Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
"Ti ho visto in San Rossore, di là, e dopo nove ore ti ritrovo a Marina, di qua dal Serchio, ma in tutto questo tempo, caro Elio detto Stellone, dove sei stato?"
"Dall’altra parte del mondo, a dare un poco di calore a chi ha giorni brevi. E te, caro Umberto detto Chiube, che ti ho visto in Serchio e ti ci ritrovo dopo nove ore, cosa hai fatto?"
"Son tornato a casa a Migliarino, ho pulito due pescetti pescati, sono stato in bagno, ho cenato, ho messo a letto il nipotino, ho aperto il computer, controllato la posta, risposto a due mail, lavorato/divertito un’oretta con questo bussolo, ritornato in bagno, dormito, ripresa la moto, sciolta la catena alla barca, due moccoli perché il motore non partiva… e te mi vieni a dire che sei andato chiotto chiotto lemme lemme a giro nell’altro emisfero?
E per riattraversare il Serchio ci hai impiegato nove ore?"
Be' mi’ tempi con Pattana!