il lavoro avviato sugli ecoreati -una ottima legge- che come altre però è ancora ignorata da troppi.
Renzo Moschini
 

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9/6/2018 - 13:22

AUTORE:
Cittadino Italiano

.... il generale/ministro (si dice) abbia aperto gli occhi da due anni(?) sulla terra dei fuochi.
Meglio tardi che mai. Ora si spera che faccia di più (più in senso positivo) per l'ambiente Italiano degli ultimi ministri/ambientali civili Orlando e Galletti.