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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Ciclovia Puccini: una storia italiana
di Sandro Petri

17/6/2018 - 17:10

 
Alcuni mesi fa, durante una assemblea dell'associazione La Voce del Serchio, fu proposta l'idea, da parte di alcuni soci cicloamatori, di fare qualcosa per la pista ciclabile Puccini, cercando di sollevarla dalle condizioni di oblio e degrado in cui versa attualmente, dopo esser stata molto decantata e utilizzata per varie inaugurazioni in tempi propizi.
L'origine del progetto non è molto chiara, ma si può far risalire, nella veste completa, al 2008, nell'ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dalla nascita di Puccini, anche se alcuni tratti erano stati inaugurati precedentemente.
Il desiderio di riportarla all'attenzione non deriva soltanto dal desiderio di tutti i possibili fruitori, ma da un progetto generale per il turismo che diverse associazioni del territorio, e non solo, stanno cercando di realizzare.
Il cuore del progetto è rappresentato dalle "Fortezze di confine", che riunisce il Castello di Nozzano, la Rocca di Ripafratta con le sue torri di avvistamento Niccolai e Centìno, la Torre dell'Aquila (detta “Torre segata”), la torre del Castello di Rosaiolo, i castelli di Castiglione, Cotone, Castel Passerino (oggi ruderi), la Torre di Vecchiano e quella del borgo di Ripafratta , Santa Maria in Castello (oggi santuario, già Castello di Vecchiano). 
Una ciclovia da Pisa a Lucca con il percorso della Puccini sarebbe enormemente funzionale per realizzare non solo l'obiettivo alla base del progetto iniziale, cioè di far conoscere la terra e i luoghi della vita del Maestro, ma anche di offrire un notevole supporto al turismo per le fortezze di confine.
Se ne parlò con Gabriele Del Guerra di Italia Nostra lo scorso anno, nell'ottica appunto di costruire un processo che quest'anno ha preso forma con il convegno del 23 marzo a Pisa.
In occasione della Festa della Rocca, svoltasi una settimana fa, ci è sembrato perciò molto utile promuovere un'iniziativa che portasse di nuovo alla ribalta la pista ciclabile Puccini, le sue vicende e la situazione attuale.
E così abbiamo chiesto alla FIAB, sempre sensibile e in prima linea per difendere e sostenere la mobilità in bicicletta e l'ambiente, di organizzare una biciclettata da Pisa a Ripafratta, con visite del Castello di Nozzano e la Rocca di Ripafratta, includendo nel percorso un tratto della ciclovia Puccini.
L'iniziativa, organizzata da Carlo Carminati e Rosanna Betti, ha suscitato molto interesse, ed ha centrato l'obiettivo di riparlare della pista ciclabile, ad iniziare dalle sue vicende.
Spulciando su Internet, abbiamo trovato un articolo sul sito MovimentoLento, dove si annunciava per il 4 settembre 2011 l'inaugurazione in pompa magna, presenti Regione, Provincie, Comuni e l'Ente Parco,dell'itinerario tra Lucca e Massaciuccoli, 
Un itinerario che partiva da Ponte San Pietro, proseguendo sulla riva sinistra del Serchio fino a Ripafratta, attraversando il Serchio per Filettole, passando davanti alla ex cava di via dei Salcetti, prendendo poi la strada della Costanza. Si passava davanti all'ex ristorante Menotti, ponte su Fossa Nuova e infine Massaciuccoli.
Non era ancora il percorso definitivo, in quanto mancava ancora il tratto da Pontasserchio a Nodica.
Ma insomma, la pista sembrava esserci e funzionare.
Peccato che il 24 aprile 2012 leggiamo su un articolo del Tirreno che la pista inaugurata l'anno prima rischiava di rimanere incompiuta, malgrado i 3 milioni già stanziati.
Infatti il tratto dall'ex ristorante Menotti a Torre del Lago, in parte sui terreni appartenenti all'Asbuc di Vecchiano, rimane bloccato da una catena, in quanto i proprietari, leggiamo, affermano che per statuto l'associazione deve valorizzare i beni, assicurandone accesso e fruizione nell'interesse collettivo. Per cosa?. 
Tutti gli Enti si sono dati da fare, ma il no è rimasto. Sembra incredibile, vero?
Commento di Baccelli : " Il paradosso è come gli interessi, pur legittimi, di una parte minoritaria possano bloccare l'interesse collettivo".


Ma continuiamo.
Il 28 settembre 2013 viene inaugurato il tratto dalla Casa di Puccini al porto fluviale, questa volta con finanziamenti legati ai Mondiali di ciclismo. E la pista sembra allungarsi.

Arriviamo al 28 settembre 2015, due anni esatti. Mario Neri del Tirreno ispeziona la pista e titola così il suo articolo 


"Il "cicloscempio", così l’incuria si divora la pista
L’itinerario Puccini è costato 1,3 milioni. Mai finito, ora è quasi inutilizzabile. Si doveva andare da Lucca a Pisa in bicicletta attraverso i luoghi legati al musicista. Viaggio choc tra erba, fango, asfalto distrutto e rifiuti a soli 4 anni dall'inaugurazione"

Con lui ci sono i soci della FIAB, che gli mostrano il degrado, la vegetazione non falciata, il fango, i ciottoli, le buche.
Un investimento di 1,3 milioni andato in fumo, in particolare a causa dell'asfalto-natura, biodegradabile e quindi destinato a durare poco. Ma non c'erano i soldi, dicono, per fare di meglio.
"In realtà qualcosa è stato fatto. Il tratto tra Pappiana a Pontasserchio è stato appena rifatto. Ma di nuovo con asfalto-natura", conclude Neri. Almeno San Giuliano si è interessato.
Ad accompagnare Neri nella sua visita c'era Giacomo Lucente, appassionato e competente socio FIAB. 
A lui ho chiesto di valutare la situazione attuale, almeno nella parte tra Ripafratta e Pontasserchio.
Questa la sua diagnosi:


"Stasera tornando da Lucca a Pisa in bici ho rifatto con calma la ciclopista Puccini, ed ho visto che in effetti il tratto dal Molino Rossi a Patrignone non è così disastroso, e potrebbe esser recuperato, intervenendo prima possibile, semplicemente posando un nuovo strato di pavimentazione, possibilmente di normale asfalto, previa accurata spazzolatura meccanica di quella esistente, o meglio leggera scarificatura.
Bisognerebbe anche piantare un filare di alberi sul lato della pista opposto all’argine. Otterremmo un’infrastruttura appetibile per il cicloturismo e la mobilità urbana, oltre che molto utile per i frontisti, che già la utilizzano per l’accesso ai loro campi.
Da Patrignone alle Porte Vinciane di Rigoli sarebbe bene invece intervenire più radicalmente, rifacendo il sottofondo e posando lateralmente i cordoli annegati per mezzo metro nel terreno normalmente utilizzati per le ciclopiste in ambito fluviale che impediscono alla vegetazione di aggredire lateralmente il manufatto.
Dalle Porte Vinciane a Pontasserchio la situazione è discreta, la posa di nuova pavimentazione può essere differita.
Abbiamo da lavorare!"


Ecco, faccio mia la sua affermazione: abbiamo da lavorare!
Per quel poco o tanto che le associazioni possono fare, si è creato un movimento con Salviamo la Rocca, la Pro Loco di San Giuliano, la Voce del Serchio e tutte le altre per dare nuova linfa alle opportunità turistiche del territorio. Le Amministrazioni comunali e regionale hanno mostrato un grande interesse a questo modello di sviluppo, come è stato ribadito dai vari rappresentanti dal palco della Festa della Rocca, e su questo contiamo!
Tra le foto, le prime due sono di oggi, le altre del 2015 tratte dall'articolo di Neri.

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18/6/2018 - 15:06

AUTORE:
Mister No

Come al solito siamo una ventina di anni addietro nel turismo , quando e se un giorno saremo pronti, l'onda favorevole del turismo ecologico che bisognava iniziare a promuovere nei nostri territori 15-20 anni orsono, sarà già passata. Peccato, ne avevamo tutte le caratteristiche.

18/6/2018 - 9:45

AUTORE:
Gabriele Del Guerra

Dobbiamo riuscire a riportarla in vita e collegarla con Pisa, unico modo per renderla appetibile internazionalmente e investimento foriero di ritorno economico per il territorio!

18/6/2018 - 0:48

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

Uso una metafora per farmi intendere.
...Mario le vuoi l'arselle?
Mario non c'era, c'era suo genero in casa; si-si lasciamele.
Ne avevo mezzo secchio e le avevo pescate in 4 minuti e mezzo e mentre le porto in casa di Mario, vedo che ne aveva già un catino li nell'acquaio e...dissi: allora le regalo a qualche altro amico.
...no-no, lasciale, quelelì che ha portato il Gambini sono piccininine e le butto via.
Ecco, l'anziano Mario per colpa sua non ha più sgusciato una mia arsella.

Il Berrugi diceva: l'è vorsuta la biciretta? ora pedala!

...nell'/88 durante la consiliatura Lunardi realizzammo il progetto per metà pista ciclabile "dai ponti al mare" che però partiva dalla località "Isola dal Mori" e scendava "ai Leccetti" e..prevedeva addirittura un collegamento fra i due Parchi li alla rampa del Mori con un traghettatore, così era nel progetto architettonico Donati. (roba da conigliolate nel groppone, ma sode! t'ariva un pulman di tedesci dilà dal Marmo, scendono le bicirette, montano sulla barca a due a due come i tre re magi e così i primi son già a BdS e...tanti al ritorno farebbero come il Meini 'n'aveppaura).

Con la consiliatura Pardini e con finanziamenti Europei vediamo quel che c'è ancora di reallizato sulla sommità arginale.
Non metto le foto che misi sulla VdS una decina di anni fa, anche perchè il vecchio computer fisso mi prese "foo" ma li si vedeva che neppure Tarzan o Sandokan sarebbero riusciti a far dieci metri di pista.

Già il Vicesindaco Meini e l'Assessore Sermonti con due anziane "volontarie" per dovere di cronaca ad uso foto da inviare alla UE per dimostrare che i soldi dell'Unione Europea ricevuti erano effettivamente spesi per quell'opera e non altrove, ma, ALTROVE lo fecero i poveretti il viaggio di ritorno; presero "la cilindrata" Via del Mare dei Salviati/Centurione e...perché? perché eran pieni di forasacchi 'nfino all'orecchi; quindi vita e morte nel giorno dell'inaugurazione forzata.

Si potrebbe andar tutti quanti al mare...si-si, poi arrivi alla fine del muraglione, trovi i militari a sparare da settembre a maggio e fine della corsa sulla ciclabile, anche malmessa, ma sempre bello fare la Via del Balipedio fino alla Darsena di Viareggio.

La ciclabile fu fatta anche da Viareggio a TdL; Via dei Tigli- rotonda sul mare a TdL ed il tratto fra la fine della Via dei Tigli alla Rotonda sul Mare era tutta circondata da belle palizzate, con ponticelli di legno e ha retto fin che ha potuto per poi essere abbandonata.
Mentre la ciclabile dal Burlamacco a Marina di Pietrasanta è un fiore; oh attaccaterci mpopò un toppino! ed io che sono andato parecchiotto in bicicletta, so anche il perchè certe piste funzionano ed altre no.

Ad esempio da Ponte San Pietro in sù ed in giù troviamo più gente o famiglie intere a piedi che non cicloturisti, ma comunque li è praticata perchè semplice-bella e larga non come da Migliarino a Vecchiano sulla sommità arginare che..."untici scanzi e ti bui colla pungia".

Ergo non sono contro queste opere "regalate" magari da un nuovo assessore come i percorsi vita Pontasserchio-Limiti e poco oltre e poi abbandonati, così come la corbelleria di mettere i cestini portarifiuti in quei percorsi 'nsenò la "gente" butta per tera nniosa.
...alla grazia de' 'oritori ar giro d'Italia che buttino via le bocce vote (per forza e per non passar da bischeri...loro. Ma noi una boccetta vota nello zaino si pole eccome!

Vuoi che non trabocchino quei maledetti cestini/cestoni? vedi (per ora) li a Case di Marina; nisba cestone portarifiuti, nisba troiaio portato soprattutto da casa. ...difficilerrimo venir da BdS con un ferro da stiro guasto e lasciarlo li; poi il sacchetto dei rifiuti che uno porta in mano per 500 metri, arrivato a 12 metri e mezzo dall'automobile, lo può mettere nel bagagliaio e riciclare il tutto a casa come fa il 98% dello popolo nostro.

Troviamoci d'accordo, poi si fa piove!
Ma, la pista ciclabile Ventimiglia-Capalbio a che punto è?
Eppure ci avevo creduto ma...

Auguri a tutti noi camminatori di piede e di pedale che se ne abbiamo voglia, il verso si trova; anche senza il milione e tre una tantum per la Puccini castrata.
bona, si è fatto tardi.

17/6/2018 - 22:09

AUTORE:
Sangiulianese

Io non vado in bici ( le due ruote non fanno per me) e sulla pista o ciclovia Puccini non ci sono mai stato, però vi faccio i complimenti, perché state facendo quello di cui San Giuliano ha più bisogno, risvegliare il turismo. Un progetto ad ampio respiro, idee chiare, la consapevolezza di un patrimonio incredibile dimenticato, un lavoro fatto a tante mani con unità di intenti: avete messo in campo tutti gli elementi per fare bene. E forse finalmente qualcosa si muoverà e non ci sarà più la desolazione di Piazza Italia, dove i più interessati, amministrazione e commercianti, sembrano non voler o non poter fare

17/6/2018 - 20:45

AUTORE:
Cicloturista2

Avevo commentato l'altro articolo sulla pista Puccini, in risposta ad un lettore che invitava a dimenticare la pista, non valutando, pur firmandosi "cicloturista", la grande potenzialità che iniziative del genere rivestono per lo sviluppo turistico e per i tanti cicloamatori. Vedo ora che dietro a questi articoli c'è un genuino interesse e un forte impegno a supportare un processo di crescita e recupero del territorio, cosa che apprezzo moltissimo. Ringrazio perciò tutti quelli che operano in questa direzione e seguirò quanto la Voce del Serchio porterà avanti con tutte le associazioni