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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Fernando Bezzi
En marche? Ormai, non c’è rimasto altro

25/6/2018 - 14:40

En marche? Ormai, non c’è rimasto altro.


Ormai è un partito inutile. Novità forse dalla Leopolda 9 di fine ottobre. Macron, Sanchez e Merkel sul palco?

E’ esplosa la Galassia centrale e pezzi del Pd si ritroveranno negli angoli più lontani dell’universo. Il Pd, la sinistra riformista, è ormai una realtà irrilevante e balbettante dello scenario italiano. Giusto per la cronaca si può spiegare come fa Salvini a vincere: sa che la questione immigrati imbarazza il Pd e quindi insiste su quello, picchia sempre più duro. E prende voti, conquista città da sempre di sinistra.
In questo è aiutato, almeno a livello mediatico, anche da una banda di distinte signore e signorini di sinistra che continuano schifati a lamentarsi dei troppi immigrati, anche quando il loro arrivo è sceso dell’80 per cento rispetto all’anno scorso.

 

Si è arrivati al ridicolo di calcolare quanti immigrati ci sono in carcere: e chi volete che ci vada in galera? I ragionieri di Unicredit con posto fisso e 14 mensilità? Ci vanno gli ultimi arrivati, i più poveri e i più abbandonati, esattamente come accade in tutto il mondo.
Chiarito che il Pd è vittima spesso e volentieri anche dei suoi stessi elettori, che vorrebbero un’Italia simile alla Svizzera, rimane il problema del che fare.
Non è facile. Il punto da cui partire sarebbe probabilmente la constatazione che il Pd è morto.

Non ha un gruppo dirigente di apprezzabile qualità, balbetta sciocchezze invece di dire quello che vuole davvero, una quota rilevante del partito sogna solo di andare al governo con i 5 stelle, considerati meno forcaioli dei leghisti. In più c’è un populismo serpeggiante e ci sono anche pulsioni anti-Merkel e anti-Macron (gli unici due che in Europa potrebbero aiutare l‘Italia)
Un arnese così combinato non serve a niente. Serve solo a perdere un’elezione dopo l’altra. Fino a quando non sarà rimasto più nessuno.
Come rimediare? Non è facile. Renzi non è il massimo, ha perso troppe elezioni e ogni tanto ha le idee un po’ confuse, ma è ancora l’unico leader esistente in quell’area.
Non si sa che cosa abbia in mente per la sua Leopolda di fine ottobre.
Quello che è certo è che il Pd andrebbe sciolto o comunque abbandonato al suo destino, ormai è un vuoto a perdere, una specie di asino in mezzo ai suoni.

 

Tutto il gruppo dirigente del Sud avrebbe dovuto essere cacciato platealmente anni fa.
La Leopolda nove, quindi, dovrebbe essere la fondazione di una cosa nuova, una ripartenza. Suggerirei, ma non sono nemmeno iscritto e quindi non conto niente, di invitare sul palco Macron, Sanchez e la signora Merkel. E insieme discutere come si affronta il populismo, che non è più un problema solo nostro, ma un problema europeo. Come l’immigrazione, verso la quale il “nuovo” Pd deve prendere una posizione chiara: non più un solo immigrato senza una strategia di integrazione. Altro che reddito di cittadinanza.

Abbiamo bisogno di 200-300 mila immigrati all’anno (altrimenti diventiamo un deserto economico e sociale), ma li dobbiamo integrare: lasciarli davanti ai supermercati a raccogliere l’elemosina irrita solo le brave signore e non serve a niente. Invece di risolvere un problema (l’inverno demografico), lo crea.
Poi, bisogna decidersi a mettere insieme una piattaforma liberal-democratica vera. Cioè non basata su un aumento indiscriminato della spesa pubblica. Gli esempi della Grecia e del Portogallo (gestiti dalla troika) sono lì a dimostrarlo: esiste la possibilità di un risanamento virtuoso. Ma servono progetti, idee, determinazione. Inseguire i populisti serve solo a perdere voti e a preparare il disastro.

Ci porta inevitabilmente al Piano B di Savona, cioè all’uscita dall’euro e al nostro precipitare nel Venezuela.
Insomma, serve ripartire, ma da un’altra parte.

Scordiamoci il Pd e Martina.

Fra tre anni nessuno li ricorderà più di loro.


En marche? Ormai, non c’è rimasto altro.

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27/6/2018 - 0:48

AUTORE:
filettolino

Lettore informato va giù di fino : alla bisogna si rispolvera anche Bertinotti, quando fa comodo.
Secondo la Treccani la " liberaldemocrazia " dovrebbe coniugare i diritti individuali con la sovranità popolare.
Va a finire che oltre ai tre colossi ci va aggiunto anche Salvini, più sovranista di lui chi c'è ?

26/6/2018 - 14:10

AUTORE:
democratico

...e dopo quel 25% di Bersani in questi ultimi cinque anni ci siamo tirati fuori dal m...da.
Era l'eredità del governo delle destre dal 2001 al 2011 con una breve pausa di 15 mesi del secondo governo Prodi. Si! Quel governo e quelli che in Parlamento, alla destra del presidente del Senato brindavano a prosecco e mortadella, avendo Prodi perso la maggioranza per la compravendita di senatori e una legge elettorale porcata, votata a maggioranza dalle destre nel 2006 per limitare i danni alle elezioni di quell'anno dopo un quinquennio fallimentare.

Oggi tocca ancora ancora a quelli lì, con l'ingombro a 5 Stelle, quelli che in base a quali elezioni si vota ci si scambia i voti. Mah! Roma, Torino, Livorno docet!
Dopo le promesse del 04/03/2018 arriveranno i fatti e vedremo se il tanto peggio di allora si passerà al tanto meglio dei prossimi anni.
Se tanto mi darà tanto….

Il tempo sarà come sempre galantuomo, dote sempre rara, per chi ha continuato con le promesse elettorali finora mai realizzate.

26/6/2018 - 13:21

AUTORE:
Lettore informato qb

...il socialcomunismo ha vissuto nel bene o nel male nel secolo scorso ed ora nel mondo libero è la liberaldemocrazia ad aver vinto; parola di Bertinotti Fausto: io ho sbagliato tutto, il comunismo ha perso e la liberaldemocrazia ha vinto.

In Russia i comunisti sono stati 70 anni in marcia per niente; Gorbaciov non lo capì, Putin si.
In Cina ora c'è il comunismo all'acqua di rose ma con il Grande Timoniere morivano di fame, ora vanno "Da Ugo sul Ponte"
In Inghilterra Il Labour di Jeremy Corbyn ed in America il candidato della sinistra Bernie Sanders considerati troppo di sinistra dall'elettorato sono stati surclassati dai liberisti.

In Francia il PSE è ridotto come i LeU italiani, quindi va da se che l'evoluzione del socialcomunismo di vecchio stampo non può che essere la via liberaldemocratica di: Emmanuel Macron, Justin Trudeau e Matteo Renzi.

nb, Con il maggioritario dell'epoca Bersani, ora governavano i5* da soli, ma votarono contro ed ora si debbono compromette con l'odiato Bossi di un tempo ed il Salvini straripante del momento.
bona.

26/6/2018 - 12:55

AUTORE:
filettolino

Bersani nel 2013 portò i' Pd al 25% , con cui hanno governato sia Renzi che Gentiloni. Quello bravo, liberaldemocratico ( ? ), sempre in marcia, ha perso : referendum, amministrative, politiche e di nuovo amministrative. Bastera'? Ma che se lo faccia un partito tutto suo, sai che bellezza.
Ora mi godo il mare, tanto il parcheggio l'ho trovato

26/6/2018 - 1:08

AUTORE:
XXXL

...se alle 0,43 siei li a scrive e io ti rispondo dopo ir tocco; vordi che domani un ci s'ha da fa una sembola e il nostro probrema maggiore, gliè di trovà parcheggio ar rmare nei festivi.

Poi ci pensano gli alti magistrati a ffa e partiti perepoveri vedi: Di Pietro con le mano pulite ora 'ndov'è?
Ingroia colla Rivoluzione Civile che ha distrutto 4 partiti n'una botta sola IDV, Verdi, PRC, PCdI.
Grasso Pietro invece ha pensato a Lui e pochi adepti per ritornare in Parlamento ha messo insieme Art1, ConSenso, Possiamo, LeU.
Oimmena però....
D'Alema portò il PDS al 17% e tutti zitti, Veltroni i DS al 18% e anche li zitti e mosca.
Bersani con la scissione voleva chiappà le milionate di voti persi dal PD e è rientrato in Parlamento a buicchio.

26/6/2018 - 0:43

AUTORE:
filettolino

No è l' Umbria, ruzzo scusate.
In marcia, si ma per andare dove ?
E con chi ? Non sto parlando dei dirigenti, parlo delle persone, dei cittadini, a quali vorreste rivolgervi ?
A chi non ce la fa più o a quelli che hanno ? A quelli che spendono senza problemi o a chi vive ai margini ? Già il fatto che il dilemma si debba risolvere alla Leopolda la dice lunga. Fate, fate, nelle piazze e nelle periferie ci vanno gli altri, voi trastullatevi con le ricette " intellighenti". Ricordarsi che ogni tanto si vota, o se si vota.